Sembra che comunicare sia la cosa più semplice di questo mondo, in fondo lo facciamo tutti i giorni! Eppure…
Eppure non è così… la consuetudine non garantisce il risultato finale ottimale.
Comunicare significa mettere insieme, rendere comune, condividere, partecipare; e per ottenere un buon risultato occorre avere un atteggiamento di apertura che favorisca lo scambio.
Saper comunicare, lo verifico tutti i giorni, è diventato un sapere fondamentale. Non esistono più le distanze. Facebook ad esempio ha arricchito ancora di più, su un piano quantitativo, le possibilità di comunicare.
Il problema “comunicare” esiste è inutile negarlo… soprattutto se ci prefiggiamo di farlo in maniera rispettosa ed efficace.
Quando senza rendercene conto, mentre comunichiamo, iniziamo a prendere posizione e a dispensare giudizi partendo dal nostro punto di vista produciamo nella comunicazione effetti devastanti.
Inoltre, più ci sentiamo coinvolti a livello emotivo, più accendiamo il nostro “criticometro”.
A volte sembra che degli altri non ci vada bene niente; partendo da ciò che dicono fino ad arrivare a come si vestono.
Capita altresì di essere d’accordo ma, prova a farci caso, sempre e solo se riusciamo a trovare dentro di noi la cosiddetta sintonia.
Se uno dice “acqua”, e a noi l’acqua piace, tutto va bene, ma se uno dice “vino”, e a noi il vino non piace, la relazione si complica.
Come trasformare le differenze in un’occasione di arricchimento?
Incominciamo ad affermare che bisogna imparare a ritenere il punto di vista altrui valido tanto quanto il nostro. Poi, potremmo aumentare la nostra empatia: aumentare, cioè, la capacità di metterci nei panni del nostro interlocutore, imparare ad accettare le differenze, le sue scelte, i suoi valori. Ancora… potremmo imparare ad ascoltare l’altro evitando di “accendere” il giudizio e imparare a gestire le situazioni di conflitto. Potremmo imparare a trattare con rispetto il nostro interlocutore evitando di anticipare i suoi pensieri e le sue riflessioni.
Domande utili per attivare importanti riflessioni
- Quando parli con una persona sei orientato a considerare la persona o il fatto che sta raccontando?
- Di solito, prima di esprimerti, ti fai delle domande?
- Sei abituato a descrivere il tuo interlocutore basandoti su ciò che concorda con te (valori, abitudini e convinzioni)?
- In una comunicazione preferisci “mantenere la strada vecchia” più sicura per te, o ti sperimenti nell’esplorare le possibili alternative?
- Se ti chiedono un consiglio che poi non rispettano, come reagisci?
Intanto un piccolo consiglio: Sforzati… smettila di criticare!
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