Relazione di Coaching efficace: impara a non dire più quello che si deve fare e… concentrati sulle “7A” del Coaching per avere una relazione soddisfacente e veramente efficace.
Immagina di essere un neo Coach ancora alle prese col tuo lungo cammino formativo e di riflettere sui principi che potrebbero migliorare il tuo modo di fare e soprattutto di essere un bravo Coach in rapporto ad una relazione di Coaching.
Sia chiaro, non c’è nulla di misterioso nel Coaching e non è neanche così difficile da comprendere (… se hai frequentato una buona Scuola di Coaching sai a cosa mi riferisco). Ciò nonostante l’esperienza mi suggerisce che non è possibile imparare a fare Coaching leggendo un libro o una buona dispensa; sarebbe esattamente come voler imparare a giocare a tennis standosene comodamente seduto in poltrona a leggere un buon manuale tecnico.
Relazione di Coaching: cos’è e come funziona
Il Coaching, come ogni altra disciplina, richiede pratica e allenamento. Se tale pratica viene intrapresa con rigore, impegno, costanza, consapevolezza e responsabilità, non ci vuole molto a diventare abili e iniziare a trarne notevoli benefici.
Il Coaching richiede soprattutto cambiamento; richiede una modifica nel modo di avere le relazioni e nel modo di “percepire” se stessi e gli altri (che si tratti di clienti, amici, dipendenti o persone care).
Il Coaching impone una piccola rivoluzione circa il modo di concepire le persone: da contenitori vuoti e imperfetti (spesso giudicati e criticati) a persone uniche e irripetibili caratterizzate da specifiche potenzialità risonanti, spesso profondamente diverse dalle nostre.
Relazione di Coaching: la cosa più difficile è lasciare al Cliente l’autonomia
Esistono, in una tale visione e scelta, non poche difficoltà.
Tra tutte, quella che può essere considerata un vero dogma: rinunciare a dire alle persone cosa fare o non fare.
Tutti noi sappiamo che è più facile imparare a fare ciò che è nuovo (il Coaching come metodo) che abbandonare ciò che è vecchio, cristallizzato in noi in una solida abitudine. Siamo condizionati da esperienze relazionali nelle quali gli altri si sono sforzati di dirci cosa fare, quando fare e perché fare, assumendone e assorbendone, nostro malgrado, lo stesso stile.
L’aspettativa e di conseguenza il desiderio di sentirsi dire cosa fare sono insiti i tutti noi e quindi il più delle volte ci sfugge quanto sarebbe opportuno, invece, imparare a pensare da sé, avere maggiore responsabilità e fiducia in se stessi… progettare autonomamente il proprio cammino verso il successo.
In questa logica è utile ribadire ancora una volta che, oltre ogni giudizio, le persone hanno tantissime cose belle da mostrare; se tutti imparassimo a cogliere gli aspetti migliori delle persone potremmo incominciare a vivere in un mondo migliore.
Per avere una relazione di Coaching efficace devi diventare un “cercatore di potenzialità” e concentrarti su 7A:
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Ascolto
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Accoglienza
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Alleanza
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Autenticità
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Agilità
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Accettazione
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Allineamento
Infine ricorda: la relazione che si instaura tra il Coach e il suo cliente è alla base della buona riuscita dell’intervento di Coaching.
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