L’Ascolto attivo è la capacità di ascoltare con un elevato grado di partecipazione emotiva e attenzione cognitiva. Hai mai pensato a quante cose potresti imparare dagli altri se ti mettessi in Ascolto Attivo?
Ascolto Attivo: perché è importante ascoltare attivamente
Quanto potresti migliorare la tua vita e le tue relazioni se imparassi il concetto di “Ascolto Attivo”?
Che cos’è l’Ascolto Attivo?
Per Ascolto Attivo si intende la capacità di far silenzio dentro di sé, attivando uno stato di partecipazione attiva. Si tratta, in altre parole, di essere disponibili e attenti a quanto ci viene comunicato dal nostro interlocutore. Ascoltare attivamente racchiude azioni specifiche: osservare, partecipare, accogliere, allearsi, accettare ed essere autentici.
Certo sembrerà un concetto banale, ma pensaci… quante volte applichi l’ascolto profondo di te e degli altri? Quante volte ti capita di non capire o di far finta del contrario? L’importanza di comprendere il concetto dell’ascolto attivo è fondamentale per comunicare al meglio con le persone che ti circondano.
Ascolto Attivo: come si fa
L’Ascolto Attivo si ottiene integrando capacità di comprensione, assimilazione e osservazione dell’interlocutore. Ascoltare Attivamente è una scelta volontaria. Una volta messo in atto un buon ascolto, quest’ultimo favorisce una relazione di qualità. L’Ascolto Attivo s’innesca solo quando si supera la cattiva abitudine di ascoltare gli altri in modo superficiale e automatico.
Un altro elemento fondamentale che favorisce l’ascolto attivo è la capacità di fare domande aperte ed esplorative utile ad una migliore comprensione e verifica. L’ascolto attivo, se ben fatto, favorisce l’instaurarsi di relazioni interpersonali positive e incredibilmente gratificanti. Se desideri migliorare veramente esistono alcuni esercizi per migliorare l’Ascolto che permettono fin da subito di migliorare le performance.
Formarsi all’Ascolto Attivo
Durante i miei corsi sostengo spesso che la capacità di ascoltare è la più importante di tutte le doti e di sicuro una buona eloquenza non può sostituire il vantaggio che dà l’ascolto.
Capire, scoprire, sintonizzarsi, accogliere, sentirsi vicini, sono aspetti e sensazioni tipiche di chi riesce a mettere in pratica l’ascolto attivo; una buona capacità di ascoltare dà inizio a una buona comunicazione tra gli esseri umani.
Lavorando con tantissime persone nelle aziende, nel Coaching, nei vari corsi, mi sforzo continuamente di far capire alle persone l’importanza e la necessità dell’ascolto; per molti, a dire il vero, oltre a rappresentare una grande difficoltà costituisce un cambio di paradigma sconcertante… un vero insight!
“Ero sbalordito! Tutto ciò che dovevo fare era solo ascoltare mentre mio figlio risolveva il problema senza che dovessi dargli il minimo consiglio”.
Questo è il commento di un allievo-Coach al secondo giorno di frequenza della Scuola di Coaching. Avendo adottato i nuovi modelli comportamentali sull’ascolto, s’era trattenuto dal rispondere quando il figlio, tornato da scuola, gli aveva chiesto di spiegargli un problema.
Aggiunse… “mi sono accorto di quanto, in tutti questi anni, io abbia ostacolato mio figlio nel costruire una sana fiducia in se stesso, dandogli troppo precipitosamente dei consigli o impartendo delle frettolose prescrizioni”.
Come Ascoltare Attivamente
E’ sorprendente scoprire quante poche persone ci siano che ascoltano, eppure il concetto è semplice: mettersi in ascolto “spegnendo le trasmissioni” e “accendendo la ricevente”.
Facile da dirsi e da comprendere su un piano cognitivo e meramente razionale; un po’ più complicato se si passa ad una fase attuativa del concetto chiamando in campo le emozioni.
In molti pensano di avere un buon grado di ascolto ma la verità è che siamo tutti un po’ sordi, anestetizzati da automatismi, schemi e cornici implicite nelle quali ragioniamo, agiamo e ci comportiamo.
Quante volte ti sei messo in ascolto attivo dei tuoi dipendenti? E dei tuoi clienti? Pensi di ascoltare i tuoi amici? Ascolti chi ti critica aspramente?
I Segreti dell’Ascolto Attivo
Molte persone considerano l’ascolto un atteggiamento passivo mentre considerano il parlare un atteggiamento attivo; niente di più sbagliato! E’ l’esatto contrario!
L’ascolto, in quanto tale, va fatto con volontà e consapevolezza, deve essere quindi una precisa scelta.
Praticare l’ascolto attivo è molto diverso dall’udire… in molti, mentre sentono, pensano la risposta e si concentrano sulle risposte da dare; altro errore cruciale!
Occorre ascoltare l’altro a prescindere dalla risposta che si vorrà dare.
L’ascolto richiede un profondo coinvolgimento e una buona dose di concentrazione; ascoltare è un impegno perché stimola le domande e gli approfondimenti.
La regola d’oro per Ascoltare attivamente
Nell’arte dell’ascolto attivo, esiste una regola: non si interrompe mai chi parla!
Per comunicare alle persone che si è presenti e attenti non occorre assolutamente interrompere il discorso dell’altro… anzi… il trucco è comunicare (in silenzio) che si è presenti, attraverso cenni di consenso e di agnizione.
Occorre, altresì, fare una puntualizzazione… Nessuna tecnica specifica può essere usata in modo rigido o meccanico. Solo gli atteggiamenti sinceri possono comunicare all’altro la sensazione di essere ascoltato.
Gli uomini amano essere ascoltati e quindi rispondono positivamente a chi ascolta. E’ la lunga storia bi-direzionale del comunicarsi “tu mi piaci” e io “piaccio a te”: uno scambio potentissimo che può cambiare la vita di relazione a tutti i livelli.
Ascolto Attivo e qualità della Relazione
L’ascolto è il mezzo più importante per comunicare all’altro una cosa fondamentale: “quello che tu sei, quello che tu fai e quello in cui credi è importante per me!”
Da qui è facile intuire l’importanza dell’ascolto nei rapporti di ogni ordine e grado.
Diventare un abile ascoltatore
Bene… ma come diventare un bravo ascoltatore? Un primo passo per imparare l’ascolto attivo è quello di comprendere quanto sia importante voler imparare e, in seconda battuta, allenarsi costantemente.
Bisogna rispolverare la capacità biologica di ascoltare e di reclutare energie sopite in anni e anni di abitudini sbagliate.
Si parte dall’imparare a tacere e dal lasciare l’altro quel giusto “spazio” per poter esprimere compiutamente le proprie istanze e le proprie argomentazioni.
Tacere, quindi… tacere in un silenzio attivo e produttivo dove l’attenzione, la concentrazione e la focalizzazione sull’altro diventano il vero focus della relazione.
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