Prova a dimenticare la tua storia. Esci dalla tua storia personale e assapora quello che trovi. Scopri il tuo talento.
In una relazione di Coaching, è inutile negarlo, le persone tendono a mostrare le loro storie del passato. Molti sono convinti che le radici della propria incapacità di migliorare, di crescere e di svilupparsi, siano da ricercare nella storia personale; arrivano a pensare che, se potessero cambiare il loro passato, di colpo arriverebbe la felicità.
Già, ma cos’è la nostra storia personale?
La storia di un individuo può essere costellata di mille episodi diversi e la domanda più ripetuta è: perché è andata proprio così?
Questo modo di ragionare, focalizzato sul passato, permette di farsi un’idea che assomiglia più o meno ad un puzzle precostituito: un pensiero “ordinatore” che installa, nella mente delle persone, la convinzione di essere il risultato preciso di una somma di episodi ed esperienze. Questo modo di pensare, di tipo quantitativo, ci spinge a desiderare di dover arricchire la vita di una serie di conoscenze; quasi sempre, la corrispondente forma mentis ci porta al solito: “… più ne so, più analizzo, più capirò e potrò poi migliorare”.
Vi sono, così, persone totalmente concentrate sui trascorsi e inevitabilmente il passato prende il sopravvento. Le facoltà mentali sono impegnate sull’aggiustare o evitare qualcosa.
Prendete ad esempio chi passa gli anni a ricostruire la propria vita rimanendo costantemente sintonizzati sugli aspetti negativi del passato.
Faccio un esempio. Alcuni giorni fa un cliente mi ha detto: “…le mie relazioni sentimentali sono andate sempre a finire male, sono stato lasciato in almeno tre rapporti importanti, l’obiettivo che mi pongo è quello di fare in modo che non accada più”. Fuori da ogni giudizio: ma che cavolo di obiettivo è?
E’ chiaro che l’obiettivo nasce semplicemente in reazione ad uno specifico vissuto del passato… un obiettivo assolutamente mal formulato, anche perché esprime quello che non vuole e non chiarisce cosa auspica.
Se, invece, s’imparasse ad “uscire” dalla storia, ognuno di noi potrebbe trovare mete specifiche e finalmente liberare le proprie potenzialità e il proprio talento.
Insomma, chiunque voglia affacciarsi ad una vita talentuosa, la “sua storia passata” dovrà collocarla sullo sfondo degli interessi personali e soprattutto sapersi adeguare ad un nuovo modo di agire e di pensare. Vedete… non c’è niente da analizzare, da capire, da giustificare, non serve a nulla capire le cause di quello che siamo o di quello che ci è successo.
Pensare “…io sono così a causa dei miei genitori, degli incontri che ho fatto, degli amici che ho frequentato” diventa il principale ostacolo a far fluire le nostre potenzialità.
A conti fatti: chi vuole realizzarsi abbandoni la storia personale del passato!
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