Se per parlare della Felicità non ci fosse che un solo concetto, sarebbe questo: usare le proprie Potenzialità.
Chi frequenta i miei Corsi di Coaching sa perfettamente che la Psicologia Positiva viene posta alla base di moltissimi considerazioni sulla felicità, il benessere e la qualità della vita.
Lo stesso Martin E. P. Seligman (il padre fondatore della Psicologia Positiva) nel suo ultimo libro Fai fiorire la tua vita. Una nuova visione della felicità e del benessere (ed. Anteprima) dedica diversi paragrafi all’incredibile correlazione tra l’approccio della Psicologia Positiva e l’operato di un Coach.
Affermiamo subito che uno dei principi più importanti della Psicologia Positiva è “lavorare sui punti di forza, non solo sui deficit e sulle mancanze”; una vera rivoluzione copernicana rispetto all’approccio della “Psicologia Classica”.
Mi riferisco al lavoro incessante sugli aspetti positivi del proprio carattere, alle qualità che ci rendono unici e irripetibili; mi riferisco alle qualità insite in ognuno di noi che sono allo stato latente, indisponibili perché non riconosciute.
Spesso le persone pensano che crescere, migliorare, fare progressi, raggiungere obiettivi, passi attraverso l’acquisizione di specifiche qualità (o competenze) che non si possiedono o che non si padroneggiano in maniera sufficiente.
In realtà, crescere e migliorare sono il frutto di un’arte sopraffina che passa attraverso la valorizzazione delle potenzialità personali… quelle già presenti in ognuno di noi.
Questo significa uscire dalla “logica del deficit” e cambiare prospettiva. Significa imparare a coltivare le qualità che già abbiamo a nostra disposizione; sforzarsi di allenare quelle “forze latenti” che sono già inscritte nel nostro modo di “essere” e di “fare”.
Faccio un breve esempio.
Nei buoni propositi che formuli all’inizio di un nuovo anno, dovresti evitare di pensare solo ad attività mirate a colmare deficit o debolezze, al contrario, dovresti dedicare del tempo a potenziare i tuoi punti di forza: chiederti cosa sto facendo per utilizzare al meglio quello che già possiedo? Che cosa posso utilizzare se penso a quello che già conosco e padroneggio? Quali elementi caratteriali mi differenziano dagli altri?
In un’ottica di miglioramento è importante sapere che questo modo di pensare ha un triplice beneficio:
- Ci permette di essere un po’ più felici;
- Questa dose extra di felicità ci permette di essere più responsabili (mantenendo gli impegni presi);
- Ci permette di scovare attività gratificanti e di riscoprire il “piacere di fare”.
In fondo ammettiamolo: il “piacere di fare” rispettando la nostra natura è alla base di una vita ricca e piena di significato; non si può prescindere da questo se parliamo di felicità, benessere, motivazione e raggiungimento di obiettivi sfidanti.
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