Gratitudine…
Pensieri semplici, fatti di poche parole…
Ti sono grato
Ho bisogno di te
Sono con te
Voglio fare di più per te
…poi, il più importante:
grazie per tutto quello che fai per me!
Angelo Bonacci – Migliora la tua Vita
Che l’essere umano pecchi d’ingratitudine è un fatto abbastanza evidente.
Quante volte ti capita di dare le cose per scontato, sottrarti dall’essere una persona attenta, educata e riconoscente?
La gratitudine non infrange nessuna regola, anzi, è un pilastro fondamentale con cui rafforzare la relazione con se stessi e con gli altri.
Nei miei Corsi di Coaching cerco di insegnare alle persone ad apprezzare la vita che possiedono, non tanto per maturare una maggiore consapevolezza del “vivere felici” o alterare la realtà dei fatti, ma, al contrario, per costatare l’ampia possibilità di modificare lo status quo, assaporare l’occasione di rimettersi in sesto e di ottenere (finalmente) la vita che desiderano.
Intendiamoci, lo spirito che stimola la mia riflessione è dettato da un mix d’interessi personali e professionali; per me, quello della gratitudine è un tema importante e ritengo che dovrebbe esserlo per ogni persona alla ricerca del miglioramento personale (tanto di più per un formatore o un Coach professionista).
Certo, le competenze tecniche e metodologiche non possono essere sottaciute, ma conoscete il mio pensiero: non occorrono grandi conoscenze per condividere che il benessere non è assenza di malattia, ma una condizione di armonia tra persona e ambiente.
E invece… quante volte dimentichiamo di dire “grazie” e di palesare la giusta riconoscenza sottraendoci al sacrosanto dovere di manifestare la nostra gratitudine?
Insomma, io riscontro una crescente assenza di gratitudine e una prosperante voglia di avere sempre di più… e ancora di più.
Essere grati per quello che si è ricevuto (sempre!)
Desidero partire da un esempio…
Nella mia lunga esperienza, ogni formatore ha avuto un posto d’onore nel mio immaginario e ad ognuno di loro riservo gratitudine, rispetto e riconoscenza. Ho ricevuto molto, ne sono consapevole, e al di là delle possibili distanze, delle incomprensioni, delle critiche e del denaro che ho investito, non ho mai smesso di attivare un profondo rispetto; a ciascuno di essi devo un indelebile “grazie” e questo mi basta a orientare il mio comportamento.
Insomma, la vita dovrebbe basarsi su una lucida distribuzione del “dare” e del “ricevere” e in qualsiasi occasione gratitudine, educazione e rispetto non dovrebbero essere in discussione.
Del resto, quale valore si può attribuire al miglioramento della qualità della vita? Ad una nuova possibilità di essere felici e di ottenere (finalmente) la mappa del successo personale?
Per me certe cose non hanno prezzo… e quindi non basterebbero “centomila euro” per farmi sottrarre dall’attivare un profondo senso di gratitudine.
Gratitudine: vivere una vita degna di essere vissuta
Infine, essere grati per quello che si è, per ciò che si ha o per quello che si è ricevuto, è una grande opportunità per vivere una vita degna di essere vissuta.
Provare a essere grati senza dare nulla per scontato non costa nulla ma ed è fin troppo evidente che quest’occasione passa attraverso il riconoscimento virtuoso di sé e degli altri, attraverso la capacità di riconoscere quello che l’altro sta facendo (o ha fatto) per noi.
Bene, se hai condiviso il mio ragionamento, prova a donarti un’altra occasione: impara ad essere grato!
Ad maiora e… buona gratitudine
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