Come migliorare e allenare la Creatività? Come arrivare ad avere una Vita Creativa? E’ semplice: partendo dall’assunto che siamo tutti creativi!
Alcuni mesi fa, durante una sessione di Coaching, Anna mi disse: «…la mia più alta aspirazione è quella di vivere una vita creativa. Voglio cambiare… desidero essere felice… pienamente realizzata!».
Da quel momento il nostro rapporto fu più aperto e limpido: in lei agivano grandi tensioni motivanti e il desiderio di essere una donna appagata. La aiutai a cambiar vita utilizzando le sue stesse pulsioni e ambizioni, utilizzando le sue stesse potenzialità… la sua stessa creatività.
A prima vista, la creatività può sembrare un mistero; una prerogativa molto complessa riservata a chi, ad esempio, è “nato con la vena dell’artista”.
Che cos’è la creatività
Quello della creatività, invece, è un tema semplice. Puoi comprenderlo pensando all’origine stessa della parola. Si tratta di un sostantivo derivato dal verbo creo latino, contenente la radice kar, che indica il fare, legata, tra gli altri, al verbo greco χράομαι, che vuol dire impiegare, usare.
Dunque la creatività, semplificando il discorso, attiene all’ambito del fare, ma senza partire da soluzione già note e comprovate. Essa va dall’invenzione della fusione nucleare alla realizzazione di una nuova torta al cioccolato; è possibile parlare di creatività ogni volta che si producono nuove idee, nuovi oggetti, nuove soluzioni.
Semplificando, il termine “creativo” significa “…far nascere qualcosa che non esiste” (Edward De Bono), ed è proprio a questo punto che comincia la “creatività”, produrre cioè qualcosa di nuovo che porta con sé la creazione di un valore.
La Creatività e gli studi sul Pensiero Creativo
Parto da una premessa. La creatività è anche metodo. Il fatto di ricondurre o, addirittura, ridurre la creatività a un talento da artisti, porta spesso a immaginarla come qualcosa di estroso e istintivo. Invece la creatività si compone anche di ragione.
Uno degli iniziatori degli studi sull’intelligenza creativa, Joy Paul Guilford, è uno psicologo statunitense, il quale sottolineò quanto il talento creativo non sia un’esclusiva di persone con doti particolari, e come, per concretizzarsi nel migliore dei modi, richieda, ad esempio, una certa capacità di analisi e di valutazione.
Detto questo, parlando di creatività, il rischio è quello di immaginare, come dicevo poc’anzi, persone che inventano chissà cosa e che lo fanno ricorrendo alla sola immaginazione, senza impiegare la razionalità. E’ un errore pensare alla creatività come sinonimo di istinto, di pulsione. La creatività richiede metodo. E’ il metodo che, anche nel colpo di genio, le permette di manifestarsi nel modo migliore e più prolifico.
Una soluzione creativa può essere frutto di un’intuizione improvvisa, può essere elaborata in fretta e furia perché immediatamente necessaria, ma, perlopiù, è una scelta a suo modo impegnativa, richiede l’individuazione delle possibili opzioni e un’analisi razionale che consenta di ottenere gli esiti sperati, quelli che si riesce a figurarsi mentalmente, se non di migliori.
Hai mai sentito parlare di problem solving?
La capacità di problem solving non è tutta istinto e fortuna, è soprattutto frutto di un lavoro che produce una soluzione innovativa e utile.
Anche sulla creatività vengono condotti studi, test, esperimenti curiosi. Ad esempio, è stato notato che le persone che hanno sviluppato una buona dose di creatività, messe di fronte a un compito o a una situazione che presenta tanti vincoli, si sentono ancor più motivate a uscire fuori dai limiti trovando strade alternative. Che si tratti degli artisti del Rinascimento, la cui creatività era, talvolta invano, imbrigliata dalle maglie del contratto con un committente, o che si tratti di ragazzi messi di fronte a videogiochi che sembrano disporre di poche, semplici soluzioni, sentire la personale creatività imbrigliata, motiva il soggetto a impiegarla ancora di più e con esisti ammirevoli.
A riguardo, c’è un interessante libro scritto da Robert Sutton dal curioso titolo Idee strampalate che funzionano – Come promuovere la creatività e l’innovazione nell’ambiente di lavoro. Si tratta di una carrellata di casistiche il cui fine è dimostrare come idee insolite, frutto di una creatività che di primo acchito sembrerebbe biasimevole, si sono rivelate, oltre che originali, vincenti.
La Creatività nel pensiero comune
Intelligenza e creatività sono due cose diverse. Essere più o meno creativi non vuol dire essere più o meno intelligenti.
Nel pensiero comune, il creativo è l’artista. Di fatto, probabilmente è il tipo di persona la cui creatività si manifesta nel modo più evidente, attraverso la stesura di una storia ricca di elementi fantastici o semplicemente creata dal nulla o nella realizzazione di un’installazione in grado di comunicare significati profondi o, ancora, di un intervento in grado di rendere anche un comune tombino per strada qualcosa di diverso, di talmente impensabile da generare sorpresa in chi ci si imbatte. La creatività nell’artista, probabilmente, diviene un tratto distintivo perché manifesta, ripetuta, perché è alla base del suo lavoro e perché non è frutto di un’urgenza, ma soprattutto del desiderio di comunicare e, possibilmente, di farlo uscendo fuori dai canoni.
Di fatto, la creatività si esprime in una moltitudine di ambiti, anzi, in qualunque ambito si voglia impiegarla. Perché tutti ne siamo dotati, tutti ne possiamo avere bisogno e tutti dovremmo allenarla.
