Meme è il termine che viene utilizzato per esprimere un concetto apparentemente difficile, ma in realtà molto semplice e applicabile ai percorsi di Crescita e Sviluppo Personale.
Cosa è un meme?
Pensa all’analogia con un gene (codice genetico umano) a qualcosa che é dentro di noi e che può evolvere spontaneamente o con mutazione “indotta”. Quando ho sentito parlare Giacomo Rizzolatti di Meme ho pensato che ognuno di noi ha la possibilità di evolvere socio-biologicamente a patto che ci si inserisca in un contesto evolutivo di cambiamento. Poi, riflettendo, è anche vero che ognuno di noi è costantemente inserito in qualsiasi cambiamento e in ogni di tipo di contesto, da quelli virtuali (internet) a quelli reali. Essi ci condizionano in maniera pervasiva, costituendo una cultura sempre e profondamente integrabile e progressista (al di lá dell’aspetto positivo). E, di conseguenza, ho pensato ai percorsi di crescita personale.
Credo che, nei Corsi di crescita personale, il meme, un concetto che si fonda sulla base culturale, sul meccanismo replicato delle abitudini quotidiane e della condizione personale di partenza, possa essere integrato nell’evoluzione e sviluppo di specifiche caratteristiche tipiche delle strategie di Coaching come, per esempio, i meccanismi di individuazione degli obiettivi, la promozione di nuove e più funzionali potenzialità, la gestione progressiva delle proprie emozioni e lo sviluppo di nuove e più specifiche strategie di coping (fronteggiamento).
Pensiamo al meme come alla parte di noi che replica la nostra condizione attuale, e al percorso di crescita personale come alle induzioni sociali (dopo la scoperta dei neuroni specchio) e biologiche che possiamo scegliere di apportare alla nostra vita, al nostro concetto di crescita, al conseguimento di ciò che ognuno di noi può individuare con i termini “successo”, “autorealizzazione”, “felicità”.
“La chiave di ogni uomo è il suo pensiero. Benché egli possa apparire saldo e autonomo, ha un criterio cui obbedisce, che è l’idea in base alla quale classifica tutte le cose. Può essere cambiato solo mostrandogli una nuova idea che sovrasti la sua.”
Ralph Waldo Emerson
Secondo uno degli studiosi più famosi della memetica, Richard Dawkins, il meme culturale, personale, ciò che definisce il nostro modo di essere può evolvere tramite strategie di imitazione e apprendimento, basate in particolar modo sull’esperienza.
Nello specifico l’evoluzione verso la crescita e lo sviluppo viene promossa dai seguenti aspetti:
- L’idea di utilità. Avere la possibilità di guadagnare degli strumenti pratici specifici per migliorare le proprie performance. Pare quindi che la percezione del controllo dello strumento che stiamo apprendendo permetta una migliore predisposizione alla crescita. Per questo motivo ad esempio uno dei motivi che spinge maggiormente le persone a partecipare a percorsi di crescita personale è la possibilità di “realizzare ” concretamente ciò che si sta apprendendo.
- Trovare un senso a condizioni che non hanno soluzioni. Il meme “impotenza” potrebbe essere associata a questo livello all’aspetto di utilità superiore, apprendimento degli errori e possibilità di miglioramento.
- La ricompensa all’integrazione e alla promozione del cambiamento del meme. La scienza ci insegna, in termini biologici che le minacce e l’istinto di paura e di sopravvivenza sono in realtà più forti nel consentire e agevolare scelte di cambiamento, ma siamo coach, e ci focalizziamo sulle potenzialità, non sulle criticità, salvo trasduzione energetica in pensiero positivo.
- Coerenza, accoglienza, ascolto da parte di chi propone l’evoluzione e l’apprendimento che andranno ad integrare il vecchio “meme” é necessario. Pensateci bene, studi di neuromarketing dimostrano che siamo molto più portati a tornare in negozi dove le commesse sono state sorridenti con noi, anche se i prodotti erano ” paradossalmente” più scadenti del negozio accanto (…con quella commessa così antipatica).
Per modificare un meme, si tratti di una frase ripetuta, di una credenza, di una strategia di condotta specifica, di una struttura di propensione alla vita di ogni giorno, è necessario metterci nella condizione di crescita e cambiamento delle nostre convinzioni, dei nostri cosiddetti convincimenti emotivi.
Vi racconto a questo punto una storiella che propongo spesso durante i miei corsi di Coaching e Crescita Personale che rende sempre l’idea del desiderio e delle credenze di ciò che possiamo cambiare:
“In India gli elefantini fin da piccoli vengono legati a dei paletti affinché non scappino. Sono piccoli, provano a dimenarsi, a tirare, ma non riescono nel loro intento. Ebbene, da grandi e grossi continuano a essere legati allo stesso piccolo paletto, potrebbero liberarsi, ma il loro meme dice loro che non possono farlo anche se potrebbero liberarsi facilmente”.
Convinciamoci che il meme che ci caratterizza, sia esso una frase, un lavoro, una condizione di vita o lavorativa, può essere modificata, magari basta crederci, magari è opportuno tentare un percorso di crescita personale.
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