Leadership e Coaching sono competenze relazionali utili a gestire meglio se stessi e gli altri: per essere un buon leader diventa un Coach.
Esistono alcune decine (qualcuno dice 350!) definizioni di Leadership: un sovraffollamento di definizioni e contenuti che non facilità la chiarezza e l’orientamento di chi, a vario titolo, si trova a dover svolgere il “mestiere di Leader” gestendo persone, team aziendali, squadre o, più in generale, gruppi di persone.
Leadership e Coaching hanno un elemento in comune: entrambe sono competenze relazionali.
Alla base della leadership c’è il concetto di vision; in quella del Coaching il conseguimento concreto di una visione sul futuro attraverso un piano d’azione auto-determinato.
In entrambe le relazioni è molto importante farsi delle domande: “ciò che faccio ha uno scopo?”, oppure “agisco per muovermi verso un obiettivo concreto? o solo per fare qualcosa?”
Domande e risposte semplici che si danno “solo” l’obiettivo di definire la propria direzione e di solleticare la motivazione intrinseca.
Ormai parlare di visione è diventato di gran moda e invece la parola dovrebbe essere utilizzata con grande attenzione (e parsimonia) soprattutto dai Leader.
Tutto parte da una Visione
Il termine visione suggerisce l’azione di vedere, sentire qualcosa di straordinario. La visione fa ricordare qualcosa di molto suggestivo e ricco di valori e, senza dubbio, anche un orientamento, una direzione che motiva a spostarsi verso il suo avverarsi.
La visione è legata a quel “totale convincimento” che può essere tramutata in realtà e, soprattutto, è legata al momento di gloria e successo finale.
Il leader “illuminato da questa immagine” (e da questo credo) si auto-influenza al punto tale che ogni sua azione quotidiana è orientata alla realizzazione del sogno. E’ la storia che si avvera, l’essenza stessa della felicità!
Il processo mentale può essere simile a quello di un rocciatore che desidera scalare la sua montagna e raggiungere la sua meta.
Scalare la vetta è un desiderio profondo, una sfida, un traguardo. Il rocciatore ci pensa tutti i giorni e dopo diversi mesi di allenamento e preparazione inizia le scelte: compie le più difficili, ma anche quelle che più lo renderanno felice. L’impresa di scalare la vetta diviene l’impresa della vita. Il sogno comincia a prendere forma: seleziona con estrema attenzione i compagni di cordata cui trasmettere la sua visione, cerca di infondere lo stesso coraggio e il giusto gusto per l’avventura. Mappe, fotografie, strumenti divengono materiale di studio e di approfondimento. Il sogno prende corpo. Ogni piccolo dettaglio viene previsto, osservato e valutato. Il leader cerca di prevenire ogni possibile contrattempo: tutto sulla “strada del successo” deve tendere all’eccellenza.
La metafora dello scalatore è estremamente efficace. Applicarla al business è un passo semplice da immaginare.
Tutto ha inizio con il vago desiderio di iniziare una sfida e piano, piano l’immagine del futuro desiderato prende forma.
Prova a fare tutto questo per il tuo successo e ricorda che un Leader e un Coach sono uniti dal desiderio di ottenere un risultato concreto di miglioramento.
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