Imparzialità ed Equità è la Potenzialità di chi, nella vita, agisce in modo equilibrato, imparziale, guidato da Valori morali e da un forte senso della Giustizia.
Imparzialità ed Equità è la tredicesima delle 24 Potenzialità e, nell’elenco delle Sei Virtù, rientra nell’area Giustizia.
In cosa consiste la Potenzialità Imparzialità ed Equità
In relazione all’origine delle due parole, Imparzialità ed Equità indicano entrambe il fare le cose in un modo equo, non di parte, uguale per tutti, come per definizione è la Giustizia. Questo perché, a dirigere le azioni delle persone che si distinguono per questa Potenzialità sono valori superiori al capriccio personale.
Una persona equa e imparziale dimostra la sua Potenzialità nei rapporti interpersonali, in ambito lavorativo, scegliendo nel rispetto dei suoi valori più che per interesse egoistico o in base a pregiudizi, anteponendo un’attenzione per le condizioni altrui e il desiderio di intervento nelle circostanze che evidenziano ingiustizia.
Il risultato è un cittadino esemplare, un collega affidabile, una persona di encomiabile spessore morale.
Imparzialità ed Equità sono il frutto del giudizio morale che una persona ha. In relazione alla morale, le cose possono essere valutate come giuste, sbagliate o vietate.
Imparzialità ed Equità dimostrano che un individuo è in grado di comprendere cosa è eticamente giusto e cosa non lo è. Ma la capacità di giudizio morale testimonia più di un’abilità astratta di discernimento. È il frutto di un insieme di competenze psicologiche che abbraccia diverse dimensioni dell’individuo, come quella affettiva e cognitiva.
Caratteristiche e Vantaggi di Imparzialità ed Equità
Imparzialità ed Equità si caratterizzano, dunque, per la capacità di un individuo di vivere in modo coerente con i suoi valori, forgiati su pilastri sociali quali giustizia ed etica.
Le azioni di queste persone rappresentano certezze, perché mosse da valori e non dal caso. In sostanza, chi incarna questa Potenzialità non sceglie in base a simpatie e antipatie personali, a contingenze e altri elementi mutevoli, ma in relazione a una consapevolezza di ciò che è corretto e di ciò che non lo è, che trova a sua volta conferma nelle esperienze e nel riconoscimento della propria capacità di giudizio.
Una persona che dimostri Imparzialità ed Equità sicuramente è una persona apprezzata, che si guadagna il rispetto degli altri, dimostrandosi affidabile e coerente.
In merito ai vantaggi che una Forza del Carattere come Imparzialità ed Equità comporta, essi sono valutabili soprattutto in ambito sociale, negli effetti che genera. Una persona imparziale, equa, è una persona sul cui giudizio si può fare affidamento, che non è mossa dal capriccio personale, le cui scelte non sono intaccate dal pregiudizio.
Che si tratti del proprio capo, di un collega, di qualcuno con cui si ha una relazione di qualche tipo, chi ha a che fare con persone dotate di questa Potenzialità non può che giovarsene e sentirsi rassicurato.
Dall’altra, chi ha questa Potenzialità si guadagna meritatamente credibilità, fiducia e stima dagli altri.
Anche in questo caso, così come è per tutte le Potenzialità, un comportamento improntato a Imparzialità ed Equità è ritenuto esemplare ed è di ispirazione per quanti ne siano coinvolti in qualche modo.
All’opposto di Imparzialità ed Equità ci sono le ingiustizie, il tornaconto e il capriccio personali, il pregiudizio che porta ad agire in modo non uguale con tutti.
Importanza di Imparzialità ed Equità nella Psicologia
Imparzialità ed Equità sono argomenti che sono stati ampiamente trattati nell’ambito della Psicologia grazie agli studi di Jean Piaget, ripresi e ampliati da Lawrence Kohlberg.
Argomento di tali studi, nello specifico, era il modo in cui si sviluppa la moralità nei bambini.
Lo sviluppo morale nei bambini riguarda sia i processi interiori sia la socializzazione.
Questo sviluppo determina la formazione di una coscienza morale individuale.
Se Piaget si ferma a osservazioni sui bambini, Kohlberg si spinge all’età adulta, individuando una serie di stadi, sei per la precisione, attraverso cui l’individuo passa, che creano un parallelo tra lo sviluppo intellettivo e lo sviluppo del pensiero morale.
Secondo la teoria di Kohlberg, il pensiero morale non è il frutto dell’apprendimento morale, quanto del progressivo ampliamento della comprensione di ciò che caratterizza le azioni sociali proprie e degli altri.
Sviluppo di Imparzialità ed Equità
Lo sviluppo del senso di Giustizia fa parte di un processo di crescita cognitiva naturale. Si tratta di un processo che conferisce certe caratteristiche distintive all’identità di una persona. Ad esso si collega una maggiore tendenza a Imparzialità ed Equità.
Se il bambino si comporta bene per paura delle punizioni, con il tempo impara a scegliere quanto è più giusto per rispetto di quelli che sono diventati i suoi valori. Ed è la consapevolezza emotiva che matura dai suoi comportamenti a consolidare la sua esperienza morale.
L’aspetto emotivo dell’esperienza di Imparzialità ed Equità influisce sulla formazione morale di una persona e sul modo in cui percepisce se stessa. In questo senso, l’identità morale non è solo il frutto di un modo di essere, ma è parte integrante del processo formativo. Sviluppare un’identità morale, dall’altra, aiuta ad acquisire consapevolezza di sé. Riuscire a vivere secondo questa identità, improntata a Imparzialità, Equità, senso della Giustizia, Obiettività, accresce l’autostima e, di conseguenza, rende più saldo un comportamento morale.
Agire secondo Imparzialità ed Equità vuol dire anche imparare ad analizzare la realtà e, dunque, a maturare una maggiore comprensione degli altri.
I genitori fanno la loro parte nello sviluppo del ragionamento morale dei loro figli, soprattutto quando il loro modo di agire e la gestione delle situazioni domestiche lo alimenta in modo ottimale.
Altresì, è stato dimostrano che questa Potenzialità si sviluppa in particolare nelle persone riflessive, responsabili, che amano imparare, che non si fermano di fronte alle sfide, che amano gli ambienti che stimolano il loro ragionamento, che si immaginano in contesti di una certa risonanza culturale e sociale.
Imparzialità ed Equità, studi culturali e sociali
Il ragionamento morale, sotteso a una Potenzialità come Imparzialità ed Equità, accomuna tutti, donne e uomini. Le sole differenze individuate nel modo in cui le persone trattano l’argomento riguardano il linguaggio e quella che sembra essere la preoccupazione prevalente, nelle donne l’assistenza, negli uomini la Giustizia.
Con buona probabilità, si tratta di una differenza dettata non dall’incapacità di ragionare in un modo anziché in un altro, quanto da esperienze e stili relazionali che, di tendenza, caratterizzano l’uno e l’altro genere.
Stessa cosa riguarda il modo in cui Imparzialità ed Equità vengono intese in senso più universale. Anzi, se c’è una cosa che accomuna culture diverse è il fatto di avere nella loro tradizione storie di persone che incarnano questa Potenzialità, da usare come esempi a scopi paideutici e per ispirare certi valori.
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