Flow: scopriamo insieme di cosa si tratta… sforzati di conoscere il Flow per migliorare la qualità della tua Vita
Eppure lo Stato di Flow o di “esperienza ottimale”, che dir si voglia, è considerato uno dei vissuti più intensi, magici e incredibili conosciuti dall’uomo.
E’ stato come se il mio corpo perdesse la sua entità materiale. Avevo la pelle d’oca, respiravo e sentivo il cuore battere. Ad ogni battito un’onda vibrava all’esterno e non c’ero. Ho sentito le lacrime, ho aperto gli occhi. Era il più bel dipinto che avessi mai creato, e non me ne ero resa conto.
Non è fantascienza, o una “esagerazione romantica” come direbbe il buon Mihaly Csíkszentmihályi (lo so, è illeggibile, si pronuncia Ciks-sent-mi-hai). Questo è Flow!
E chi non vorrebbe provarlo almeno una volta nella vita?
Basi scientifiche dello Stato di Flow
Pare che la ragione “scientifica” del Flow risieda nel fatto che il cervello umano riesce a elaborare informazioni per un massimo di 110 bit al secondo e questa esperienza sia talmente coinvolgente ed intensa da consumare tutto lo spazio disponibile. Il cervello non ha più abbastanza memoria processuale per percepire il corpo, il corpo sparisce, la realtà sparisce, la realtà si smaterializza. E’ Flow!
Ma è anche molto di più. Durante lo stato di Flow, ogni problema, ogni preoccupazione, ogni stress sparisce, non esiste la fame o la sete, la nostra identità si dissolve. Lo stato di Flow ci porta in un mondo parallelo dove esistiamo come esperienza di energia creativa in evoluzione.
Come i bambini quando giocano e sono talmente concentrati che il mondo svanisce. Per entrare in Flow dobbiamo tornare un po’ bambini. Ricordate quanto ci divertivamo giocando, costruendo, creando? Dobbiamo “solo ricordare” allora? Lo so, non è così semplice!
La vitalità creatrice è fatta di una riserva di passato.
Si diventa creatori anche noi, quando si ha un passato.
La giovinezza dei popoli è una ricca vecchiaia.
(C. Pavese)
Per creare il nuovo dobbiamo conoscere il vecchio. Il Flow è frutto di profonda conoscenza della teoria e della tecnica come i musicisti di Jazz quando improvvisano (li ho sempre invidiati tantissimo!). Gli anni di esperienza nelle varie materie ci portano a sviluppare quel meccanismo magico che lega le conoscenze e le rende disponibili a diventare qualcosa di nuovo. E’ Flow.
Csikszentimihaly parla di sette condizioni necessarie per raggiungere lo stato di Flow:
- essere completamente concentrati in ciò che stiamo facendo,
- percepire un senso di estasi,
- sapere con chiarezza il livello di difficoltà di ciò che stiamo facendo e sapere come farlo,
- avere una buona percezione di autoefficacia,
- sperimentare serenità,
- perdere il senso del tempo che scorre,
- fare per il gusto di fare.
Le persone entrano “spontaneamente” in Flow quando fanno ciò che amano o percepiscono uno stato di eccitazione. Quest’ultimo induce uno spostamento dalla stato di benessere e promuove l’attivazione di nuove risorse, una sorta di euforia creativa che sviluppa il processo.
Ma come fare ad entrare in Flow con qualcosa che non piace?
E se vi dicessi che il Flow è un atto di volontà? “Happiness is a choice!” frase tanto in voga in rete.
La felicità è una scelta!
Sì, l’induzione fisiologica della felicità, così come del Flow è “solo” questione di allenamento!
E l’allenamento è un atto di volontà.
Il Flow è un’esperienza massimamente gratificante
Ma allenarsi a fare cosa?
Io direi.. all’esperienza di gratitudine. Perché potete allenare motivazione, attenzione, induzione fisiologica dell’emozione, autoefficacia e stato di relax, ma la percezione di essere grati per ciò che state facendo, per ciò che si ha e per come ci si sente, è il primo vero passo. Il motore più potente che potete sperimentare.
Il Flow è prima di tutto un’esperienza gratificante, un’esperienza per cui vale la pena ringraziare.
E la gratitudine, signori miei, è anch’essa un atto di volontà! Come? Se non avviene spontaneamente, aiutate la mente a riconoscere anche in ciò che non vi piace qualcosa per cui essere grati. Seguite il Flow. Iniziate la mattina, pensate subito a qualcosa per cui essere grati. Il Flow necessita di buon umore, uno stato di rilassamento, conoscenza, dedizione, volontà e gratitudine.
Ed ora aprite gli occhi, un bel respiro, sorridete, fate quello che vi piace fare… ecco il Flow.
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