Psicologia Transpersonale, fare, atto di volontà e azione: cosa devo mettere in pratica per rendermi “volontariamente felice”?
Roberto Assagioli (non saprei come definirlo, se Psicologo o Coach ma forse nemmeno lui lo sapeva, non sapeva quante potenzialità mi avrebbe permesso di riconoscere nei miei clienti, nelle persone che incontro, nella mia vita, nei miei colleghi e nel mio leader) già nel 1911 parlava di “atto di volontà”.
Ma quale?
Conoscenza, intelligenza adattiva, intelligenza emotiva, intelligenza spirituale e… senso della vita.
Ognuno di noi é già dotato della meravigliosa possibilità di riconoscere nella vita di tutti i giorni un senso, un significato più profondo, la giusta via di mezzo tra la trascendenza spirituale della qualità della vita e la conoscenza quantitativa delle informazioni razionali e oggettive della quotidianità.
Daniel Goleman parlava di Intelligenza Emotiva, poi l’avvento della Psicologia del Pensiero Positivo associata alle sempre più sentite filosofie orientali relative alla meditazione e alla trascendenza dell’approccio “olistico”, hanno condotto alla nascita di un “nuovo” ed integrativo modello umanistico, quello della Psicologia Transpersonale.
Attenzione!
Non parlo di sola attività Spirituale, e non solo di logica scienza Psicologica. Parlo di qualcosa di più “concreto” della spiritualità e meno “astratto” della scienza.
Che cos’é la Psicologia Transpersonale?
Avete mai sentito che ciò in cui credete, ciò che vivete ogni giorno ha un significato che va ben oltre il semplice dato oggettivo? Come ci fosse bisogno di un senso “superiore”, più completo e pervasivo che illumini l’attività routinaria di ognuno di voi? Ecco!
C’è qualcosa di Transpersonale (oltre la persona, oltre le persone, oltre l’interazione tra di esse) qualcosa che va oltre il quotidiano, oltre la crisi, come un progetto che solo conoscenza, curiosità e, come lo chiamo io quando voglio prendermi un po’ in giro, “istinto epistemofilico” (l’istintiva ricerca del valore del senso al di lá del senso stesso) e che si concretizza nello studio, nella curiosità ai fatti, nella semplicità del tutto. Questa per me è intelligenza.
Esistono tre tipi di orientamenti che parlano di intelligenza (originariamente intesa come capacità di adattamento):
- un’intelligenza psicologica, cognitiva,
- un’intelligenza emotiva, “di pancia”, relazionale, empatica, spirituale,
- un’intelligenza Transpersonale, quella che io definisco “attiva”, di senso superiore.
La prima e la seconda non dovrebbero essere vissute come alternative, sostitutive o superate, al contrario necessarie al passaggio di livello superiore, integrate nella e alla terza attraverso l’atto di volontà (come direbbe Assaggioli) che si esprimere nell’azione del “fare”. Fare in questo caso significa conoscere, interessarsi alle cose. Quante cose puoi fare in un giorno? Imparare un nuovo programma informatico, una nuova applicazione del telefonino, il nome di una pianta o di un animale, aiutare tuo figlio a fare i compiti e rispolverare l’inglese, la matematica, seguire un corso online, iscriverti ad un corso di crescita personale (va beh, questa potrebbe essere di parte, ma non é affatto male come idea!!) Quante cose nuove da imparare un po’, in un giorno! O due… O tre… Decidi tu!
Dai un senso alla tua vita attraverso la conoscenza. Trasforma la tua conoscenza in saggezza, lungimiranza, impara ad accudire te stesso in mini crisi che spingano la tua capacità di ricerca del senso della vita nella direzione del miglioramento come persona, come professionista, come uno qualunque, che consapevole e responsabile regala un significato a ciò che accade.
Come possiamo sviluppare l’integrazione della terza intelligenza e diventare saggi oltre a consapevoli?
Superando la crisi di senso data dalla difficoltà del mettere insieme psicologia e conoscenza e la crisi di dualità data dalla difficoltà di unire spiritualità e realtà. Ognuno di noi deve fare i conti ogni giorno con l’impossibilità di condurre sempre e comunque una vita retta, coltivando i propri valori ed esplicitandoli in azioni coerenti e concrete. Perché la vita è imprevista. Sempre.
L’atto di volontà, quello che sostiene che “la felicità é una scelta”, si traduce nell’atto del fare basato sulla consapevolezza di conoscere, sulla responsabilità di decidere e sulla capacità di integrare questi aspetti in qualcosa che va oltre l’oggettivo.
Che senso dai alla tua vita?
Che senso dai alle tue azioni?
Il senso è ciò che contiene la risposta alla resilienza, alla soluzione dei problemi, alla motivazione, alla direzione degli obiettivi.
Trova il senso di ciò che fai, di ciò che conosci e troverai te stesso, il tuo posto nel mondo e la tua felicità, di senso.
Usa la tua creatività oltre il senso della vita anche con la Psicologia Transpersonale.
Psicologia Transpersonale oltre la persona, oltre le persone.
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