Pescara Calcio: un pò di Coaching farebbe bene a tutti.
Abbiamo assistito all’ennesima brutta prestazione alla fine di una stagione fallimentare. Spero che non mi darete del campanilista se oggi approfitto di un po’ di spazio sul blog per affrontare qualche argomento che, partendo dalla situazione attuale della squadra di calcio del Pescara, possa finalmente allargarsi verso un interesse più generale: lo Sport Coaching, la motivazione e l’atteggiamento mentale degli atleti.
In questa sede, quindi, desidero affrontare l’argomento Pescara Calcio, non per rinfoltire le tante polemiche che divampano sul mister e sull’intera squadra ma solo per offrire uno spunto costruttivo per riflettere su ciò che riguarda il Coaching e le grandi difficoltà che esso ha nel diffondersi e affermarsi specialmente nel mondo del calcio.
In questi giorni ho ascoltato molte interviste e letto parecchi articoli sui giornali… la mia sensazione, da Coach e formatore è che spesso gli “addetti ai lavori” parlano di motivazione, aggressività, atteggiamento mentale e determinazione, senza avere una conoscenza chiara di questi importantissimi comportamenti umani. Lo confesso: ascoltare alcune dichiarazioni e interviste mi fanno letteralmente sussultare sulla poltrona!
Faccio subito un esempio pratico (cercando di rimanere nelle mie competenze di Coaching).
A sentire le interviste e i commenti degli “esperti” sembra che tutto ruoti intorno alla “volontà” di questi ignari ragazzi che sono diventati, in poche partite, particolarmente svogliati, demotivati e poco avvezzi all’atteggiamento agonistico; come dicono in molti (in maniera piuttosto suggestiva) “…manca la cattiveria”.
Se non fosse che… non è affatto così!
La volontà (senza escludere quindi la volontà di vincere) è sicuramente la più importante facoltà, di cui dispone l’individuo umano per affermare la sua personalità. Per comprendere la funzione della volontà e, quindi, il suo valore nel comportamento umano, sono necessarie alcune conoscenze sui comportamenti umani, come tappe precise della condizione psichica.
Fare un’azione volontariamente è il risultato comportamentale che viene a determinarsi quando, due tendenze uguali per intensità e contrarie per finalità agiscono sull’individuo, impedendogli una scelta.
Quali saranno queste tendenze nei giocatori della Pescara Calcio?
E’ fin troppo facile immaginare che qualcosa sta sfuggendo all’attenzione del mister anche se oggettivamente dare risposte è abbastanza complesso.
L’esperienza mi permette di ragionare sul fatto che sicuramente manca un lavoro profondo sulla condizione motivazionale dei giocatori. Troppi allenatori parlano ai loro atleti di paura e giudizi senza scivolare in stupidi “comandi direttivi” come ad esempio “… non devi avere paura!” oppure “non devi ascoltare i giudizi dei giornalisti”?
Quanti calciatori lavorano sulla concentrazione e l’equilibrio emozionale?
Vedete cari amici è tutta una questione di allenamento mentale e di consapevolezza di come potrebbero migliorare le cose attraverso un buon programma di Sport Coaching somministrato alla squadra.
Alcuni giorni fa addirittura su un social ho letto un commento che vorrei riportare integralmente:
“Capello, Spalletti, Galeone, Zeman, Mazzone, Velasco, Montali, Stefano Cerioni, Montella e ce ne sono tanti e tanti altri, non hanno mai avuto bisogno del Motivatore perché ce l’avevano incorporato, quindi questo ruolo, anche se ormai da tempo riconosciuto, nasce dalla debolezza umana che ha perso molto dei veri valori ed oggi siamo inondati di questi uomini. Il mister, mi spiace, ma fa parte della schiera dei senza i cosiddetti….. non si lascia una squadra allo sbando e nemmeno si degna di alzarsi dalla panchina e richiamare all’ordine, è troppo debole, anche un cieco lo vedrebbe.”
A leggere queste righe sembrerebbe che per avere un bravo allenatore (come quelli citati) occorre nascere fortunati e possedere il “pollice verde” del motivatore.
Niente di più sbagliato e fuorviante!
Chi prende sotto gamba la motivazione e tutti gli aspetti legati all’atteggiamento mentale dei giocatori rischia di fallire miseramente.
Tutto potrebbe migliorare… eccome se potrebbe!
Per essere rapido: potrebbero chiedere aiuto ad un professionista della motivazione.
Molti dei problemi e delle richieste invocate da centinaia di persone nei confronti della Pescara Calcio (l’atteggiamento mentale della squadra, l’essere più cattivi, incisivi e concentrati) potrebbero essere affrontati con minor superficialità e con un pizzico di metodo in più.
Non sarà arrivato il momento di lasciare il posto a un professionista della motivazione?
A rafforzare l’urgenza ci si mette la sgradevole sensazione che i giocatori della Pescara Calcio siano sull’orlo di una crisi di nervi; la litigiosità in campo è un brutto segnale d’allarme.
Ancora una volta occorre rendersi conto che il rischio è di confondere il Training (l’allenamento propriamente detto) con il Coaching, ovvero l’allenamento mentale.
E pensare che il Coaching nasce proprio negli ambienti sportivi… fin dagli antesignani studi sul Coaching di Timothy Gallwey (parliamo degli anni ’70) l’Inner Game (il gioco interno) è stato considerato fattore critico di successo per ogni atleta.
Personalmente mi faccio una domanda: quante volte un allenatore di calcio ha approfondito i suoi studi sull’Intelligenza Emotiva e Agonistica, l’Autoefficacia, la Leadership e la motivazione partendo da un approccio scientifico e non empirico?
Per quanto è dato saperne dai feedback che ricevo dagli atleti con i quali ho il piacere di lavorare, molto poco e il più delle volte questi argomenti vengono subdolamente improvvisati.
Bene, cari amici, credetemi la soluzione è “davanti al naso” e si chiama “allenamento mentale nello sport”; se solo si riuscisse a diradare quella noiosissima cortina fumogena che ogni volta si alza intorno all’operato degli allenatori e delle squadre tutto sarebbe più facile… io avrei un immenso piacere di contribuire.
Tag:allenamento mentale, motivatore pescara calcio, Motivazione, Pescara Calcio, Sport Coaching