La Curiosità è una Potenzialità che implica interesse per il mondo, apertura alle nuove esperienze, elasticità mentale nell’accogliere le novità.
La Curiosità è la prima delle 24 Potenzialità e, nell’elenco delle Sei Virtù, rientra nell’area Saggezza e Conoscenza.
Cos’è la Curiosità e come funziona
La Curiosità è un inesauribile interesse per quanto non si conosce, il piacere di guardare da nuove angolazioni e approfondire quanto già noto, il desiderio di fare nuove esperienze e l’entusiasmo nell’accogliere le novità. Sono queste le caratteristiche delle persone che hanno la Curiosità come Potenzialità.
Premesso che, in linea generale, tutti gli esseri umani sono curiosi, chi ha questa Forza del Carattere particolarmente accentuata ha un’insaziabile fame di conoscenza. Infatti, il bisogno che la Curiosità va ad appagare è proprio quello di arricchire ogni quando sia possibile, sia attraverso esperienze nuove sia approfondendo quanto già noto, il proprio bagaglio di informazioni.
Le persone curiose raramente si annoiano. Il loro desiderio di sapere le spinge a trovare nuovi stimoli. E, anche nelle attività quotidiane, riescono a individuare spunti coinvolgenti.
In questo senso, la Curiosità appare come un appetito che si placa e che si rigenera costantemente. E’ come se la Curiosità generasse altra Curiosità.
Curiosità specifica e Curiosità generale
Come tutte le Potenzialità, anche la Curiosità ha tante declinazioni, a seconda della persona che la agisce. Pertanto, si potrebbero individuare diverse forme di Curiosità, a seconda di dove la soggettività tende.
In Character Strengths and Virtues: a Handbook and Classification di Christopher Peterson e Martin Seligman, si fa cenno a varie forme di Curiosità, come quella accademica, quella, scientifica, quella percettiva, e a due aree più ampie, vale a dire la Curiosità generale e la Curiosità specifica.
La Curiosità generale è quella di più ampio respiro, e su di essa maggiormente influisce il fattore sfida. E’ la Curiosità che induce a mettersi alla prova, ad avventurarsi in esperienze completamente nuove e con poche certezze. Un po’ come quando i navigatori vissuti tra XV e XVI secolo intrapreso i loro viaggi intorno al mondo con diversi esiti, da quelli più fortunati, come Colombo, a quelli che, nel loro viaggio di scoperta, si imbatterono in situazioni imprevedibili, lasciandoci la vita, come Magellano.
La Curiosità specifica è più settoriale, più che dal carattere è influenzata dagli interessi personali. E’ la Curiosità di chi si dedica a sviscerare uno specifico oggetto, ad esempio in campo archeologico, come il caso di Heinrich Schliemann, che dedicò gran parte della sua vita a cercare le vestigia di Troia, o in ambito scientifico, e si può pensare a tutti coloro che, mossi dal desiderio di scoperta, hanno permesso all’umanità di vedere in modo ravvicinato la superficie lunare.
I vantaggi della Curiosità
La Curiosità ha un pregio, in particolare, che la rende palpitante, riassumibile nel motto In un viaggio, la parte più importante è il viaggio stesso. Infatti, anche quando la meta verso cui la Curiosità muove è deludente, per chi è curioso una fonte di arricchimento e di motivazione è il percorso stesso. Percorso che, a sua volta, può stimolare la Curiosità in direzioni impreviste, come in un viaggio che si scrive passo passo.
La Curiosità, se individuata ed espressa, si dimostra un valido alleato in tanti ambiti, così come ogni Potenzialità, per quanto più di altre risenta dell’ambiente. Ad esempio, a scuola è importante che gli insegnanti sappiano stimolare la Curiosità dello studente, perché, diversamente, la noia può avere la meglio e la Curiosità essere frustrata. Nel lavoro, la Curiosità si dimostra particolarmente utile in settori in cui la scoperta e la condivisione sono un tratto saliente. Così nelle relazioni, in cui la Curiosità significa desiderio di scoperta dell’altro e di nuove esperienze.
La persona curiosa ama le sfide, altro aspetto che può rivelarsi funzionale in tanti ambiti, in particolare nel lavoro, visto che, messi di fronte a novità, gli individui curiosi difficilmente si tirano indietro senza avere provato.
Un aspetto importantissimo della Curiosità è che rifugge i pregiudizi e gli stereotipi. E’ fondamentale per chi abbia fame di conoscenza non farsi frenare da preconcetti e lezioni preconfezionate che chiudono la mente in certezze non confortate dall’esperienza e frenano la crescita interiore.
Inoltre, la Curiosità attiva emozioni positive, eccitazione, incrementa l’attenzione. Si connette con intelligenza, attitudine al problem solving, autonomia e autostima.
I contro della Curiosità
Il nemico principale della Curiosità è la noia. E la noia può essere dovuta alla Potenzialità che rimane latente o alla routine. Per questo, come dicevo, è importante, in ogni ambito, che alla persona curiosa non vengano tarpate le ali.
La noia può degenerare in un bisogno di scoperta teso a esperienze estreme, pericolose, fuori dalla legalità.
Un altro aspetto negativo per la persona curiosa è non sapere. Quando una persona curiosa non riesce a trovare le risposte che cerca, il peso dell’ignoranza in lei è più forte che in altri soggetti.
Come evolve la Curiosità
La curiosità si manifesta, se l’ambiente lo permette, fin da bambini. Se già è nella natura del bambino voler conoscere il mondo, chi è più portato alla Curiosità, se gli è reso possibile, mostrerà da subito la sua forza del carattere, che avrà modo di forgiarsi in lui tanto più quanto più viene esperita.
La Curiosità si lega all’amore dell’avventura, alle scoperte, alla sfida, ed è facile che questi aspetti tendano a scemare con il passare degli anni e che anche l’insofferenza per la routine si acquieti.
Come sviluppare la Curiosità
Come dicevo, un aspetto importante della Curiosità è il suo rapporto con la sfida. Un argomento interessante, visto che nel Coaching si cerca sempre di rendere un obiettivo sfidante, sia per mantenere alta la motivazione sia per la gratifica maggiore che dà raggiungerlo.
La curiosità, inoltre, ha bisogno di sentirsi libera. Ovvero, di essere dettata dalla propria persona, in modo autonomo. In questo senso, si connette strettamente con l’Autodeterminazione.
Gli studi sulla Curiosità
E’ interessante, parlando di Curiosità, il fatto che sia oggetto di studi da parte di diverse discipline, non solo della Psicologia.
Ad esempio, è stato evidenziato, a livello sociologico, che la Curiosità è una Potenzialità più evidente negli uomini che nelle donne, per quanto è più facile che si tratti di una questione sociale che biologica, e che si sviluppa in misura maggiore o minore a seconda del contesto culturale.
Inoltre, è stato dimostrato che una variante del gene DRD4, quest’ultimo impiegato nel controllo della dopamina, un neurotrasmettitore prodotto dal cervello e conosciuto come l’ormone dell’euforia, vale a dire il gene DRD4-7r, è associato a curiosità e irrequietezza. Anzi, per le persone portatrici di questa variante è stata coniata la Sindrome di Wanderlust, che in tedesco significa Vagabondare, una propensione innata, legata al gene di cui dicevo, tipica di chi non può fare a meno di viaggiare, e, più in generale, di chi non si tira indietro di fronte ai rischi, di chi ama imparare nuove cose e provare nuove esperienze.
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