Quanto è importante vivere le Emozioni senza manipolare? Sicuramente aiuta a viverle appieno
Vivere le emozioni senza manipolare. Oggi ho deciso di scrivere questo post in relazione ai recenti e sciagurati eventi di Brindisi e dell’Emilia Romagna.
Ti starai chiedendo: “ Come mai?” Rispondo: “ Perché ho voglia di mettere nero su bianco una mia precisa emozione”.
Iniziamo col dire che, quando qualcuno mi chiede di dove sei, faccio una certa difficoltà a rispondere. Infatti da anni mi considero una specie di “apolide”, perché le mie origini sono pugliesi e precisamente di Brindisi; sono cresciuta a Bologna e per 26 anni ho vissuto, studiato e lavorato in Emilia Romagna. Nel 1997 mi sono trasferita nelle Marche, dove ho vissuto dieci anni. In queste terre ho la mia famiglia, moltissimi amici e tanti conoscenti.
Questo post di oggi vuole essere un piccolo omaggio a tutti loro, alle popolazioni di quelle terre meravigliose tremendamente ferite; i loro accadimenti, le loro difficoltà e i loro lutti mi provocano sentimenti di rabbia, tristezza, delusione e soprattutto impotenza.
In questi giorni la paura di poter perdere i miei cari è stata forte. Nel giro di poche settimane, mi sono ritrovata in un vortice di emozioni da gestire e ho cercato di trovare la calma necessaria per governare le mie emozioni in un momento così carico e intenso.
In queste settimane ho fatto un grande lavoro sulla mia consapevolezza emotiva, dando fondo a tutte le mie risorse.
Attraverso l’ascolto di me, la consapevolezza e la meditazione, ho cercato di accogliere le mie emozioni, anche se negative e di profondo dolore, senza trasformarle nella solita stucchevole idea di avere un atteggiamento positivo a tutti i costi.
Vivere il presente e le emozioni senza manipolarle
Ogni volta che neghiamo un’emozione, bella o brutta che sia, operiamo su di noi in termini anestetizzanti, impediamo e interveniamo sulla nostra stessa natura: essere governati dalle emozioni.
Le emozioni sono le forze che ci portano a risorgere e ripartire; è il caso della resilienza o dell’attaccamento alla vita.
Come Coach sono abituata a guardare avanti, a progettare obiettivi e piani d’azione, ma in questo momento, responsabilmente e consapevolmente, mi fermo ad ascoltare senza manipolare… Esiste un momento in cui l’essere umano deve fermarsi, vivere il presente e rispettare le proprie e le altrui emozioni.
Usare il pensiero positivo a tutti i costi, anche quando la vita è immersa nel dolore, nella tristezza e nella rabbia rischia di diventare una maschera grottesca, occorre invece fermarsi nell’ascolto empatico del dramma altrui… Trovare la strada del sostegno e del contributo senza rinunciare al proprio ottimismo o alla speranza di un futuro migliore.
Alla luce di questo, con grande serenità, oggi scelgo di rimanere in contatto con le mie emozioni qualunque esse siano, cerco di riconoscerle, di ascoltarle e quando arriverà il momento giusto per lasciarle andare lo farò spontaneamente senza manipolare.
Senza dilungarmi troppo chiudo questo post mandando un abbraccio al popolo di queste due terre che porterò nel mio cuore per sempre.
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