Il silenzio comunica la realtà senza manipolazioni.
Questa mattina mi sono svegliata con una gran voglia di silenzio… di volermi allontanare dai rumori della vita quotidiana, dal vociare, dalle critiche, dai giudizi, dalle sentenze, dai paroloni di “chi la sa lunga”.
Si, perché nel silenzio riusciamo a fare una cosa che ormai, nell’era dei media, del bombardamento di notizie, del traffico e del caos, abbiamo smarrito: ascoltare!
Ed è proprio l’ascolto uno dei pilastri su cui si fonda il Coaching; l’ascolto di chi si ha di fronte, l’ascolto del suo punto di vista, l’ascolto delle sue e delle nostre emozioni. L’emozione non ha voce, non può essere espressa a parole; l’emozione si può solo sentire, con il cuore, con l’anima, nel silenzio della nostra interiorità.
Ed è grazie al silenzio che possiamo percepire la realtà così com’è, senza interpretazioni o manipolazioni. Nel silenzio possiamo cogliere aspetti della vita di cui ignoravamo l’esistenza, possiamo accorgerci di cose che non avevamo mai notato, come quei piccoli gesti che diamo per scontati: lo sguardo di una persona, il sorriso di un bambino, il volo di una farfalla.
In questi anni ho imparato a ricavarmi dei momenti della giornata in cui stare in silenzio: rimango in ascolto, ad ascoltare chi mi parla. Cerco di comprenderne le motivazioni, osservo la realtà con occhi nuovi, ascolto la voce del mio cuore, comprendo cosa mi dicono le emozioni. Stando in silenzio, lascio lo spazio alla mia voce interiore, alla parte di me che è più in contatto con sensazioni ed emozioni, con intuizioni e illuminazioni.
Il silenzio è una forma di rispetto, di accoglienza, di amore, di educazione verso gli altri; non copriamo i discorsi delle persone con le nostre parole, non roviniamo certi momenti con la razionalità del linguaggio… semplicemente gustiamoci le emozioni.
Gli indiani d’America, popolazioni molto sagge con una profonda conoscenza della loro interiorità, con un smisurato contatto con la natura e il divino, fondavano tutta la loro cultura sul silenzio, perché solo così la vita poteva comunicare con loro. E per parlare tra di loro bastavano sguardi carichi di significato, pochi gesti, emozioni…perché le parole non turbassero la magia dell’esistenza. Ho letto che insegnavano ai bambini a restare seduti immobili e a divertirsi lo stesso; si insegnava loro a sviluppare l’olfatto, a guardare là dove, apparentemente, non c’era nulla da osservare, e ad ascoltare con attenzione là dove sembrava ci fosse solo silenzio.
Gli antropologi hanno scoperto che gli indiani Navajos giudicavano aggressivi e irrispettosi gli Yankees, “quei bianchi che…parlavano ad alta voce anche quando non avevano niente da dire”.
E’ nel silenzio che riceviamo le risposte che ci occorrono…che sono già dentro di noi…è che il più delle volte non ci concediamo la possibilità di starle a sentire.
Einstein diceva “la mente intuitiva è un dono sacro, la mente razionale è un fedele servo. Noi viviamo in una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”. Quante volte la soluzione di un problema ci arriva solo dopo aver smesso di pensarci? E certo, perché smettendo di parlarne, di fare ragionamenti, di analizzarne ogni aspetto in modo razionale, abbiamo accesso alla parte intuitiva che ognuno di noi ha dentro di sé. Tutti ce l’abbiamo, si tratta solo di imparare ad ascoltarla.
E’ la voce del cuore, dell’intuito, dell’amore, quella che ci guida, che sa sempre cosa è meglio per noi!
Sospendiamo ogni tanto, nel corso della giornata, discorsi e ragionamenti, e stiamo semplicemente in silenzio, in ascolto…in ascolto di ciò che gli altri hanno da dirci, di ciò che il nostro cuore ha da dirci, osserviamo la realtà così com’è, senza interpretarla o manipolarla, sospendiamo giudizi e preconcetti.
Quand’è possibile possiamo rifugiarci nella natura, fare passeggiate, sport, in posti in cui è più facile rilassarci, stare nella calma silenziosa del mondo; ma si può stare in silenzio e in ascolto anche nel bel mezzo dei rumori della vita quotidiana, il silenzio è una condizione interiore.
Ricaviamoci dei momenti per stare semplicemente ad ascoltare ciò che la vita ha da dirci!