Intelligenza Emotiva: che cos’è, come può renderci felici? Perché le persone Intelligenti non sono sempre quelle con cui passiamo del tempo volentieri? Perché le performance di un imprenditore, un manager preparato o di un valente atleta crollano in maniera drammatica in occasione di piccole difficoltà?
Non vi è Intelligenza senza Emozioni!
Nella nostra società le emozioni vengono scoraggiate; essere emotivi, purtroppo, è diventato sinonimo di “persona instabile” o “persona squilibrata”.
Se vuoi approfondisci sull’Intelligenza Emotiva partendo da:
► Cos’è l’Intelligenza Emotiva per Daniel Goleman
Partiamo da un esempio concreto: qual è il nostro rapporto con la rabbia? La rabbia, da sempre un’emozione molto esecrata, potrebbe essere considerata in una logica diversa. Non mi fraintendete, la rabbia è pur sempre una condizione fastidiosa, ma è un modo “molto umano” di manifestare la propria emotività circa un determinato accadimento; un modo per incanalare ed esprimere emozioni quali sofferenza, amarezza, dolore e paura. Alcune volte andrebbe vissuta con una maggiore consapevolezza, evitando giudizi affrettati, repressioni e, ancor meno, demonizzazioni.
Una delle intelligenze che governa settori decisivi dell’esistenza umana, quindi, non è la logica o l’intelligenza astratta, ma è una complessa miscela di fattori in cui giocano un ruolo predominante elementi come l’autocontrollo, la perseveranza, l’empatia, l’attenzione, il riconoscimento degli altri e, inoltre, l’educazione, il rispetto, l’altruismo e la compassione. Questa miscela di fattori è intimamente collegata al concetto di espressione delle emozioni.
L’Intelligenza Emotiva consente di amministrare le emozioni e guidarle nelle direzioni più vantaggiose; è la capacità di capire i nostri sentimenti e quelli degli altri oltre le semplici parole; è quell’energia che ci spinge a ricercare un benessere duraturo piuttosto che soddisfare bisogni più immediati ma passeggeri. L’intelligenza emotiva si può apprendere e perfezionare, imparando a riconoscere le emozioni proprie e quelle degli altri.
L’intelligenza Emotiva passa attraverso l’ascolto di sé e degli altri.
L’Intelligenza Emotiva, infatti, è quell’insieme di abilità pratiche necessarie per gestire tutte le situazioni (ambientali, relazionali, affettive, ecc.) che suscitano emozioni. Presuppone l’ascolto e il riconoscimento delle proprie e delle altrui emozioni e dell’abilità di comportamento intesa come la capacità di gestire e regolare le proprie emozioni per affrontare le diverse situazioni che si presentano nella vita. Attraverso questi elementi, gli esseri umani sono in grado di intraprendere relazioni positive con gli altri e di favorire specifici comportamenti sociali.
Intelligenza Emotiva: regolazione, controllo e consapevolezza emotiva
Sviluppare competenze emotive significa favorire scambi comunicativi efficaci, costruire relazioni soddisfacenti, sviluppare la capacità di problem-solving e stimolare la costruzione di un vero pensiero produttivo. Ma non solo, giacché permette di prendere decisioni importanti circa il mantenimento di un rapporto o la sua interruzione, permette di rendere soddisfacente una relazione o addirittura interromperla bruscamente.
Lo sviluppo della competenza emotiva, quindi, riguarda soprattutto la regolazione, il controllo e la consapevolezza delle proprie emozioni utili ad attivare comportamenti ottimali e socialmente accettabili. E’ proprio attraverso l’interazione con altri individui che si modella il comportamento emotivo ritenuto idoneo nei diversi contesti, ed è proprio la socializzazione che stabilisce le norme entro le quali le emozioni si devono manifestare per essere considerate appropriate.
Le persone che non hanno chiare le emozioni, sfortunatamente non riusciranno mai nelle idee. L’intelligenza Emotiva è uno strumento in più per l’attivazione… fanne buon uso
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