La Gratitudine consiste nel sentirsi grati e nell’esprimere riconoscimento per qualcosa che si è ricevuto, come un regalo da parte di qualcuno, o per un’esperienza appagante, come uno spettacolo naturale.
La Gratitudine è la diciannovesima delle 24 Potenzialità e, nell’elenco delle Sei Virtù, rientra nell’area Trascendenza.
Descrizione e Caratteristiche della Gratitudine
La Gratitudine è la capacità di riconoscere un beneficio ricevuto, che si tratti dell’azione di un’altra persona o della possibilità di ammirare spettacoli della natura che coinvolgono emotivamente, suscitando la necessità di dirsi grati di quanto ricevuto.
Chi sa essere grato, sa apprezzare un dono, sa cogliere la gentilezza del gesto, sa riconoscerne il valore e il beneficio ricevuto.
Si possono distinguere due forme di Gratitudine:
- la gratitudine personale, che è quella diretta a una persona per un gesto che ha fatto o anche per il solo fatto di esserci;
- la gratitudine transpersonale, che è quella diretta a Dio, a un ente superiore, al destino, all’Universo.
La Gratitudine si compone di tre elementi:
- senso di apprezzamento verso chi o cosa ha suscitato la Gratitudine;
- senso di benevolenza per chi o cosa ha suscitato la Gratitudine;
- disposizione ad agire, frutto dell’apprezzamento.
La Gratitudine migliora il benessere personale e interpersonale e si ripercuote positivamente sulla società. Di fatto, la riconoscenza è una cosa che piace a chi la riceve, per questo le persone grate sono moralmente apprezzate.
La Gratitudine non sminuisce gli altri, anzi, come già detto, suscita in chi la riceve un senso di benessere.
All’opposto della Gratitudine ci sono caratteristiche come Ingratitudine e Maleducazione.
Benefici della Gratitudine
In base a quanto dedotto in ambito psicologico, la Gratitudine si dimostra particolarmente funzionale a livello sociale, in quanto aiuta a mantenere i doveri reciproci.
La Gratitudine aiuta a vivere bene. Già in passato, gli autori sottolineavano quanto la capacità di riconoscere i doni ricevuti e di apprezzarne il valore aiutasse a vivere in armonia con gli altri. Secondo gli studi condotti, infatti, la capacità di essere grati stimola comportamenti moralmente validi e scoraggia comportamenti distruttivi. In poche parole, la Gratitudine attiva comportamenti prosociali sia da parte di chi prova la Gratitudine sia da parte di chi la riceve.
Inoltre, sembra che la Gratitudine abbia tanto più effetto quanto più:
- il beneficio ottenuto è positivo;
- il beneficio non è legato al proprio sforzo;
- lo sforzo da cui scaturisce il beneficio viene percepito come frutto della motivazione intrinseca di chi lo ha compiuto.
La Gratitudine motiva i benefattori a reiterare la loro gentilezza. Si tratta di una Potenzialità coinvolgente e motivante, che genera felicità e speranza.
Gratitudine, come si sviluppa e cosa la incentiva
Da quanto osservato, sembra che la Gratitudine si manifesti solo dopo una certa soglia di età, più precisamente a partire dai 7-10 anni. È in questo periodo che nei bambini si salda il legame tra aspetti positivi dell’aver ricevuto qualcosa, senso di Gratitudine e desiderio di ricambiare.
Di fatto, gli studi condotti in merito sono pochi, anche perché l’interesse dimostrato verso la Gratitudine come Potenzialità è abbastanza recente. Quel che si può dire è che un’educazione al saper dire Grazie è un valido alleato, per i genitori, nell’accompagnare i loro figli nella crescita e farli diventare adulti responsabili e riconoscenti.
Sicuramente un ambiente in cui le persone sanno essere riconoscenti e che incoraggia la Gratitudine, che si tratti di quello famigliare o di quello lavorativo, aiuta a sviluppare e ad esternare questa Forza del Carattere.
A livello più strettamente personale, ottimismo, generosità, spiritualità, umiltà, empatia stimolano la Gratitudine. Anche la capacità di essere lungimiranti, di riuscire a vedere la vita in una prospettiva ampia è un ottimo alleato della capacità di essere grati.
Consapevolezza, sensibilità, capacità di rendersi conto di cosa si ha e di cosa si è perso, capacità di riflessione sono tutti elementi che aiutano gli individui a individuare quanto viene elargito loro e a esserne riconoscenti.
All’opposto, il Narcisismo non propizia la Gratitudine, in quanto fa sentire superiori agli altri e, dunque, convince di meritare quanto si ottiene, come fosse dovuto.
Studi Socio-Culturali sulla Gratitudine
Gli studi sulle differenze tra uomini e donne riguardanti la Gratitudine non sono tanti. Sarebbe interessante approfondire se ci siano disparità sul modo di intendere la Gratitudine e a livello del benessere generato dall’essere grati.
Potrebbe rivelarsi utile una rieducazione emotiva che spieghi agli uomini, in particolare, che essere grati non significa minare la propria autonomia e il valore del proprio lavoro. Sembra, infatti, che gli uomini facciano più fatica a esternare la loro Gratitudine per timore di sentirsi in debito verso qualcuno.
In generale, in tutto il Mondo le persone provano ed esprimono Gratitudine e hanno sviluppato espressioni e modi, anche convenzionali, per esprimere il loro essere grati. Ad esempio, in Giappone c’è un’espressione che ricorre spesso, sumimasen, che esprime tanto lo scusarsi quanto il dirsi grati.
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