La Capacità di amare e di lasciarsi amare è la Potenzialità di quanti ritengono fondamentale che i rapporti umani siano vissuti in modo intenso e totale.
La Capacità di amare e di lasciarsi amare è l’undicesima delle 24 Potenzialità e, nell’elenco delle Sei Virtù, rientra nell’area Amore e Umanità.
Cosa vuol dire Capacità di amare e di lasciarsi amare
Parlando di Capacità di amare e di lasciarsi amare, inevitabilmente si parla di amore, con riferimento al sentimento sano e corrisposto che si instaura tra due persone, che si tratti di genitori e figli, degli individui che formano una coppia, di due buoni amici.
In linea generale, senza soffermarsi su casistiche particolari, ciascun individuo, in ogni fase della sua vita, è in grado di provare una forma di amore verso qualcuno.
Quello che fa la differenza tra la propensione naturale a provare una forma di affetto verso un individuo e la Capacità di amare e di lasciarsi amare è che chi possiede questa Potenzialità non solo dà un notevole peso alle relazioni affettive e a un modo intenso, forte di viverle, e dunque ha una capacità di amare piuttosto marcata, ma è anche in grado di lasciarsi amare, di vivere l’amore che riceve in modo positivo, con partecipazione e tranquillità.
Capacità di amare e di lasciarsi amare: Caratteristiche e Tipologie di Amore
Come detto all’inizio, quando si parla di amore in relazione alla Potenzialità Capacità di amare e di lasciarsi amare, si parla di un sentimento sano, non di amori a senso unico né di legami morbosi. Si parla di una qualità che genera soddisfazione, contentezza in chi ha modo di viversela.
Saper vivere un sentimento tanto importante senza paure o con superficialità migliora le persone in senso umano, insegna a entrare in intimità con altri, a esternare emozioni e sentimenti senza porre tanti filtri.
Come le altre Potenzialità, anche la Capacità di amare e di lasciarsi amare genera meraviglia, piacere e voglia di fare altrettanto in chi vede questa Forza del Carattere concretizzarsi.
All’opposto ci sono l’alienazione, la solitudine.
In merito alla Capacità di amare e di lasciarsi amare, sono state individuate tre forme principali di amore:
L’amore per quanti rappresentano la nostra principale fonte di affetto e di protezione, per coloro che fanno del nostro benessere e del prendersi cura di noi una priorità e sanno esserci nel momento del bisogno. E’ l’amore dei bambini verso i genitori;
L’amore verso individui che hanno bisogno del nostro amore, di protezione, di rassicurazione e assistenza e la cui felicità è la nostra priorità. E’ l’amore dei genitori per i figli;
L’amore verso coloro con cui sentiamo la necessità della componente fisica, di un’intimità sessuale, di una vicinanza emotiva perché sono per noi persone speciali che ci fanno sentire speciali. E’ l’amore romantico.
Questi sono i tre principali tipi d’amore che incarnano la Capacità di amare e di lasciarsi amare. Una relazione d’amore può cambiare nel tempo. A volte i ruoli si invertono, come quando i genitori si fanno vecchi. La relazione di coppia, per parte sua, contiene ciascuna di queste forme di amore.
Capacità di amare e di lasciarsi amare: il suo peso nella continuazione della specie
Le tre macroaree dell’amore che ho appena elencato testimoniano quanto sia stata importante la Capacità di amare e di lasciarsi amare nella storia del genere umano.
L’adattamento che caratterizza ogni specie vivente ha provveduto a mantenere nel tempo questi tre modi di amare.
Innanzitutto, la prima forma di amore ha fatto in modo che gli individui sopravvivessero a un lungo periodo in cui si è dipendenti dagli altri. Alla necessità di riprodursi e a quella di avere una persona vicina nel periodo della gravidanza e post-parto, ovvero fasi della vita in cui si ha bisogno di aiuto per difendere se stessi e la prole e per procacciarsi il cibo, ha fatto riscontro l’amore che porta due persone a creare un legame solido. L’amore verso la prole ha garantito ai nuovi individui la possibilità di crescere e, a loro volta, riprodursi.
Dunque, di fronte a delle sfide talmente importanti da poter compromettere la perpetuazione del genere umano, gli esseri umani hanno risposto con la Capacità di amare e di lasciarsi amare, che assomma una risposta emotiva, una cognitiva e una comportamentale. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che, a seconda delle necessità, gli individui sono in grado di provare emozioni, di pensare e di comportarsi nel modo più utile alla sopravvivenza, tutto alla luce di un sentimento d’amore.
