E’ opinione diffusa che l’aspetto fisiologico riguardante la preparazione fisica degli atleti per ottenere il “trionfo” sia preponderate rispetto ad altre qualità.
Anche se molti atleti (e allenatori) intuiscono l’importanza di dover fare i conti con gli aspetti emotivi, cognitivi e motivazionali, purtroppo ancora oggi tutto ciò viene fortemente sottovalutato.
Lo sa Bene Niccolò Campriani, classe ‘87 specialista nella carabina da 10 metri, che nelle Olimpiadi di Pechino del 2008 non riuscì a gestire efficacemente le sue emozioni ed arrivò solo al 12° posto.
Sempre in quell’anno Campriani decise di dare una svolta alla sua vita trasferendosi a Morgantown (Stati Uniti) al fine di condurre particolari allenamenti sulla motivazione ed acquisire insomma una nuova e vincente mentalità.
Niccolò dichiara: “…la differenza fra successo e sconfitta sta in un millimetro” e solo un errore nel nono e penultimo tiro della finale Olimpica di ieri gli è valso il 2° gradino del podio; una bellissima medaglia d’argento per l’italiano e per l’Italia.
In tutti gli sport di tiro, la concentrazione è fondamentale e gli atleti devono imparare a prestare la massima attenzione “all’attimo presente”. Afferrare quell’attimo e fare in modo che le preoccupazioni sul passato e sul futuro svaniscono; tutto così diventa più semplice a vantaggio della concentrazione.
Nel Coaching Sportivo gli atleti arrivano a riconoscere le convinzioni, le emozioni e i pensieri che influenzano le proprie scelte e le proprie azioni. Con l’allenamento si arriva ad avere un contatto profondo con se stessi che permette maggiore concentrazione.
L’approccio, come spiegato più volte in questo blog, è di tipo umanistico e non di natura clinica: gli atleti non hanno “problemi” ma devono semplicemente scoprire di dover allenare, oltre ai muscoli, anche il cuore e la mente.
Nel mio modo di concepire il Coaching, ad esempio, lascio sempre all’atleta la responsabilità di scegliere e di decidere la cosa migliore per lui; questo ne amplifica la consapevolezza, ne aumenta la determinazione, ne migliora la motivazione e…
…quando si vince si è ancora più felici.
Tag: Niccolò Campriani, Olimpiadi di Londra 2012, Sport Coaching