Per ascoltare bisogna voler ascoltare!
Non c’è nulla di più profondo e interessante del silenzio.
Il silenzio è il maestro dei maestri perché può mettere in condizione un individuo di imparare senza mai parlare
Hai mai pensato a quante cose si potrebbero imparare mettendosi in ascolto e stando in silenzio?
Stare in silenzio è una scelta comportamentale molto importante ed è un primo passo verso la possibilità di ascoltare.
Pensaci solo per un attimo… il silenzio racchiude molte più parole di quanto si possa pensare; racchiude le parole non dette e, quasi sicuramente, anche le più belle.
Chiariamolo subito: stare in silenzio non significa saper ascoltare… tantissime persone confondono lo stare in silenzio con la capacità di “mettersi” in ascolto.
Ascoltare non è così automatico e scontato.
Durante i Corsi di Coaching le persone mi chiedono: come posso migliorare la capacità di ascoltare?
Come posso rendere le mie relazioni più soddisfacenti?
Per sperare di avere una relazione appagante, è indispensabile condividere l’importanza di ascoltare. L’ascolto è un’azione! Non tutti sanno, infatti, che ascoltare è un atto volontario: per ascoltare, bisogna voler ascoltare!
Ripensa al tuo modo di gestire le relazioni… quante volte ti capita di soffermarti per “decidere” di tacere e di metterti in ascolto?
Come esseri umani abbiamo migliaia di facoltà e attraverso l’organo dell’udito non possiamo impedirci di sentire il mondo che ci circonda.
Sentire una persona che parla, un bambino che piange, il rumore di una macchina di passaggio è un atto involontario, un meccanismo reso possibile dal nostro sistema uditivo. L’ascolto, invece, passa attraverso il meccanismo della volontà… della scelta consapevole. Per ascoltare bisogna concentrarsi, bisogna smettere di pensare alla risposta, bisogna decidere di voler ascoltare, evitare di interrompere, prestare sincera attenzione e partecipazione.
Per ascoltare bisogna compiere un’azione: occorre decidere di voler ascoltare!
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