Quando si parla di Mental Toughness ci si riferisce alla capacità di ogni essere umano di utilizzare la propria “forza mentale” per resistere, controllare e gestire al meglio le situazioni di difficoltà e stress.
Nelle discipline sportive, tale capacità aiuta l’atleta nel proseguire con coerenza verso il miglioramento delle proprie abilità indipendentemente dalle circostanze competitive che si trova ad affrontare.
Sinteticamente, la si può definire come l’insieme di valori, atteggiamenti, comportamenti ed emozioni che consentono non solo di perseverare e superare qualsiasi ostacolo, avversità o pressione, ma anche di mantenere alte concentrazione e motivazione, quando le cose vanno bene, per il raggiungimento dell’obiettivo.
Ciò significa che una Mental Toughness ben sviluppata è costituita da qualità reattive e proattive: reattive in quanto permettono all’atleta di reagire bene nelle situazioni di forte disagio, di sopportare le avversità e di ben eseguire la propria prestazione; proattive in quanto egli può avvalersi della propria forza mentale per continuare a tenere la situazione sotto il suo controllo, restando su di essa focalizzato e concentrato.
Ma Mental Toughness (Forza della Mente) ha origini genetiche o è una caratteristica appresa che può essere sviluppata?
A tal riguardo esistono degli studi che affermano che attraverso lo sviluppo dei processi fondamentali, l’individuo “costruisce” la propria forza mentale che durerà per tutta la vita. Lo studio effettuato, ad esempio, su dei giocatori di calcio australiani, ha evidenziato che genitori ed allenatori contribuiscono alla formazione della forza mentale dell’atleta: i genitori forniscono una “forma generalizzata” di forza mentale sulla quale gli allenatori possono costruirne una a “forma specifica”, adeguata al tipo di disciplina sportiva.
Uno studio simile ha evidenziato che lo sviluppo del Mental Toughness procede in primo luogo attraverso lo sviluppo di un atteggiamento fortemente determinato (forte attenzione e una forte fiducia in se stessi), necessario per l’atleta nelle situazioni di allenamento e, soprattutto, nelle competizioni.
Ma in cosa consiste esattamente questa Mental Toughness?
I maggiori costrutti della psicologia dello sport identificano alcune precise caratteristiche del Mental Toughness: la resilienza e la resistenza.
Il termine resilienza viene spesso utilizzato in modo intercambiabile con quello di forza mentale. Tuttavia, la psicologia definisce la resilienza come un processo cognitivo positivo per far fronte allo stress ed alle avversità, al contrario di un insieme di attributi psicologici o tratti di personalità.
La resistenza, al contrario, è stata concettualmente associata ad un tratto della personalità che, generalmente, viene considerato stabile per tutto il corso della vita. Essa è caratterizzata dalla combinazione di tre aspetti: impegno, controllo, e sfida. Queste componenti forniscono all’atleta la motivazione necessaria per trasformare situazioni stressogene da potenziali calamità in opportunità di crescita personale.
Allora cosa vuol dire resistere agli impegni?
Nella mia esperienza di triatleta, ho avuto modo di verificare l’essenza della parola “resistenza” soprattutto riguardo al periodo precedente la performance sportiva. Affrontare mesi e mesi di preparazione, sia fisica che mentale, con un continuo e costante impegno verso “il compito” giornaliero, ha richiesto una grande capacità di resistenza, spirito di sacrificio e abnegazione.
Come sviluppare la capacità di resistere e perseguire i propri impegni?
Ecco 5 consigli utili:
- Espandi il tuo senso di autoefficacia – la convinzione di essere capace e di riuscire in contesti specifici si sviluppa attraverso esperienze di successo (anche piccole);
- Sii ottimista e possibilista – si tratta di un’attività prettamente cognitiva che attiene al modo in cui leggi gli eventi della vita ed è d’importanza fondamentale in quanto determina le tue azioni future;
- Tieni distinte realtà esterna e valutazioni personali interne – molto spesso i limiti mentali auto-generati ti proteggono dal vivere esperienze spiacevoli, dall’impegno e dal confronto e ciò a discapito del tuo senso di autoefficacia, della motivazione e della tua crescita personale;
- Accogli le tue emozioni incondizionatamente – le emozioni (considerate) negative, al pari di quelle positive, fanno parte della tua esistenza. Accetta il disagio che esse provocano come evento ordinario e vedrai il tuo senso di autoefficacia prendere il volo;
- Accetta di stare con il tuo presente – anche e soprattutto quando il presente ha la forma del disagio e della sofferenza. “Accettare” vuol dire semplicemente terminare la lotta interna per modificare e cambiare pensieri ed emozioni spiacevoli.
Spero che riuscirai a fare tesoro di questi consigli e che attraverso la tua Mental Toughness sono certo riuscirai a migliorare la tua personale resistenza verso gli obiettivi prefissati.
Ti lascio con un aforisma scritto da Newt Cingrich: “La perseveranza è il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai fatto”.
Per Aspera ad Astra.
Luca Listorti Trainer & Tutor Sport Coaching Coach Professionista.Laureato in Giurisprudenza, Avvocato, si occupa principalmente di Sport Coaching. Grande appassionato di Sport, pratica tennis, calcio, sci, pallavolo, nuoto, subacquea.Continua a leggere…
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