Coaching – Desideri conquistare nuove mete con il Coaching? Scopri tutti i vantaggi del metodo e quello che puoi fare… subito!
I vantaggi del Coaching
Partiamo dal rispondere ad un domanda che mi è stata fatta di recente da un amico: Quali sono i vantaggi che potrei ricevere dal Coaching?
Ebbene il Coaching offre innumerevoli vantaggi. A me piace definirlo come la chiave di accesso alla felicità, attraverso la quale è possibile aprire porte a mondi diversi (e tutti possibili), dove i limiti svaniscono sostituiti da opportunità, dove i desideri incontrano la realtà e la creatività veleggia indisturbata alla ricerca di un sogno da realizzare.
Che si parli di Life, di Business o di Sport, il Coaching rappresenta uno strumento polivalente per mezzo del quale si aprono orizzonti inimmaginabili, accessibili attraverso le proprie risorse, le proprie forze del carattere, attraverso le proprie potenzialità senza dover ricorrere a chissà quale arcano strumento misterioso e complesso.
L’essenza del Coaching
L’essenza di questo incredibile strumento è rappresentata da due elementi inscindibili: consapevolezza e responsabilità. Il Coaching è azione e agire, vuol dire fare delle scelte consapevoli e responsabili ed entrambe nascono da una matrice comune: domandare.
Quante volte ti sei chiesto: “Come mai non riesco a trovare la soluzione e la risposta giusta a questo problema?” Quante volte hai pensato: “Trovo solo risposte sbagliate?”
Lascia che ti sveli un segreto: “Le risposte sbagliate nascono da domande sbagliate!”
Il Coaching non dà risposte, piuttosto fornisce domande potenti attraverso le quali l’individuo sviluppa la propria consapevolezza ed il senso di responsabilità, domande che arrivano dentro sino a sbloccare quella leva che inibisce le enormi potenzialità personali.
Lo sviluppo del potenziale
Tornando agli innumerevoli vantaggi del Coaching, tra i primi che mi vengono in mente ci sono senz’altro la crescita personale e lo sviluppo delle potenzialità.
Conoscere meglio se stessi, esplorare le proprie risorse, valutare i propri bisogni, sono tutte attività volte allo sviluppo degli elementi che contraddistinguono i tratti caratteriali di ognuno, ciascuno con la propria unicità ed individualità. Crescita personale vuol dire miglioramento della comunicazione, delle relazioni interpersonali, della propria autostima, del senso di autoefficacia, della propria autorealizzazione.
Apprendere come sviluppare le proprie potenzialità, come usarle a proprio vantaggio, credere in se stessi e affrontare qualsiasi sfida, rappresentano una parte di ciò che è realizzabile mediante l’utilizzo del Coaching. Esso, come ho già detto in precedenza, è sì lo strumento “attraverso il quale”, ma costituisce, altresì, una vera e propria “attitudine” verso il miglioramento della qualità della vita.
Nello Sport è facile verificare come il Coaching permetta di migliorare l’apprendimento naturale ed accrescere la performance o meglio, come a me piace definirle, della performance di alto livello. Che sia un atleta piuttosto che un team, il Coaching fa emergere il meglio dagli individui, li aiuta nella scoperta della propria automotivazione, incoraggia suggerimenti creativi da parte di tutti e spinge verso il cambiamento con maggiore flessibilità, reattività ed adattamento.
La cultura del Coaching è basata sul cambiamento
Quella del Coaching è una cultura che tutte le aziende dovrebbero accogliere, tutte le aziende il cui management sia interessato a performance di alto livello, al miglioramento della produttività, al miglioramento della comunicazione e sviluppo della leadership, alla crescita dei proprio personale in termini valutativi e motivazionali. Il vecchio metodo della carota e del bastone non ha mai permesso performance “di alto livello” e, soprattutto, “durature” poiché le persone lavorano bene solo se lo vogliono, non se devono.
Ci sono due frasi che John Whitmore (il padre fondatore del Coaching moderno) utilizza nel suo libro Coaching for Performance che rendono bene l’idea:
Se tratti le persone come asini,
avrai una performance da asiniPuoi far correre un uomo,
ma non puoi farlo correre veloce
Prova a pensare: è più efficace uno stile aziendale prescrittivo, dove le persone sono mere esecutrici di ordini piuttosto che mosse da timori di ripercussioni, oppure uno stile aziendale basato sul coaching, sul responsabilizzare chi opera a fare del suo meglio, a farlo lavorare in un ambiente di lavoro nel quale viene apprezzato, in cui gli si riconosce il suo valore e la sua capacità di autogestirsi?
I fattori mentali ed emotivi sono di fondamentale importanza, che si tratti di una casalinga, di un atleta o di un impiegato/manager e solo attraverso la cura di essi è possibile imboccare la strada verso il miglioramento.
I vantaggi del Coaching sono innumerevoli… gli svantaggi?
Di accorgersi del tempo sprecato sino ad ora! E tu, preferisci sprecarne ancora o agire?
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