Il dissenso è uno di quegli argomenti che di solito non viene mai affrontato; il dissentire, infatti, è ritenuta una pratica scontata, un elemento legato alla naturale evoluzione della relazione.
Dissentire ci appare naturale: ognuno espone la propria tesi e cerca di difenderla a tutti i costi perseguendo l’obiettivo di dimostrare l’erroneità dell’altro; il fine ultimo è quello di prevalere sull’altro con la più tipica delle espressioni: “Io ho ragione, tu hai torto”. Malauguratamente è l’unica regola che conosciamo per affrontare le diverse situazioni.
Ognuno di noi attraverso il dissenso promuove una piccola battaglia che ha lo scopo di dimostrare di essere il vincitore finale. Quindi…
- chi dissente per ostentare il proprio ego
- chi dissente con prepotenza
- chi dissente per dimostrare la sua superiorità
- chi dissente perché gli è stato insegnato che le conversazioni consistono in questo
- chi dissente perché non conosce un altro modo per discutere
Se fossimo sempre d’accordo su tutto, non ci sarebbe molto altro da aggiungere a quanto detto dai nostri interlocutori.
A volte dissentire può essere utile per amore della verità o per trattare un argomento in modo più obiettivo ed esaustivo.
Qual’è allora il modo migliore e più rispettoso per dissentire?
Iniziamo dal linguaggio e dalle espressioni verbali comunemente usate quando si vuole essere in disaccordo con qualcuno:
“Sei semplicemente uno stupido!” “Questa è la cosa più cretina che abbia mia sentito!” “Sbagli!” “Questo è illogico!” “Non sono d’accordo su ciò che hai detto”Queste frasi mettono in evidenza una modalità conflittuale per manifestare il proprio dissenso.
Possiamo usare delle formule verbali meno contrappositive, manifestando comunque il nostro disaccordo e, soprattutto, evitando di offendere:
“Non sono sicuro di seguire il tuo ragionamento” “Potrebbe esserci un’altro modo di considerare la questione” “Questo è soltanto uno dei punti di vista possibili” “Che ne dici di quest’altra possibilità?” “Credo di avere qualche dubbio riguardo la tua conclusione” “Forse è così, forse no” “Mi viene in mente una spiegazione alternativa”Ci sono altri seri modi per dissentire: esperienze differenti portano ad opinioni e conclusioni diverse.
Avere un’esperienza diversa non significa che la vostra sia corretta mentre quella dell’interlocutore sia errata: nel dissentire ci dovremmo limitare a far notare che l’ esperienza è diversa. “La mia esperienza di lavoro a contatto con la natura è diversa dalla tua”. “Io ho notato che…”
Ci può essere sia una diversa esperienza sia una diversa interpretazione:
“Come giovane medico, ho riscontrato che gli infermieri si prendono molta cura dei pazienti”. “Come giovane medico, ho notato che gli infermieri dedicano poco tempo ai pazienti.”Ad una prima lettura le due esperienze sembrano contraddirsi l’una con l’altra.
Ad un esame più approfondito si può intuire semplicemente che, nel secondo caso, l’ospedale era a corto di personale e che gli infermieri, oberati di lavoro, potevano dare l’impressione di dedicare poco tempo ai pazienti.
Distinzione tra “possibile e certo”:
Potreste essere disposti ad accettare qualcosa come una “possibilità” ma poco inclini ad accettarla come una “certezza”.
“E’ possibile che il protrarsi degli anni di scuola obbligatoria riduca il numero di crimini minorili?”.
Sarebbe difficile accettare questa conseguenza come una certezza.
“E’ possibile che il più alto tasso di suicidi riscontrato fra gli uomini, dopo una rottura di una relazione, sia dovuto al fatto che la fine del rapporto giunge più inatteso per gli uomini che per le donne”.
Esiste tutta una serie di sfumature intermedie fra “non escluso” e “certo”:
- non escluso
- possibile
- verosimile
- piuttosto verosimile
- probabile
- molto probabile
- certo
Quando dissentite su qualcosa che è stata presentata come una certezza, potete indicare il livello di probabilità per accettare l’informazione. Per esempio:
“E’ possibile che l’India diventi una potenza economica dominante nei prossimi cinquant’anni”. “Non è escluso che, in futuro, una colonia umana si stabilisca sulla Luna o su un altro pianeta”. “E’ piuttosto verosimile che in Africa L’HIV diventi il problema maggiore”.Essere diversi o dissentire.
Il dissenso implica una considerazione sulla verità e ne manifesta l’interesse. Non vorreste mai che qualcuno se ne andasse con un’idea falsa o presentata come vera in assenza di prove che attestino che sia effettivamente tale.
Usando una metafora, immaginando di condire un piatto di spaghetti, la scelta del condimento dipenderebbe da una preferenza. Se qualcuno suggerisse di condirli con dei semi di girasole, qualcuno probabilmente potrebbe rifiutare l’idea in quanto palesemente sbagliata (in realtà potrebbero incontrare il gusto di qualcuno). Se tuttavia qualcuno suggerisse di versare del gasolio sugli spaghetti, sicuramente l’idea verrebbe bocciata, non solo per questioni di gusto ma anche per il rischio di avvelenamento. Quindi, quando dissentite, potreste voler trasmettere una serie di sfumature diverse:
“Questo è sbagliato” “Questo è possibile ma non certo” “Questo è solo una delle molte alternative possibili” “Questo è coerente con la tua esperienza” “Questo è coerente con i tuoi valori” “Questo è giusto per me ma non sono sicuro che lo sia per te” “Questo si basa sulle emozioni e sul pregiudizio” “La conclusione non deve necessariamente essere questa” “Questa è una delle possibili visioni del futuro”Quindi è chiaro…
Non basta dire che si è d’accordo. Le ragioni e le modalità del disaccordo andrebbero spiegate.
Bene, ora hai a disposizione alcuni parametri per essere rispettosamente in disaccordo con qualcuno, in modo educato e piacevole.
E tu? Sai dissentire? Come esprimi il tuo dissenso mantenendo una buona relazione con il tuo interlocutore?
Tag: Coach, coaching, dissentire, Life Coaching, relazione efficace