Come evitare i falsi miti del Coaching? 10+4 consigli concreti per evitare le fregature e uscire dalla “Coaching Confusione”
Trovare una Scuola di Coaching affidabile per diventare Coach sta diventando sempre più difficoltoso. Negli ultimi anni l’offerta formativa sul Coaching professionale si sta sviluppando molto velocemente e di conseguenza i percorsi formativi si presentano mutevoli, articolati, complessi… al limite del comprensibile. Tra i potenziali Clienti impera la “Coaching confusione” e il caos mette in difficoltà anche gli addetti ai lavori. Molti sono vittime della lotta fratricida di chi vuole accaparrarsi l’ultimo Cliente. Impariamo a diffidare dei falsi miti del Coaching.
Le risposte del mercato
Negli ultimi mesi, osservando l’offerta formativa, spesso mi assale un dubbio: si tratta d’ignoranza, di becera furbizia o di scarsa preparazione? Secondo me, esiste un po’ di tutto, ma non voglio scivolare nel tranello del giudizio sommario o della critica frettolosa poco costruttiva verso il settore della formazione. Di certo siamo alla presenza dell’effetto di una forte domanda, che influenza le “regole di gioco”.
Coaching: moda, mito, opportunità e confusione
D’altronde ottenere la “qualifica” di Coach, rappresenta un’opportunità professionale vantaggiosa e lo diventa, in special modo, per chi gestisce l’offerta formativa.
Intendiamoci, in un quadro di crescita e di affermazione così forte, è possibile trovare di tutto: prosperano i “furbetti”, le lungaggini didattiche, le complessità, le multidisciplinarietà, i “business solidi”, le certificazioni ingannevoli; quanto tutto questo sia meritevole di fiducia non sta a me stabilirlo. Una cosa è certa (e si tratta di semplice cronaca): negli ultimi tempi non mancano formatori e aziende che cercano di trarre profitto da questo “fritto misto”, arrivando a proporre corsi online, mega eventi in sontuose località e strane specializzazioni; c’è chi promette un futuro professionale miracoloso, facili guadagni e successo assicurato. C’è chi continua a propone le camminate sui carboni ardenti e chi grida allo scandalo per l’ultima trovata di marketing ergendosi paladino dell’etica e dell’onestà. Pensa, c’è addirittura chi inventa il proprio “metodo-super-infallibile”.
Come evitare i Falsi Miti del Coaching: Che cosa fare?
Partirei dall’evitare gli allarmismi (tanto evocati da alcuni “esperti del settore”).
Le “regole di mercato” determineranno il futuro del Coaching favorendo uno sviluppo basato su principi diversi. Studio questo settore da circa venti anni e oggi assisto a situazioni che mi ricordano altri periodi storici seppur in forme diverse e con strumenti diversi. Insomma, ho la netta sensazione di ritrovarmi difronte a manifestazioni culturali che mi ricordano: “…un ciclo dovrà obbligatoriamente concludersi e uno nuovo dovrà obbligatoriamente sopraggiungere!” In tempi relativamente stretti molto cambierà, favorendo la nascita di nuove regole (e anche di nuovi problemi) all’interno di un ciclo infinito fatto di “corsi e ricorsi storici”.
Le premesse basate sui principi non aiutano a rispondere fattivamente a una domanda molto ricorrente: come scegliere una buona Scuola di Coaching?
Per diventare un Coach bisogna cercare un Corso serio, ben strutturato e di qualità, evitando innanzitutto chi si autodefinisce “super”. Eviterei i super-etici, i super-studiosi, i super-preparati, i super-ricchi e i super-referenziati… Insomma, il concetto di “super” non dovrebbe ispirarti e soprattutto dovrebbe insospettirti.
In una bolgia di consigli per gli acquisti, opinioni, critiche e super-offerte voglio fornirti un vademecum semplice e soprattutto utile per fare la migliore scelta.
Ecco 10 punti… dieci consigli concreti dettati, più che altro, dall’esperienza.