Studi sulla Capacità di amare e di lasciarsi amare: il rapporto genitori-figli e la Teoria dell’attaccamento
Per quanto gli esseri umani riflettano sull’amore e ne parlino nei più diversi modi e momenti dalla notte dei tempi, solo di recente ambiti di studio come la Psicologia hanno dato un rilievo scientifico alle osservazioni su questo sentimento. E due branche della Psicologia, quella evolutiva e quella sociale, hanno fuso il loro interesse per una forza, la Capacità di amare e di lasciarsi amare, i cui effetti riguardano la salute mentale e fisica delle persone, dall’infanzia alla vecchiaia.
Di tutte le teorie elaborate per spiegare gli effetti della Capacità di amare e di lasciarsi amare, la Teoria dell’attaccamento è quella che più si presta a tante diverse applicazioni.
Questa teoria, elaborata John Bowbly osservando, su invito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute mentale di un gruppo di bambini rimasti orfani di guerra, individua una connessione tra i comportamenti patologici osservati e la mancata possibilità, per i bambini che manifestavano simili comportamenti, di instaurare legami emotivi duraturi con le persone che, comunque, se ne prendevano cura, ma in maniera non esclusiva né continua.
Quello che si voleva dimostrare è che il normale sviluppo dell’affettività di una persona passa attraverso la possibilità di stabilire, durante l’infanzia, una relazione calorosa e costante con almeno una persona adulta, un cosiddetto caregiver.
Incrociando ai suoi studi le nozioni sviluppate anche in altri ambiti, come l’etologia, Bowbly studia le dinamiche dell’attaccamento, facilmente osservabili nei bambini fin dai primi anni di vita.
Il rapporto dell’OMS, pur non riuscendo a soddisfare tutte le domande sull’argomento, sottolineando l’importanza dei legami affettivi già dai primi mesi di vita, ha introdotto importanti cambiamenti in ambienti come asili e orfanotrofi.
Come i rapporti affettivi influiscono sulla Capacità di amare e di lasciarsi amare
In particolare, da questi studi è stato dedotto che i bambini che hanno avuto una figura di riferimento che si prendesse cura di loro in modo affettuoso e continuo verso la quale hanno potuto sviluppare una forma di attaccamento, si dimostrano più desiderosi di esplorare il mondo, più costanti nella risoluzione dei problemi, più tranquilli nel chiedere aiuto e nel cercare un conforto nel contatto fisico quando ne sentono il bisogno. In poche parole, mostrano un equilibrio tra autonomia e dipendenza.
In linea generale, sono individui che dimostrano, anche durante l’adolescenza e l’età adulta, una maggiore Capacità di amare e di lasciarsi amare. Infatti, riescono ad avere relazioni sociali positive nei più svariati ambiti della vita, a creare solide e durature relazioni affettive, basate sulla fiducia e sull’intimità reciproche.
La capacità di amare e di lasciarsi amare e gli studi socio-culturali
Anche in relazione alla Potenzialità Capacità di amare e di lasciarsi amare sono stati effettuati degli studi per capire se il modo di fare, in questo caso in relazione alla maniera di vivere i legami affettivi, subisca l’influenza del contesto sociale e culturale in cui una persona cresce.
Di fatto, non si può parlare di una regola generale. Tutto dipende dall’ambiente in cui il bambino cresce. Più che altro, è stato notato che i figli maschi risentono di più di situazioni particolari come difficoltà economiche, maltrattamenti o la presenza di un patrigno in casa, e questa cosa si riflette sul loro modo di vivere l’attaccamento.
In questo ambito, la cultura rientra piuttosto nel modo in cui le persone sentono di dover comportarsi o di dover qualificarsi. Ad esempio, per i ragazzi è più opportuno essere meno appiccicosi delle ragazze, così come le ragazze sentono più congeniale essere meno distaccate. Il tutto è talmente consolidato, che le coppie in cui l’uomo tende a dimostrare meno attaccamento della donna funzionano meglio di quelle in cui è la donna a dimostrare meno attaccamento dell’uomo.
A un livello più ampio, le differenze osservate, di regola sui bambini piuttosto che sugli adulti, riflettono, da un paese all’altro, le abitudini culturali a mantenere una maggiore o minore distanza verso la prole.
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