Innanzitutto una domanda: quale rapporto avete con la creatività.
Bella domanda: siamo tutti creativi!
Non solo lo siamo tutti, ma è anche possibile migliorare la propria creatività. In molti credono che solo gli artisti siano creativi, confondendo appunto l’arte con la creatività.
Il concetto di creatività, invece, è un concetto molto pratico ed ha a che fare con la capacità dell’essere umano di migliorare la qualità della propria vita.
Migliorare la vita delle persone, come ribadito più volte all’interno di questo blog, è il fine ultimo del Coaching e quindi non è difficile immaginare quanto l’argomento sia affiancabile al concetto di creatività.
Certo, parlare di creatività non è facile perché è un concetto abbastanza complesso e la sua definizione compare sui dizionari solo dall’inizio del secolo scorso. Basti pensare alle grosse differenze che ci sono tra la creatività che usa un artista, piuttosto che uno scienziato o un pubblicitario o un architetto o un cuoco.
La parola creatività, per associazione, ha a che fare con il creare. Il suo significato si avvicina molto a quello di alterare, manipolare, nel senso di modificare attraverso il nostro intervento qualcosa che già esiste aggiungendovi dell’altro o togliendo qualcosa.
Ma cosa ci potrebbe impedire di essere creativi?
Tre sono i fattori che ci possono distrarre dall’utilizzare al meglio le nostre abilità creative.
Il primo fattore di distrazione è rappresentato dalla frenesia del nostro correre quotidiano dettato dai ritmi moderni.
Di solito, risultiamo maggiormente creativi quando abbiamo la mente libera da pensieri che ci distraggono, ovvero quando siamo rilassati.
E’ proprio questo il motivo che spinge gli artisti a creare le loro opere lontani da fonti di “inquinamento mentale”.
Molte delle grandi invenzioni hanno visto la luce in momenti in cui gli inventori erano in uno stato di tranquillità, oppure addirittura pensavano ad altro.
Si, avete capito bene…pensavano ad altro!
Tutto questo ci porta al secondo fattore di distrazione: il voler pensare… appunto.
Voler pensare di essere creativi è la maniera migliore per non riuscirci, ma anche il decidere di non pensare ci porta inevitabilmente in una condizione di stallo, perché dal momento che decido di non pensare in realtà sto già pensando a ciò che ho deciso di non pensare e quindi mi sto intrappolando.
Il terzo fattore è rappresentato dagli automatismi. La nostra mente limita l’utilizzo della creatività perchè tende a lavorare per economizzare e anticipare gli eventi. Essa lavora per registrare e archiviare le situazioni già vissute per poi riproporle in maniera automatica qualora se ne ripresentasse una simile.
Il fine appunto è “preservarsi dall’uso”. Immagina il risultato finale… la mente avrà immagazzinato tanti schemi riassuntivi da proporceli appena percepisce una situazione che ha già vissuto in passato.
In realtà questi pensieri e giudizi anticipati inibiscono la nostra creatività e non ci permettono di dare sfogo alla nostra creatività nella maniera adeguata.
Leonardo Da Vinci diceva: “nulla ci inganna più dei nostri giudizi”.
E quindi… cosa puoi fare per allenare la tua creatività? Di sicuro, del buon Coaching!
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