- Consulta il web e redigi una lista di Scuole di Coaching. Scegli quelle che t’ispirano maggiormente e che sembrano in linea con i tuoi bisogni e le tue aspettative. Segui i tuoi gusti e le tue intuizioni, ma valuta attentamente la chiarezza del sito e soprattutto la trasparenza del programma formativo.
- Non essere impulsivo. Chiama tutte le Scuole del tuo elenco e valuta attentamente:
– I tempi di risposta.
– La qualità della relazione. Soffermati su ogni particolare del tuo interlocutore e cerca di capire se i contenuti che vengono offerti sono in linea con le tue esigenze e le tue aspettative.
– Le modalità di gestione dell’offerta. Non aver paura di far domande e cerca di capire se il tuo interlocutore risponde in maniera chiara o elude la tua curiosità.
– I docenti della Scuola. Valuta attentamente chi sono, con chi si sono formati e quali referenze possono esibire. Diffida dei curriculum altisonanti e pomposi. - Scegli una Scuola di Coaching riconosciuta da un’Associazione di Categoria. Verifica che rispetti la legge 4/2013. Questo ti permetterà di ricevere la migliore attestazione disponibile in Italia. Sii consapevole che le “certificazioni” (anche internazionali) non hanno nessuna validità e non sono sinonimo di qualità.
- Valuta attentamente il prezzo. Non scegliere chi ti offre sconti straordinari, lavoro certo o business assicurato.
- Scegli con estrema attenzione il tipo di Coaching che ti viene proposto. Dietro le parole “approccio” e “modello” esistono tante trappole. Non confondere il metodo del Coaching con le tecniche di PNL, del Counseling, del Mentoring, del Mythoself, della Consulenza o qualsiasi altra disciplina fantasiosa che non ha niente a che fare con il Coaching professionale.
- Evita in maniera categorica modelli di Coaching “fatti in casa” perché non hanno nessun fondamento scientifico e nessuna base metodologica verificata. I corsi “fai da te” non hanno nessuna possibilità di essere apprezzati e riconosciuti dai Clienti una volta diventati dei Coach (non sono utili a te e nemmeno ai tuoi futuri Clienti).
- Scegli percorsi di Coaching che hanno una storia e una tradizione. Rivolgiti solo ad aziende che operano in maniera continuativa nella formazione di Coach Professionisti. Scegli quelle che hanno un chiaro posizionamento e una referenza positiva.
- Informati sullo staff e l’iter didattico. Cerca di capire chi sono i docenti. Verifica che possano esibire curriculum chiari e che possano attestare le loro esperienze e competenze.
- Metti al primo posto le referenze di chi ha già fatto il percorso e cerca di capire se sono soddisfatti a prescindere dai risultati. Il risultato (non dimenticarlo) è l’atto finale di un processo ben più complesso della sola formazione.
- Evita chi mette in campo atteggiamenti incoerenti e aggressivi; chi usa un marketing spregiudicato basato principalmente sull’occasionalità e sullo sconto dell’ultimo minuto.
5 punti sui falsi miti del coaching… da evitare come la peste:
- Evita categoricamente i “trasformisti”, l’approccio da guru e la “formazione da palcoscenico” che non sfocia mai in un metodo strutturato, comprensibile e soprattutto replicabile;
- Evita i formatori che propongono modelli personali cosiddetti “alternativi”, “unici”, “inediti”, praticamente “fai-da-te” (che nella sostanza non hanno tradizione e nessun riscontro concreto);
- Evita i Corsi di Coaching con nomi altisonanti o strampalati: il Coaching che funziona meglio è quello insegnato nelle Scuole di Coaching che hanno una tradizione;
- Evita gli slogan di auto-esaltazione e i corsi con un alto numero di partecipanti. Fare formazione non equivale a scegliere un buon ristorante dove più gente c’è, più si mangia bene;
- Evita chi è avvezzo a criticare gli altri per avvantaggiare se stesso. Verifica di persona e non lasciarti influenzare.
Se vuoi diventare un Coach Professionista ed evitare i falsi miti del Coaching, sai che puoi contare su di me.
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Tag: coaching, Migliore Scuola di Coaching