Come sospendere il giudizio? Come aggirare i pregiudizi?
Per sospendere il giudizio occorre imparare ad ascoltare gli altri, accogliere se stessi, accettare le diversità e ricordarsi della propria unicità.
Partiamo col dire che la sospensione del giudizio è una forma di esercizio mentale che, per quanto complesso, è possibile, e sicuramente può tornare utile in svariati ambiti.
Non si tratta di non giudicare, piuttosto di superare i pregiudizi. Dare un giudizio a quanto ci arriva attraverso i sensi è un processo in parte naturale, in parte culturale, al quale siamo esposti sin dall’infanzia.
E’ un processo naturale, in quanto ci facciamo un’idea del mondo circostante attraverso l’esperienza, e il giudizio rappresenta una sorta di database a cui attingere per interpretare quanto già conosciamo e quanto ci è nuovo e farci un’idea di cosa può piacerci e cosa può lederci in qualche modo. E’ un processo culturale, in quanto inevitabilmente risentiamo, nel crearci un giudizio, dell’ambiente in cui cresciamo.
Perché la sospensione del giudizio può essere importante, se il giudizio ha una sua utilità in senso pratico?
Sospendere il giudizio, principalmente, aiuta ad andare oltre l’apparenza, a non assolutizzare conoscenze ed esperienze e limitare la possibilità di apprendimento.
Facendo un passo indietro nel tempo, alle prime testimonianze, in ambito filosofico, dell’importanza della sospensione del giudizio, troviamo già esplicitata l’importanza di questa pratica nei casi in cui ci si trovava di fronte a eventi di cui non si aveva esperienza.
Un esempio classico per l’argomento è quello del remo immerso in acqua. Se ci fermassimo ai sensi, penseremmo che possiamo anche lasciare affondare quel remo, poiché ai nostri occhi apparirà spezzato, inutilizzabile. Affidandoci a un giudizio dettatoci da esperienze pregresse, quello derivante dalla certezza che la vista ci suggerisca il giusto, non scopriremmo mai che rischiamo di liberarci di un remo integro e utile.
A cosa serve sospendere il giudizio?
A questo punto la ragione diventa evidente. Avere dei dubbi può rivelarsi più vantaggioso che avere delle certezze granitiche.
Se la componente naturale del giudizio può essere sensata – in fondo è tornata utile all’uomo a preservare la sua incolumità nel corso dei millenni – la componente culturale, quella attraverso cui creiamo pregiudizi e facciamo noi stessi cultura da riversare sulle persone con cui ci relazioniamo, rischia di essere un limite alla conoscenza.
Sospendere il giudizio ci permette di ampliare il nostro bagaglio di esperienze.
La diversità che intercorre tra singoli individui, di qualunque specie, e tra possibili esiti di eventi apparentemente simili sono innumerevoli.
Sospendere il giudizio, che è cosa diversa da non avere un giudizio, è il modo migliore per ampliare il più possibile il bagaglio delle nostre esperienze.
Proviamo a metterci nei panni dell’altro. In tutta sincerità, quante volte ci siamo lamentati di esserci sentiti giudicati? Di essere stati esclusi da una possibile conoscenza per un pregiudizio? Quante volte abbiamo chiesto a qualcuno che ci interessava e che ci è sembrato fermarsi all’apparenza di darci una possibilità di farci conoscere? Sicuramente molte.
Un semplice cambiamento di punti di vista può risultare illuminante.
Dare per scontato di avere capito tutto è un limite, anche alla conoscenza e alla coscienza di noi stessi. Non avere dei dubbi è come precludersi, in modo acritico, la possibilità di scoprire quanto ancora abbiano da offrirci la nostra realtà interiore e quella che ci circonda.
Come sospendere il giudizio: cosa fare concretamente?
La prima cosa da fare è riconoscere che il nostro pensiero non è così libero come pensiamo. Esso è vincolato all’esperienza e alla nostra formazione culturale.
Riuscire a interiorizzare il fatto che non sempre siamo i liberi pensatori che speriamo di essere è già un grande traguardo.
Il passo successivo, quando sentiamo di stare per enunciare un giudizio su qualcosa o qualcuno, è domandarci se riusciamo a essere davvero obiettivi o se parliamo per preconcetti. Cos’altro potremmo pensare in merito a una persona che diamo per buono di avere inquadrato? E come facciamo a slegarci dai nostri pensieri abituali e abbracciarne di nuovi? Sicuramente non è semplice, ma vale la pena provare.
Vi state chiedendo come sospendere il giudizio? Innanzitutto, cercando di capire noi stessi. Il che equivale a chiedersi sinceramente quanto riusciamo a non confinare un pensiero all’interno di un pregiudizio. Poi, predisponendoci a ascoltare, accogliendo l’altro nel modo meno critico possibile. Il che significa farsi da parte e imparare a accettare la diversità e la possibilità di avere sempre qualcosa da imparare. Ancora, chiedendoci le ragioni del bisogno di imbrigliare una potenziale diversità nelle maglie di un giudizio già conseguito.
La sospensione del giudizio ha la sua importanza e la sua utilità, sia in contesti privati sia in ambito lavorativo. Se pensiamo a come sospendere il giudizio, dobbiamo partire dal presupposto che non si tratta di un percorso semplice, di sicuro non sarà possibile imparare a tenere a freno i giudizi in poco tempo, ma vale la pena iniziare a provare, partendo dal presupposto che solo un pensiero libero dai pregiudizi può ampliare e diversificare le nostre esperienze.
Tag: Come Sospendere il Giudizio, giudicare, giudizi, giudizio, sospendere il giudizio