Sii felice!!!
Spesso mi capita di sentire questa espressione… ma che cosa significa essere felice?
La felicità è uno stato di benessere associato ad appagamento, gioia e piena realizzazione. Questo stato è caratterizzo da un evidente miglioramento di tutte le prestazioni fisiche, da un miglioramento dell’attenzione e della qualità delle relazioni.
Nello stato di felicità si è più disponibili ad “aprirsi” al mondo a differenza dello stato depressivo che invece è caratterizzato da una “chiusura”: l’opposto della felicità.
Quali ambiti abbraccia lo stato di felicità?
L’essere felice abbraccia ogni aspetto della nostra vita, anche perché quando si è felici tutto cambia come per magia. E’ come se indossassimo un paio di occhiali dalla visuale scintillante, coloratissima e più calda.
Lo stato di felicità è come essere inondati da una continua carica di adrenalina. Tutto sembra possibile. Gli ostacoli della vita sembrano ridursi nelle dimensioni e nelle difficoltà.
Ma Perché questa continua ricerca della felicità?
In una società come la nostra siamo continuamente bombardati da input di ogni tipo provenienti dai più disparati canali. Essi ci danno la “preziosa” ricetta della felicità: fai questo, fai quello, indossa quel vestito, trova quel lavoro ecc.
Ma chi è che può dirci come essere felici? E, soprattutto, cosa siamo disposti a fare per esserlo?
Raggiungere la felicità significa, per prima cosa, realizzare se stessi. “Sentire” ,”volere” e “realizzare” sono tre sfere importanti nell’uomo. Sentire è un aspetto fondamentale che ci mette in contatto con le nostre emozioni, ci permette di comprendere cosa vogliamo, cosa ci fa star bene e chi siamo. E ci permette pure di relazionarci con gli altri.
“Sentire” permette di entrare in empatia con gli altri, riduce le distanze. Gli altri due aspetti ne sono una diretta conseguenza.
Ma allora perché è così difficile raggiungere la felicità?
In un momento storico come quello attuale dove tutto sembra essere senza soluzione, dove tutto muta in rapidamente. Nella nostra società emerge la necessità, il bisogno di maggiore stabilità, di un terreno più solido su cui edificare le proprie certezze e di scongiurare un più che probabile ritiro dal mondo.
Questo meccanismo di difesa ha provocato una “desensibilizzazione” emotiva e relazionale che ci allontana dal raggiungimento della felicità.
Allora come raggiungere la felicità?
Personalmente non credo ci sia una ricetta universale, ma credo che qualche consiglio possa aiutare:
- “Vivere il mondo nel qui ed ora” (focalizzarsi sul presente per poi vivere pienamente il futuro) e mettersi definitivamente il passato alle spalle senza se e senza ma.
- La felicità dipende da noi, per cui dobbiamo smetterla di far dipendere le nostre scelte dagli altri. Occorre pensare all’altro come un arricchimento e non come il nostro burattinaio.
- Si è sempre in tempo per rimettere in carreggiata la nostra vita.
- Iniziare ad avere obiettivi chiari nella vita.
- Circondarsi di persone positive, “tagliando” i rapporti che possono infastidire.
- Cambiare il vocabolario eliminando le voci “…se solo potessi” “…se avessi” “…solo quando” non fanno altro che procrastinare le azioni che bisogna svolgere e quindi creano uno stato di infelicità.
- Coltivare Hobby, interessi e passioni in modo da rendere la vita entusiasmante.
- Tenere un diario con le cose che rendono felici. Rileggerlo periodicamente constatando quante cose rendono felici.
- Affrontare qualcosa che fa paura. Riuscire a superare le sfide potenzia la fiducia in te stesso e può rendere entusiasta.
- Ogni volta che si raggiunge un obiettivo PREMIARSI!!! Creando dentro di se la convinzione che è bello e gratificante raggiungere le mete sognate.
…infine, ricorda ancora una volta: sii felice!
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