Quante volte, in cucina, ti è capitato di trovarti senza un ingrediente e di doverti ingegnare per rimpiazzarlo, e hai finito per ottenere un risultato non solo all’altezza, ma persino migliore delle aspettative. Quanti classici della cucina sono nati da errori di percorso! Errori che, anziché essere cestinati, sono stati trasformati in capolavori!
Allo stesso modo, la creatività può tornare utile in contesti di emergenza. Pensa a un salvataggio che va fatto in condizioni precarie, magari senza precedenti a cui ispirarsi. Tante situazioni del genere hanno visto il lieto fine grazie al pensiero di un singolo o di un team che si è spinto oltre il consueto.
E’ la storia di molte invenzioni che abbiamo tra le mani. Vedere oltre. Quelli che vengono chiamati geni visionari sono persone che hanno visto oltre il consueto, oltre l’ordinario, e hanno trovato nuove strade da percorrere, dapprima alternative, poi sostitutive delle vecchie.
La Creatività è figlia del bisogno
In un vecchio libro lessi una storia. Un personaggio, pensando di fare il bene dell’umanità, chiese a una divinità di fare sparire i problemi, la povertà, i disagi. Dall’altra, la divinità a cui si era rivolto lo ammonì su quanto quelli che lui vedeva solo come mali erano la sorgente stessa da cui si generava il progresso dell’umanità.
Hai mai sentito dire La fame aguzza l’ingegno? Lo so, non siamo abituati a vedere i problemi in quest’ottica, soprattutto quando ci toccano direttamente, eppure sono proprio i momenti difficili, quelli dell’imprevisto, quelli in cui le soluzioni abituali si rivelano infruttuose e diventa necessario trovare una via d’uscita dal problema che attivano la nostra creatività.
La creatività, diceva il pittore Henri Matisse, richiede coraggio, proprio perché il suo terreno più fertile sono i momenti complicati e il suo nutrimento la voglia di osare.
Finchè va tutto bene, possiamo seguire la solita strada già battuta tante volte, per quanto nessuno ci impedisca di fare ricorso alla creatività anche in quel caso, e magari scoprire nuove soluzioni, anche più vantaggiose. Ma quando capita di trovarsi di fronte a un ostacolo, quali solo le opzioni? Desistere o ingegnarsi.
Prova a pensarci, quale delle due potrebbe darti maggiore soddisfazione? Quale maggiore profitto? A mente lucida, probabilmente riconoscerai che la scelta migliore è trovare coraggio e darsi da fare.
Coaching e Creatività
Nel Coaching, per l’appunto, la creatività è alla base del processo. Per un Coach essere creativo è un’opportunità professionale che si realizza nel produrre nuove idee, intuizioni e soluzioni; per un Cliente, la creatività è uno spunto per cambiare prospettiva e uscire dalle “cornici implicite” che riducono la qualità della vita.
L’uomo da sempre “crea” per migliorarsi la vita… la creatività è la regina delle potenzialità: un tratto caratteriale da potenziare, allenare e sviluppare.
Pensaci… La creatività ti permette di realizzare legami tra aspetti della vita che apparentemente sembrano privi di collegamento; la creatività è una grande opportunità per generare qualcosa di nuovo… partendo da una vita migliore!
Per allenare la creatività è importante misurarsi con cose nuove giorno dopo giorno e scoprire soluzioni alternative. Siate curiosi, lasciatevi stupire dalla bellezza di ciò che vi circonda. Siate aperti a nuove relazioni, a nuove idee; sperimentate, esplorate, innovate, costruite… create!
Coaching Creativo
Nel processo relazionale che si instaura tra il Coach e il suo Cliente, il Coaching Creativo si porta un po’ più in là, cercando, durante il percorso, di fare affiorare le risorse creative che il Coach sa essere presenti in ognuno e che magari il Cliente stesso non conosce a fondo.
E’ importante che il Coach sappia creare ulteriori stimoli nel suo Cliente, così da motivarlo non solo a dare un po’ di più, a impegnarsi un po’ di più, ma anche a non arretrare di fronte a una sfida e a mettere all’opera la sua creatività.
Dunque, non si tratta solo di lavorare alla costituzione di un piano di azione, ma anche di aiutare il Cliente a crescere sfruttando le sue risorse creative, in modo che, una volta finito il suo percorso di Coaching, sia in grado di affrontare eventuali nuove problematiche, andando a sfruttare una dote che, con il tempo, ha lasciato inattiva.
Richiamare la creatività è anche un modo per infondere sicurezza nel Cliente, per metterlo di fronte al fatto che le sue risorse sono molto più ampie e varie di quanto possa immaginare. In questo modo, si crea la possibilità di uscire da certi schematismi, da una rigidità di vedute e di soluzioni tali da rendere più facile la rinuncia che l’impegno.
Allena la tua Creatività
Tutti abbiamo un bagaglio di creatività, occorre allenarlo, sempre.
Nel blog c’è un articolo dedicato al Pensiero Laterale, ti invito a leggerlo perché si tratta di un argomento legato a quello sulla creatività e sugli studi dedicati al modo in cui il pensiero può spaziare, senza rimanere bloccato nell’alveo dei ragionamenti abituali.
A te la scelta. Lasciare che la tua creatività si atrofizzi o nutrirla, metterla alla prova, goderti le soddisfazioni che puoi trarne e dare, attraverso essa, luce alla tua unicità.
La creatività è una potenzialità che tutti possediamo e il suo dispiegarsi in molteplici direzioni, distintive e originali, ti permette di non rimanere imbrigliato nelle maglie della consuetudine e della ripetitività, che sono i peggiori nemici di una vita attiva e motivata.
Tag: allenare la creatività, creare, Creatività, essere creativi