Qual è l’Essenza del Coaching? Quale metodo di Coaching usare? Quale imparare? La teoria e la logica sono il metodo migliore per chi non ha cervello!
In Italia, molti Corsi di Coaching mirano a fornire nozioni orientate a un approccio teorico e processuale. L’impostazione metodologica orbita intorno all’idea che il modo migliore per trasferire l’essenza del Coaching sia seguire una serie d’istruzioni sequenziali che vengono apprese trasferendo al Coach una struttura rigida di stampo teorico-meccanicistico. Si tratta di un criterio che contiene un pericoloso presupposto: “…generare un cambiamento è una questione logica!”
L’essenza del Coaching non è la logica
Subito alcuni dubbi sull’efficacia di quest’approccio.
C’è da porsi subito due domande: in che maniera uno schema tratto da un libro e trasferito attraverso una sequenza di slide può sortire effetti positivi nella vita del Coach (e di un Cliente)? In che modo un copione teorico, una sequenza di domande, un questionario possono favorire un miglioramento e rappresentare l’Essenza del Coaching?
Questo modo di insegnare e praticare il Coaching nasce dall’errore percettivo che il miglioramento possa risiedere all’interno di un preciso schema mentale e che attraverso la migliore comprensione dei “perché” del metodo possa portare un qualsiasi individuo a definirsi Coach Professionista.
E non finisce qui…
Anche l’impostazione che predilige un approccio esclusivamente esperienziale non è esente da critiche. Comprendere l’essenza del Coaching per generare un vero cambiamento, impone un metodo d’insegnamento organizzato, logico, teorico e replicabile, abbinato inevitabilmente alla pratica e a un lavoro specifico su di sé. L’obbiettivo è il “buon funzionamento del tutto” partendo dal Professionista (come persona) inserito nel ciclo della relazione e nel ciclo del risultato. L’approfondimento teorico-esperienziale e l’applicazione concreta e fedele rappresentano le basi su cui edificare una coscienza dell’ “essere” relegando il “sapere” logico ed accademico ad un aspetto importante, ma insufficiente.
L’essenza del Coaching è rappresentata da contenuti generativi e trasformativi della persona
Quali differenze?
Nel percorso della Scuola di Coaching l’attenzione viene portata su contenuti generativi e trasformativi della persona. La formazione non si limita a trasferire concetti “essenziali”, ma strumenti concreti, esperienze pratiche di approfondimento, sottomesse ad una logica agile e particolarmente efficace. Nel criterio valutativo del percorso il miglioramento personale e il perfezionamento professionale giungono a un “buon livello” solo quando esiste un collegamento tra la coscienza del “sapere” integrata a quella dell’ “essere”.
Quali soluzioni?
Inquadrata in questa logica la possibilità di generare una trasformazione per se stessi e per gli altri e di comprendere l’Essenza del Coaching, passa attraverso l’uso sapiente di coordinate flessibili che sfruttano il metodo, le tecniche e i vari approcci all’interno di una filosofia eclettica e generativa dove il miglioramento continuo è il vero obiettivo. Il presupposto, in questo caso diventa chiaro: partire dalla precisa consapevolezza che non si diventa Coach leggendo libri o contando il numero di ore del Corso. Durante il percorso della Scuola di Coaching l’allievo impara a sviluppare questo tipo di competenza acquisendo una notevole sensibilità nel lavoro con gli altri e sviluppando, nel contempo, una chiara comprensione di cosa fare, quando fare e perché.
L’essenza del Coaching è la passione
Coaching è sinonimo di eccellenza e per arrivare a praticarlo nella maniera più giusta occorre molta pratica. La strategia, la tecnologia e la comprensione logica non superano le risorse, la creatività e la centralità di ogni singolo individuo.
Per concludere è bene ricordare…
Il Coaching pur distanziandosi dal Counseling, dalla PNL, dalla Consulenza e dalla Formazione generale, riconosce a queste il primato di aver colto metodi di sviluppo avulsi dall’ambito terapeutico. Pone al centro dei propri interessi lo studio della performance e delle potenzialità umane, esalta l’unicità in una logica eclettica dove la trasformazione, l’autostima e il successo sono il frutto di un percorso di vita concreto e non presunto.
Ciò che è veramente essenziale…
Un Coach non potrà mai smettere di apprendere e di imparare. Dall’amore per la conoscenza ricaverà l’unica possibilità di vivere una carriera brillante, dall’esperienza pratica trarrà vantaggi per la sua evoluzione professionale… gestionale, commerciale e spirituale.
La sua mission professionale dovrà essere simile a quella di un allenatore che apprende, cresce e migliora… migliora se stesso e i suoi atleti sul campo per dare il meglio di sé, da protagonista o regista in un percorso che deve produrre cambiamenti concreti, visibili, misurabili e soprattutto gratificanti.
L’essenza del Coaching sarà il Coach con la sua preparazione, i suoi sforzi, la sua umanità e la sua… unicità.
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