Come scegliere una Scuola di Coaching? Quale Scuola di Coaching scegliere per la propria formazione professionale?
Se stai leggendo questo post, quasi sicuramente ti trovi nella condizione di dover scegliere, tra infinite proposte, la migliore Scuola di Coaching; quella che ti permetterà di acquisire vere conoscenze, competenze e abilità di Coaching professionale.
Probabilmente ti trovi a dover scegliere tra roboanti offerte, slogan promozionali, finte “certificazioni” e super-guru, pronti ad accoglierti nella loro migliore Scuola di Coaching o nel Corso di Coaching rivoluzionario; ti trovi a fronteggiare mille offerte commerciali (più o meno aggressive), cercando strenuamente il miglior modello di Coaching.
Parti dalle offerte che devi assolutamente evitare:
- I Corsi di Coaching che si basano sulla formazione da palcoscenico (si tratta di generica crescita personale e non di Coaching professionale)
- I Corsi di Coaching che si basano su una logica trasformista (ardite da piccoli formatori e da personali interpretazioni del metodo)
- I Corsi che hanno un approccio teorico e culturale errato (basato ad esempio sulla psicologia, la PNL, la somatica, il counseling, la gestalt, la salute, la creatività, l’ipnosi e tutte le strategie orientate al deficit)
- I Corsi che hanno un approccio “strategico” (l’autoinganno, la tentata soluzione ridondante, il dialogo strategico, il problem solving, il ricorso agli stratagemmi, partono da un approccio terapeutico -tendenzialmente direttivo e prescrittivo- che ha come base culturale il deficit e il problema psicologico).
- I Corsi cosiddetti esperienziali (conoscenze teoriche, competenze e abilità pratiche sono alla base di una formazione completa e di qualità. Sapere, saper fare e saper essere hanno pari dignità e importanza).
Continua con i comportamenti che devi assolutamente evitare:
- Frequentare corsi gratuiti (nei quali si ha il solo scopo di propinare un acquisto in aula ultra vantaggioso)
- Scaricare video che promettono formazione a buon prezzo o addirittura gratis (vengono usati per “catturare” la mail e per costruire un database di nominativi ai quali inviare richieste d’acquisto, di solito molto aggressive)
- Scaricare materiale e risorse gratuite (ebook, libri, audiolibri, ecc.) per evitare valanghe di mail aggressive (che hanno lo scopo di venderti qualcosa usando la leva “occasione imperdibile”)
- Sconti improbabili e partecipazioni a buon prezzo (costa poco, vale poco!)
- Iscriverti a gruppi social sul tema senza avere cognizione di chi li gestisce.
- Prendere in considerazione chi parla male degli altri per avvantaggiare se stesso.
Come scegliere la Scuola di Coaching senza commettere errori
Per darti una mano abbiamo pensato di individuare 10 super-consigli davvero utili per prendere questa decisone, che, a mio avviso, sarà una delle più importanti della tua vita.
Scegliere una Scuola di Coaching, infatti, per quanto ci riguarda non è solo scegliere un percorso di studi, ma scegliere una filosofia di pensiero, conoscere un metodo in cui credere, affiancarsi a persone di cui sai di poterti fidare e che ti insegneranno una professione difficile e che richiede una grande responsabilità!
Per cui, scegliere bene la Scuola di Coaching, il miglior Corso di Coaching è il primo vero grande passo per essere un buon Coach.
Ecco i miei 10 super-consigli per scegliere la migliore Scuola di Coaching in Italia:
- Fai una rapida ricerca su internet. Il primo consiglio per scegliere una Scuola di Coaching è facile. Basta fare una breve indagine su internet e una lunga lista di possibilità si paleseranno istantaneamente. Hai fatto? Ok, adesso arriva il difficile perché bisogna individuare alcune caratteristi che a mio parere sono indispensabili per fare una buona scelta.
- Segui un Corso di Coaching Riconosciuto da una Associazione di Categoria. Scegline uno che ti permetta di accedere ad un’Associazione di Categoria Nazionale. Infatti, la legge del 14 gennaio 2013 n. 4 ha finalmente permesso ai Coach di iscriversi volontariamente ad Associazioni di Categoria professionale (assimilabili ai più noti “Albi Professionali” – psicologi, avvocati, commercialisti, ecc.) e ricevere un attestato di Qualità e Qualificazione professionale. Su questo cerca tra le Associazioni nazionali iscritte negli Elenchi del Ministero dello Sviluppo Economico perché sono le uniche che possono rilasciare tale Attestazione (non farti ingannare da chi dice il contrario oppure subdolamente tenta di manipolare con strane tesi di inutilità o credenziali internazionali).
