E’ la facoltà umana di tendere alla scoperta, alla produzione e all’uso della verità delle cose per elaborare il senso della vita umana.
Saggezza e Conoscenza è la prima Virtù che troviamo nell’elenco delle 6 Virtù creato da Martin Seligman.
Si tratta di una dote e, di conseguenza, di comportamenti che caratterizzano individui che provano piacere a fare esperienza dal mondo che li circonda e a vivere pienamente la possibilità di conoscere, quale che sia l’ambito da cui trarre il proprio sapere.
Virtù Saggezza e Conoscenza: quali Potenzialità?
Dell’elenco delle 24 potenzialità, sei rientrano nella nella Virtù Saggezza e Conoscenza:
- Curiosità
- Amore per il sapere
- Capacità critiche
- Ingegnosità e Originalità (Intelligenza pratica)
- Intelligenza sociale ed emotiva
- Lungimiranza
Significato di Saggezza e Conoscenza
Mentre per l’origine della parola Conoscenza, dal verbo latino Cognosco-is, che vuol dire Conoscere, il discorso si esaurisce più facilmente, la parola Saggezza, che indica un comportamento improntato a una certa prudenza, a un modo misurato di comportarsi, frutto dell’esperienza, deriva da un verbo latino, Sapio-is, che significa tanto avere senno quanto avere sapore. Infatti, dallo stesso verbo trae origine l’aggettivo sapido, che indica sia una cosa saporita sia una persona che ha sale in zucca, dotata di arguzia.
La parola Saggezza indica una dote che si acquisisce grazie alla Conoscenza. Si ha conoscenza, si fanno esperienze e, di conseguenza, si affinano doti come avvedutezza e saggezza. Facendo un passo indietro e ricollegandosi al significato di Avere sapore, sarà più semplice capire perché in questa Virtù rientrano individui che hanno determinate Potenzialità.
Il valore di Saggezza e Conoscenza
La persona “caratterizzata” dalla Virtù Saggezza e Conoscenza, ha il gusto delle cose, ama conoscere, ama spaziare oltre i propri limiti, impara a spingere il proprio appetito per il sapere e l’esperienza oltre la semplice risoluzione di un dubbio, oltre l’immediata risposta a un quesito. Apprezza il sapore di tutto di cui il suo cervello può nutrirsi.
Curiosità, Amore per il sapere, Capacità critiche, Intelligenza pratica, Intelligenza sociale e Lungimiranza, quest’ultima summa delle precedenti potenzialità, sono tutte forze del carattere che spingono l’individuo a testarsi, a saggiare se stesso facendo esperienza del mondo che lo circonda. Sono le forze del carattere di chi prova gusto a mordere la vita, a gustarne ogni sapore, aumentando, grazie all’esperienza, la coscienza di sé e del mondo circostante.
Saggezza e Conoscenza non sono il risultato di pile di libri letti o di titoli accademici acquisiti. Di fatto, la Saggezza è il risultato della Conoscenza. E per Conoscenza si intende un’esperienza intellettuale e umana non sterile, non enciclopedica, non scevra di riflessioni personali. Si tratta di una Conoscenza che si mescola alla sensibilità dell’individuo, al piacere che ne trae e diventa crescita personale.
Poiché si conosce, nel senso più umano del termine, si acquisisce un certo grado di comprensione dei fatti umani, comprensione che offre all’individuo la possibilità di spaziare oltre il proprio punto di vista, di divenire più saggio. E’ grazie a questo rapporto che Saggezza e Conoscenza figurano in un’unica virtù.
Prendendo spunto da qualche voce autorevole, Erikson definisce la Saggezza come parte di un percorso personale lungo una vita, un traguardo che coincide con la pacifica accettazione di ciò che si è. Stenberg, invece, come la capacità di fare coincidere interessi personali, interpersonali ed extrapersonali, ovvero aventi un raggio di azione ancora più ampio e una valenza più nobile.
Saggezza e Conoscenza: intelligenza nobile
Per quanto Saggezza e Conoscenza non siano una questione di QI, Christopher Peterson e Seligman definiscono questa Virtù una forma di intelligenza nobile, in quanto conoscenza interiorizzata, umanizzata e, dunque, più profonda del semplice sapere.
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