Si può imparare come gestire il Dialogo Interno, in modo da renderlo funzionale e tale da incoraggiarci a fare anziché frenarci? Non solo è possibile, ma addirittura necessario. La gestione del dialogo interno è fondamentale quando si è orientati al fare qualcosa.
Come gestire il dialogo interno: partiamo dal capire che cos’è il dialogo interno
Per capire cos’è il dialogo interno dobbiamo partire da un assunto: la mente umana lavora di continuo e il pensiero è lo stimolo e il risultato di tutte le esperienze che facciamo quotidianamente, dei nostri gesti, delle emozioni che proviamo, dei ricordi che riaffiorano: tutte queste cose e molte altre producono quel Dialogo Interno – da qualcuno indicato con la locuzione inglese Self-Talk – che la nostra mente, in modo più o meno consapevole, mette in atto come una specie di parlottio che accompagna azioni e pensieri coscienti.
È un dialogo che influisce in diversa misura su quanto stiamo facendo: se siamo molto presi da un lavoro, probabilmente avrà a che fare con quanto stiamo facendo o sarà un sottofondo remoto e sommesso a cui prestiamo poca attenzione. Se, invece, ci troviamo in un momento di difficoltà, di fronte a una scelta importante o a un evento che avrà ripercussioni sui nostri obiettivi, il dialogo interno diventerà più forte e partecipato: qualche volta sembra un contraddittorio con noi stessi, altre assomiglia alla voce della coscienza, pronta a darci buoni consigli. Di sicuro, questo tipo di dialogo ha un ruolo importante per noi, con ripercussioni sulle emozioni e sulle scelte e, se lasciato fluire senza critica e senza consapevolezza, può diventare un ostacolo al nostro agire.
Come gestire il dialogo interno: gli aspetti fondamentali
Dobbiamo tenere a mente due cose importanti: il dialogo interno ha una sua funzione. Il cervello, dalla notte dei tempi, tendenzialmente lavora per la nostra salvaguardia. Se quanto ci diciamo tra noi e noi ci ostacola, ci sfiducia, è perché lasciamo che un dialogo meccanico, privo del Pensiero Critico, ci tuteli da sconfitte e delusioni potenziali, che spesso sono solo nella nostra testa. Il dialogo interno tende alla prevenzione, alimentandosi del ricordo di precedenti esperienze spiacevoli, anteponendo la paura all’audacia e il sentimento di delusione legato ai giudizi negativi a quello di gioia suscitato dalle lodi. A questo proposito, la seconda cosa da tenere a mente è che il dialogo interno è il riflesso della nostra visione e delle opinioni che ci facciamo di esperienze, fatti e persone, compresi noi stessi. Non è verità assoluta, non è oro colato. Pertanto, è passibile di dubbi, di riflessioni, di stravolgimenti.
Perché è importante imparare a gestire il dialogo interno
Se il dialogo interno è un meccanismo sano che ci riguarda tutti, qualche volta utile, perché è importante imparare come gestire il dialogo interno? Imparare come gestire il dialogo interno aiuta a evitare quei momenti in cui il nostro parlottio sommesso rischia di diventare un limite, un ostacolo, anzi, di essere nutrito di negatività quasi consapevolmente per quella tendenza di molti a sminuirsi, a lasciare che il giudizio degli altri influisca sulla loro sicurezza, a credere di non meritare di essere felici.
Come sappiamo, il Coaching non si sofferma sui deficit, ma, trattandosi di un metodo che necessita di Consapevolezza e desiderio di Responsabilità, di Autodeterminazione e di Autostima, è bene fare in modo che il Cliente sia cosciente della possibilità diventare lui stesso un ostacolo nella determinazione e nel raggiungimento degli obiettivi che lo renderebbero felice.
Di fatto, per quanto il dialogo interno possa aiutarci a riflettere, a riorganizzare i pensieri, a fare chiarezza sulle emozioni, il Coaching ci insegna anche che parlare con un amico, con un alleato, con un Coach ci aiuta ad ascoltarci meglio, a essere più obiettivi e sinceri, a fare venire a galla le parti che talvolta evitiamo parlando tra noi e noi e a guardare alla luce esterna le cose che ci teniamo dentro rischiando di farne dei mostri, a volte facendo del dialogo interno una specie di comfort zone non sempre sana.
Pertanto, un primo passo importante per gestire il dialogo interno è farlo diventare voce e ascoltarci.
Come gestire il dialogo interno in pochi passi
Ci sono ambiti, come lo sport, in cui il Dialogo interno ha un ruolo fondamentale: sapere come gestire il dialogo interno in modo proficuo lo è altrettanto. Pensiamo alle parole di Timothy Gallwey a proposito del dialogo interno e del nemico che uno sportivo rischia di diventare per se stesso. Per gestire il dialogo interno, dobbiamo:
- innanzitutto, imparare ad ascoltarci;
- saper distinguere il dialogo interno utile dal rimuginare, dal giudicarci, dal creare dei pretesti per non fare cose che, probabilmente, non ci interessano, alimentando, di contro, un giudizio che ci logora;
- discernere quanto pensiamo di noi da quello che pensano gli altri e dirci onestamente cosa è vero e cosa no, cosa può servire e cosa no;
- allenarci a sostituire le parole di biasimo che rivolgiamo a noi stessi con parole di lode, senza scambiare l’obiettività con l’arroganza;
- quando ci troviamo a pensare a un’esperienza spiacevole, provare a rimpiazzarla con un bel ricordo, a ritrovare le emozioni felici e a riappropriarcene;
- quando le cose non vanno, provare a pensare che, forse, non eravamo noi a essere sbagliati, ma la situazione in cui ci siamo addentrati, il momento scelto per agire, le persone con cui ci siamo relazionati, evitando di rimproverarci di non avere fatto abbastanza o di non aver fare diversamente;
- imparare a focalizzarci sulle cose da fare e su pensieri incoraggianti, soprattutto quando sentiamo che il dialogo interno si sta facendo negativo, pressante, limitante.
In poche parole: non si tratta di imparare a evitare i pensieri, ma di imparare a essere padroni del proprio pensiero.
Come Gestire il Dialogo Interno con il Coaching
Il Coaching ha origine nell’ambito del Tennis, uno sport in cui il dialogo interno è stato fatto oggetto di studi e impiegato in modo efficace proprio da uno dei fondatori di questo metodo. Il Coaching è anche un percorso che si basa sul fare: per farla breve, non pensare troppo, agisci. Pensare troppo alimenta i dubbi e, talvolta, diventa un escamotage per procrastinare quanto bisogna fare.
Dunque, imparare come gestire il dialogo interiore, raggiungendo un self-talk positivo, significa essere alleati di noi stessi nel raggiungimento degli obiettivi.
Inoltre, un buon dialogo interno aiuta a sospendere il giudizio, ad affinare il pensiero critico grazie a un’obiettività maggiore, a parlare di noi stessi per noi stessi, imparando a diventare persone responsabili e, soprattutto, aiuta a lavorare sull’autostima, vale a dire su una delle componenti del pensiero che abbiamo di noi stessi che maggiormente risentono, con tutte le conseguenze del caso, di un dialogo interno non funzionale e poco efficace.
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