Sei un leader, un capo o un boss? Scopri come rendere la tua Leadeship efficace cogliendo alcune sfumature del Coaching che di certo, fino ad oggi, ti sono sfuggite.
In questi giorni mi hanno chiesto più volte: cosa può imparare un Leader da un Coach? Cosa può trasferire un Coach alla cultura aziendale?
Nelle organizzazioni aziendali (comprese quelle sportive) ci si domanda spesso quale potrebbe essere il segreto per avere successo.
In particolar modo nel mondo dell’impresa s’investono notevoli quantità di denaro senza rendersi conto di uscire quasi costantemente dal proprio core business. Ancora oggi, si fanno decine di studi alla ricerca di quella che dovrebbe rivelarsi l’equazione vincente.
Nella mia esperienza, invece, sempre più spesso andando ad analizzare i motivi dell’insuccesso o del successo di una organizzazione, mi accorgo che i fattori determinanti il risultato non sono mai direttamente proporzionali ai valori economici messi in campo.
Quello che fa la differenza nella consapevolezza del Leader
La fortuna di un gruppo di lavoro non dipende dagli investimenti sostenuti dall’azienda e non è direttamente proporzionale ai mezzi economici che si hanno a disposizione; essa dipende fortemente dalla risorsa umana che si decide di mettere in campo: questo è il vero valore aggiunto!
Nelle grandi organizzazioni (mi riferisco a quelle con centinaia di persone), ad esempio, non si investe ancora abbastanza sul ruolo delle risorse umane perché si considera il lavoro sulla singola persona troppo distante dal vertice aziendale e dalla “stanza dei bottoni”. Di fronte a questa posizione alcune volte mi “diverto” a chiedere: “qual è la vostra idea sulla Leadership?”
Lo avrai intuito… con una semplice domanda cerco di capire non solo la cultura aziendale ma anche quanta voglia hanno i “Capi” di investire sul singolo individuo.
Leadership partendo dalle persone
Da anni ormai sono convinto che la vera abilità di chi gestisce organizzazioni stia nel tentar di valorizzare ogni singola persona facendola sentire decisiva a prescindere dal ruolo o dalla competenza.
La risorsa umana è il centro nevralgico del successo di ogni azienda, essa costituisce il cuore dell’organizzazione: non bastano alti compensi, benefit o assunzioni certe, occorre invece riconoscere i meriti e il valore degli individui.
Il settore “responsabili delle risorse umane” ormai è una realtà in tutte le aziende di una certa importanza e il suo “raggio di competenza” include lavoratori di ogni livello. “Valorizzare”, quindi, non significa “Controllare” (o almeno non solo quello) il termine dovrebbe essere capace di ri-orientare l’attività dei manager sposando la cultura aziendale verso un approccio fondato sulla valorizzazione della risorsa sul riconoscimento, l’apprezzamento e la gratifica.
La cultura d’azienda è il vero problema del Leader
Una buona cultura aziendale, a mio parere, accetta il difetto del singolo perché riesce ad accettare l’unicità dell’individuo; una buona cultura aziendale si rimbocca le maniche e cerca di porsi degli obiettivi in termini di miglioramento partendo dalle potenzialità individuali e l’unicità di ogni essere umano.
Coaching e Leadership sono competenze relazionali
Ormai ci sono tanti Coach in circolazione, ma la parola Coaching va “riempita” di preparazione, esperienza, lungimiranza e soprattutto coerenza.
A volte un intervento di Coaching si riduce ad essere un intervento di marketing affidato a sciamani improvvisati senza alcuna esperienza; essi sono convinti che un po’ di folclore e qualche esercizio di team building possa essere un buon modo per gestire la motivazione.
Un buon Coach coinvolge innanzitutto il leader perché è il vero responsabile di promuovere la relazione con il proprio follower; il Coach facilita la relazione, tende ad avvicinare, amalgamare, costruire relazioni efficaci fondate sul riconoscimento e la gratifica.
Un bravo Coach pensa al singolo, pretende molto da lui perché crede in lui. Un bravo Coach interviene sugli atteggiamenti perché è convinto che da quest’ultimi possano maturare performance migliori.
Un bravo Coach deve valorizzare i suoi giocatori e dire con gli occhi: “Tu vali e io credo in te”
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