Personal Leadership – In queste settimane sto facendo una bellissima esperienza in un’importante Azienda multinazionale dove ho avuto il piacere di conoscere uno staff di Manager veramente preparati e per di più con una lunga esperienza internazionale e interculturale.
Come spesso mi capita di affermare con le persone e i Manager che incontro regolarmente, la migliore formazione si fa sul campo osservando, ascoltando e considerando attentamente tutti i piccoli accadimenti quotidiani.
Ieri sono rimasto particolarmente colpito da una frase di uno di loro che ritengo possa far capire il livello di evoluzione e di preparazione che vige in quest’Azienda importantissima per l’economia italiana: “ …noi siamo un’organizzazione che ha il senso profondo e nobile dello scopo… uno scopo significativo, radicato e legato al nostro benessere e a quello dei nostri Clienti, che ci infonde motivazione, impegno e grande entusiasmo”
Sotto molti aspetti mi sento un uomo fortunato; in special modo come Formatore e Professionista perché molto di quello che mi appassiona nella vita privata ho la possibilità di viverlo direttamente ogni giorno nelle aziende che ho il piacere e l’onore di frequentare.
Purtroppo, non basta essere fortunati! Sono anni che investo nella mia formazione e nel cercando caparbiamente di migliorare e aumentare sempre più il valore di tutto ciò che possa essere trasferito ad ogni singolo cliente.
Tutto quello che conosco in termini di Leadership e Business Coaching proviene oltre che da uno studio intenso, da continue verifiche sul campo.
Con la saggezza maturata in questi ultimi quindici anni credo di poter sostenere che il continuo scambio di esperienza e informazioni con abili professionisti e leader eccezionali mi ha permesso di guardare l’argomento “Leadership” con occhi incredibilmente mutevoli in una corsa veloce verso la consapevolezza e il miglioramento.
Personal Leadership… partendo dal follower
Oggi viviamo in un’epoca che giustamente tende a far coincidere il concetto di Manager a quello di Leader. Condividere mete e obiettivi con il proprio Team ha la stessa importanza di condurre e guidare se stessi all’interno di un processo di crescita e di sviluppo. La leadership moderna permette di migliorare la relazione Leader-Follower offrendo nuovi scenari e nuove opportunità di business.
Per moltissimo tempo si è ritenuto che esistessero solo due stili di Leadership, quello autocratico e quello democratico, e si è dibattuto a lungo circa la maggiore efficacia dei due. Personalmente ritengo che chi si limita all’uno o all’altro estremo è un “manager per metà” e pertanto inefficace.
Il manager completo è colui che possiede l’indispensabile flessibilità di adattare il proprio stile di Leadership alla situazione concreta.
Personal Leadership efficace: smettila di “influenzare” e prescrivere
Per anni la Leadership è stata considerata un “processo d’influenzamento” ritenendo che il ruolo del leader dovesse consistere in una strategia utile a influenzare l’altro al fine di raggiungere un obiettivo; questo fine utilitaristico del follower ha prodotto solo grandi sconquassi aziendali.
E’ scoraggiante, per altro, osservare che c’è ancora qualche collega formatore che insiste sulla persuasione e sulla manipolazione, sottacendo quello che, a mio parere, è il fine ultimo della “Leadership efficace di ultima generazione”: la capacità (collegata alla responsabilità) di promuovere una relazione capace di mettere l’altro in condizione di liberare le proprie specifiche potenzialità, non solo per raggiungere obiettivi sfidanti, concreti e misurabili, ma anche perseguendo e giungendo a un concetto di “benessere” personale e aziendale più alto e gratificante.
Il concetto di “benessere superiore” equivale a inoculare nella cultura aziendale concetti importanti come la cura di sé e degli altri, il bene per tutti, il rispetto e la salvaguardia di alcuni improrogabili valori.
In fondo è facile pensare come un “benessere di tipo superiore” possa avvantaggiare tutta la “filiera” della Leadership e salvaguardare gli interessi di tutti coloro che partecipano al processo: azionisti, manager, dipendenti, fornitori e soprattutto… clienti.
Mirando esclusivamente ad obiettivi utilitaristici, il manager può ottenere solo successi di breve periodo dimenticando che la “condizione umana”, fondata sull’autorealizzazione, influenza in modo totalizzante le performance e ogni tipo di risultato.
La “nuova leadership” dovrebbe basarsi su una filosofia di pacificazione in cui la crescita delle persone, lo sviluppo delle potenzialità e l’arricchimento esperienziale dovrebbero avere la stessa importanza di migliorare la performance per conseguire gli obiettivi.
Il leader che agisce per se stesso, scegliendo di esercitare il proprio ruolo come un processo autoreferenziale, ometterà di erogare un “servizio di leadership” a tutela di reciproci interessi; egli vedrà, in breve tempo, crollare ogni progetto di miglioramento e sviluppo dimenticando il rispetto, l’attenzione e l’equità. Il “bene superiore” rischierà, quindi, di fallire miseramente.
Allenare le potenzialità delle persone e delle organizzazioni per conseguire un bene superiore lascia configurare un mondo in cui “il capo”, che incarna un nuovo concetto di leadership, riesca ad essere prima un “visionario di benessere”, poi una guida, un leader e un manager.
Personal Leadership – Essere leader significa avere una meta da raggiungere, conquistare uno stato di benessere diffuso che possa riscaldare i cuori, allineare le menti e favorire il successo.
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