- Studia l’orientamento teorico di riferimento. A quale tipo di filone teorico di riferimento si rifà la Scuola di Coaching in questione? Purtroppo c’è ancora tanta confusione nella definizione della figura professionale del “Coach”. Spesso il metodo (che ovviamente è specifico, unico e non ammette personalizzazioni) viene assimilato ad altre discipline che, seppur con una loro validità riconosciuta, non corrispondono al “fare Coaching”. Sono esempi la PNL, il Counseling, l’approccio trascendentale, spirituale, somatico e quello che chiamo “fritto misto” che NON si basa su un approccio riconosciuto, ma su convinzioni personali e rielaborazioni creative magari fatte da un piccolo formatore più amante del marketing aggressivo che del Coaching o che attinge dal modello trasformista (ad esempio dal metodo del Mythoself di Joseph Riggio).
- Multidisciplinarità dello staff. L’unione fa la forza! Uno staff composto da esperti in diverse materie, dall’atleta, allo psicologo, al consulente di qualità, esprime completezza, plasticità nel servizio, la possibilità di accedere ad un interlocutore unico che risponda ad ogni esigenza in modo mirato e soddisfacente. Scegliere una Scuola di Coaching che sia composta da un gruppo multidisciplinare e unito evidenzia l’utilizzo di buone strategie interne di Team Building (“io cammino le mie parole”, ricordatelo sempre!).
- Valuta la coerenza. Prova a pensare, se tu avessi bisogno di dimagrire, andresti da un dietologo con evidenti problemi di peso? Mio nonno avrebbe detto “non fidarti di chi parla bene e razzola male”. Uno dei miei slogan preferiti è “io cammino le mie parole”. Sono assolutamente convinto che scegliere una Scuola di Coaching significhi scegliere di condividere un pensiero, una certa visione della vita. Io ho scelto “il Coaching per la felicità” perché questa è la mia passione e anche quella che ho ritrovato nelle persone e i maestri che ho incontrato. Quindi, al di là della sensazione da “setta” che probabilmente ti è venuta in questo momento, pensa che è importante che chi esprime un pensiero, chi insegna in una Scuola di Coaching (io dico chiunque insegni), dovrebbe necessariamente per primo darne dimostrazione… si chiama coerenza.
- Valuta la trasparenza:
– Ascolta le testimonianze. Sì, lo so, ci sono un’infinità di testimonianze fasulle in rete. Solitamente sono persone a cui viene chiesto di esprimere il loro giudizio (positivo) sulla Scuola di Coaching che hanno appena frequentato. Leggetele e poi passate alle referenze.
– Studia le referenze e i curricula dei docenti. Studiate con chi avrete a che fare, per chi hanno lavorato, con che frequenza, individuate le aziende clienti e le partnership. La trasparenza è un buon modo di approcciarsi (patti chiari, amicizia lunga!)
– Evita categoricamente chi parla male degli altri per avvantaggiare se stesso. - Ascolta il passaparola. Non solo sulla Scuola di Coaching, ma sui risultati che i Coach usciti da quella Corso hanno raggiunto. I clienti soddisfatti sono la miglior pubblicità che si possa avere.
- Valuta il prezzo. Dubita di chi ti offre sconti esagerati. Cerca di distinguere da chi è venditore di corsi a chi ti offre un servizio di crescita personale. Ricorda che la Scuola di Coaching dovrà darti degli strumenti per renderti professionalmente attivo in un tempo adeguato. Kairòs (il tempo del giusto). La fretta non è mai buona consigliera.
- Ascolta le emozioni. Che emozioni ti trasmette la Scuola di Coaching che stai scegliendo? Qual è la prima impressione? Contatti il giudizio? L’arroganza? L’aggressività? …allora, lascia perdere.
- Consapevolezza e responsabilità. Questo lo chiedo a te. Essere coach significa in primis operare delle scelte consapevoli e responsabili. La scelta della Scuola di Coaching è una di queste. Cerca di affrontare la scelta con consapevolezza (studia) e con responsabilità (studia davvero).
Ci piace pensare che scegliere la Scuola di Coaching è un po’ come scegliere il partner ideale per un tango. Una danza a due in cui portare ed essere portati assume il significato della parola fiducia.
Come scegliere la migliore Scuola di Coaching in Italia? Ora puoi fare la scelta giusta e attivare le tue autonome scelte e responsabilità.
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