Sport Flow – Hai mai sentito parlare di stato di Flow nella prestazione sportiva? Scopri che cos’è e come funziona lo stato di Flow nello Sport.
Circa quaranta anni fa uno Psicologo di nome Mihaly Csikszentmihalyi (nome incredibilmente difficile per noi Italiani che si pronuncia Ciks-sent-mi-hai) della Chicago University, definì con il termine Flow “la totale immersione e concentrazione” in ciò che si sta facendo.
Czikszentmihalyi osservò che in alcuni momenti l’essere umano “si abbandona a ciò che fa”, sia che si tratti di un lavoro appagante sia di un gioco appassionante; nel momento in cui una persona dà il meglio di se, in termini di “focalizzazione sul compito”, si ottiene uno stato di massima concentrazione che Czikszentmihalyi definì appunto “stato di flusso” o Flow.
Questo stato spontaneo, in effetti, viene indotto dal vivere l’esperienza “autotelica” dal greco autos (sé) e telos (scopo o fine). In un’esperienza autotelica lo scopo è auto-gratificante e l’attività in sé rappresenta il premio e la ricompenza.
Spesso, facendo Sport Coaching mi è stato possibile osservare che gli atleti professionisti definiscono questo stato d’essere uno “stato di grazia”, altre volte “the zone”, ossia la zona dove la prestazione massima non richiede particolari sforzi o sacrifici; alcuni atleti, tramite specialità di resistenza e di concentrazione, inseguono costantemente questo stato per affrontare meglio sia gli allenamenti sia la gara.
L’esperienza del Flow
Quando un atleta si trova nello stato di Flow riferisce che lo sforzo necessario per la prestazione è minimo, lo sforzo fisico e mentale si riduce per lasciare il posto ad uno stato di piacere costante e di totale rapimento dell’attimo presente.
Il Flow rappresenta il momento di massimo utilizzo dell’attenzione e della concentrazione nei confronti della prestazione perché è sostenuto da un quadro emotivo e psicologico totalmente positivo; l’atleta non è disturbato da fattori limitanti. Pensieri, emozioni, stress, paura, lasciano il posto a uno stato vigile di allerta che permettono di controllare pienamente ogni azione.
Il Flow è un momento di grande stimolazione e gratifica che proprio in questo stato trova la sua massima espressione.
Come si giunge allo stato di Flow? 10 consigli
Le tecniche di allenamento mentale possono aiutare l’atleta a raggiungere lo stato di Flow. Un atleta ha maggiori possibilità di attivare il suo stato di Flow attraverso questi semplici accorgimenti che un abile Sport Coach saprà di certo proporre al suo atleta.
- porsi obiettivi ben confezionati e strutturare efficaci piani d’azione
- utilizzare e allenare le potenzialità personali
- sfidare sufficientemente le proprie prestazioni e le proprie possibilità
- credere nella possibilità di vincere e di raggiungere il successo
- imparare a controllare la propria concentrazione e la propria attenzione con un adeguato allenamento mentale
- affidarsi maggiormente al pensiero positivo e alle emozioni positive
- evitare di fare analisi e di attivare il piano cerebrale
- aumentare il controllo e la focalizzazione sul gesto atletico
- mantenere un alto senso di divertimento in ciò che si fa
- ricercare il piacere e la gratifica
Concludendo, se desideri comprendere pienamente cos’è lo stato di Flow posso svelarti un piccolo segreto…
Concentrati nell’osservare i bambini che giocano… mentre giocano si trovano costantemente nello stato di Flow; sono animati e motivati costantemente dal divertirsi, dall’agire, dalla creatività e dalla scoperta. Quando giocano non sono incredibilmente concentrati e focalizzati?
Torna bambino, scoprirai così il tuo stato di Flow!
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