Ti se mai chiesto cosa vuoi davvero dalla vita?
Si vedono pochi sorrisi in giro, serpeggia un senso d’inadeguatezza generalizzata e lo stress ammalora l’aria che respiriamo. E’ sicuramente un momento sociale difficile che forse deve pagare i presupposti per la crescita e lo sviluppo con l’infelicità stessa.
Quotidianamente lavoro con persone che desiderano un futuro migliore, che hanno voglia di cambiare e raggiungere dei risultati. Essi si dividono in due categorie: coloro che si muovono alla conquista di un futuro migliore e quelli che si proiettano costantemente nel passato e su ciò che NON desiderano più.
Il comportamento è alquanto curioso non trovi?
E’ come se il mondo fosse suddiviso tra gente che desidera fortemente e gente che rimugina solamente.
Forse ti starai chiedendo: “Io… a quale categoria appartengo?”
Sia chiaro che entrambe sono delle leve motivanti, utili ad attivarci; quindi io mi chiederei immediatamente: “Quanto sono consapevole di ciò che mi attiva e di ciò che mi spinge ad agire?”
Pensaci un momento… Provare insoddisfazione per qualcosa può determinare una spinta emotiva verso un cambiamento che ha lo stesso peso specifico di chi desidera ardentemente qualcosa e orienta il proprio pensiero alla soluzione.
Purtroppo il ragionamento s’infittisce quando si prende in considerazione la felicità.
Il numero di persone che si attiva attraverso il NON volere qualcosa rappresenta, purtroppo, la stragrande maggioranza. Questi individui, senza un adeguato piano d’azione, rischiano di rimanere nel problema e nel dolore per sempre… condannati ad agire attraverso il reagire ai loro problemi.
Per esempio, tu quale rapporto hai con i tuoi desideri? Per caso anche tu sei vittima dell’incapacità di scegliere la felicità?
E già… scegliere la felicità: non è facile vero?
Intanto diciamoci in tutta confidenza che tantissimi si sforzano di farci intendere che la felicità sta unicamente nel raggiungere gli obiettivi… E’ una solenne fesseria, è una grandissima bufala! Conosco tante persone che pur avendo ottenuto grandi successi e risultati incredibili non erano affatto felici. La vera felicità sta nel “viaggio”… nel viaggio che si compie per raggiungere i propri obiettivi utilizzando le proprie Potenzialità.
Ognuno di noi può essere felice assecondando la propria natura. Sono esattamente le Potenzialità (quelle che il dott. Seligman chiama forze del carattere) a determinare il nostro “piacere di vivere”.
Usare le proprie Potenzialità è di sicuro la cosa più gratificante che io abbia mai potuto scoprire e sperimentare anche: le emozioni positive che accompagnano l’utilizzo delle nostre Potenzialità sono senza dubbio l’esperienza più appagante che si possa vivere.
Ma cosa sono queste benedette Potenzialità?
Nei miei corsi ne parlo spesso… le considero indispensabili per vivere una vita piena di significati e valori. Le Potenzialità di un individuo sono caratteristiche specifiche del nostro modo di essere e di fare; il loro utilizzo produce emozioni positive e nel momento in cui riusciamo ad individuarle possiamo imparare ad allenarle, valorizzarle e utilizzarle.
Pensare di continuo “sarò felice solo quando arriverò lì” non farai altro che continuare a caricarti di stress ed emozioni negative; quindi, prova ad essere consapevole che la felicità è possibile solo se imparerai a raggiungere i tuoi obiettivi attraverso un viaggio appassionato alla scoperta delle tue specifiche Potenzialità
E allora… Fermati un momento! Smettila di correre! Cerca di scoprire le tue Potenzialità… cambia il tuo schema. Non andare sempre di corsa senza gustarti la strada… ascoltati, cerca di cogliere le tue emozioni positive. Non rincorrere la felicità… … impara ad utilizzare le tue Potenzialità e vedrai che la felicità ti verrà incontro!Ad maiora!
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