Motivazione, Coaching: come sviluppare la motivazione alla riuscita?
Sai cosa significa motivazione? Sai cosa significa riuscire in qualcosa?
Agire o non agire? Questo è il problema!
Motivazione è prima di tutto “possibilità”. Se non credo che le cose possano evolvere, non sono spinto ad agire e riuscire. In generale, definire Motivazione significa descrivere un processo che mi spinge a passare da un punto all’altro della mia vita, passando per delle azioni. Secondo la teoria del campo di Lewin, la motivazione, o meglio il comportamento e quindi l’azione della persona, va visto come il risultato delle dinamiche di interazione tra ambiente e persona. Direi un po’ semplicistico, se non altro per il fatto che ridurre la motivazione ad aspetti puramente cognitivi (logici e di pensiero), limita assai una visione più emotiva della motivazione, che riguarda tutta la sfera valoriale, gli aspetti di interpretazione personale (più o meno consapevole) e la consapevolezza delle proprie potenzialità.
Heinz Heckhausen, grande psicologo tedesco, ha definito la motivazione alla riuscita come l’intento di perfezionare o possibilmente mantenere forte la propria abilità, in tutti quegli ambiti in cui esiste uno standard di valore (un significato importante), e la cui esecuzione fa la differenza tra riuscire o fallire.
In breve, egli propone una teoria in quattro passaggi (cognitivi) che danno importanti indicazioni sulla motivazione a “prendere la decisione di agire”.
Il Coaching oggi lo ringrazia, e utilizza (ovviamente in maniera riadattata) il suo modello per aiutare il cliente a gestire la motivazione alla riuscita.
Le domande “potenti” che Heckhausen propone sono relative a meccanismi di decisione in base al contesto d’azione e all’obiettivo. Noterai che sono le stesse che potrebbero essere facilmente riportate nella tua vita, ogni volta che devi prendere una decisione. Motivazione e azione si avvicendano nel processo decisionale misurando il peso del contesto, della percezione di “potercela fare” e di ciò che si è già fatto per raggiungere il proprio obiettivo, o semplicemente di agire.
Vediamole nel dettaglio, applicate al Coaching e ai suoi processi:
- La riuscita della mia azione, è già determinata dalla situazione che sto vivendo? Una risposta positiva a questa domanda blocca immediatamente il processo di motivazione. Se sono convinto che la situazione che sto vivendo abbia già determinato le sorti della mia decisione ad agire, significa che non ho motivi per procedere. In questo caso lo Sport Coaching potrebbe essere un valido aiuto nell’esplorazione di nuovi punti di vista o chiavi di lettura della situazione. Spesso non si tratta semplicemente di “non vedere sbocchi positivi”, ma letteralmente di “non vedere”! Il percorso di Sport Coaching permette di accedere ad una maggiore consapevolezza della situazione e quindi di decidere e agire.
- Quanto posso influire sul risultato delle mie azioni? Pensiamoci bene, anche in questo caso si tratta di consapevolezza e di percezione del “poter fare”. Introdurrei (per la prima volta almeno in questo post) il termine di autoefficacia. Ciò che crediamo di poter fare influenza inevitabilmente le nostre scelte, le nostre decisioni, la nostra perseveranza e la disponibilità al sacrificio. La motivazione alla riuscita si attiva nel senso di “utilità” che sentiamo di poter mettere in gioco attraverso le nostre azioni. Nello Sport Coaching ciò viene promosso dalla ricerca e valorizzazione delle potenzialità individuali.
- Ciò che accadrà se raggiungo il mio obiettivo, è abbastanza importante per me? E’ incredibile come domande così apparentemente scontate riescano ad indurre riflessioni sui massimi sistemi! La motivazione alla riuscita, al raggiungimento di un obiettivo, scaturisce dalla previsione di uno stato di realizzazione, completezza e benessere nel conseguimento dell’obiettivo stesso. Una delle tecniche di Sport Coaching più utilizzate in questo caso è la visualizzazione. Vivere attraverso l’immaginazione e l’attivazione dei cinque sensi (anche se ormai si sa, son di più!), aiuta la persona a ri-connettersi con il motivo primo, il desiderio e l’emozione.
- La riuscita delle mie azioni soddisferà le mie aspettative? Quest’ultima è facilmente traducibile nella buona vecchia domanda “il gioco vale la candela”? Lavorare sulle aspettative è sempre un lavoro che ripaga fatica, del Coach e del Cliente. Motivazione e soddisfazione sono elementi imprescindibili. Sono motivato a fare ciò che ritengo possa soddisfarmi, ma l’entità dell’essere soddisfatti, dipende solo dall’interpretazione personale. E’ l’esperienza del successo che motiva all’azione e il successo riguarda la nostra, propria percezione di esso.
Nello Sport Coaching, ad esempio, la motivazione è considerata un giusto mix di significati, potenzialità, abilità oggettive, difficoltà del compito e rischio. Un’azione motivata alla riuscita richiede un livello molto alto di investimento di energie, e necessariamente deve essere accompagnato da soddisfazione personale, buona stima del proprio operato e gioia.
Quindi rileggi le domande, agire o non agire? Questa è motivazione!
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