Carl Rogers fu il fondatore della psicologia Umanistica, conosciuta anche come “Terza Forza”, orientata al bisogno di crescita, miglioramento e affermazione.
Carl Rogers – Nato a Oak Park, in Illinois, l’8 Gennaio del 1902, prima di diventare Psicologo, intraprese diversi percorsi. Dapprima si iscrisse alla Facoltà di Agraria, strada che abbandonò dopo poco per indirizzarsi verso la Teologia. A vent’anni si trasferì in Cina con un gruppo di studenti, e lì, in occasione di una conferenza internazionale organizzata dalla Federazione Mondiale degli Studenti Cristiani, ebbe modo di mettere a confronto la cultura occidentale con quella orientale e di capire le ragioni delle sue scelte di vita.
Da questa esperienza Carl Rogers maturò l’intenzione di abbandonare l’indirizzo teologico. Infatti, appena rientrato negli Stati Uniti, intraprese un corso di studi a carattere Psicopedagogico. Dopo un anno di internato presso l’Institute for Child Guidance, iniziò a lavorare al Child Study Department di Rochester. Affascinato dalle teorie di Otto Rank e dall’Esistenzialismo europeo, nel 1939 pubblicò il suo primo libro, The Clinical Treatment of Problem Child, grazie al quale ottenne una cattedra di Psicologia Clinica in Ohio.
Tre anni dopo venne dato alle stampe Counseling and Psychoteraphy, opera da cui presero l’avvio la sua client-centered-therapy e la Psicologia Umanistica.
A Chicago fondò il primo Counseling Center, dove, oltre alla Terapia non direttiva, praticò ricerca clinica. Da questa attività ebbe origine il libro Client-centered-Therapy, pilastro e manifesto del pensiero e dell’attività di Carl Rogers.
Nel 1957 ottenne la Cattedra di Psicologia e Psichiatria presso l’Università del Wisconsin. In questa sede ebbe modo di sperimentare la sua terapia centrata sul cliente su pazienti psicotici, ottenendo risultati importanti.
Abbandonato l’insegnamento, fondò in California, con alcuni colleghi, il Center for the Study of the Person e l’Institute of Peace, orientato allo studio e alla risoluzione dei conflitti. Candidato Premio Nobel per la pace nel Gennaio del 1987, morì qualche giorno dopo, il 4 Febbraio, a La Jolla, dopo aver passato gli ultimi anni della sua vita a spiegare le sue teorie in giro per il Mondo.
La Psicologia Umanistica di Carl Rogers e Abraham Maslow
La Psicologia Umanistica ha origine, in particolare, dai lavori di Carl Rogers, soprattutto dal libro La terapia centrata sul cliente. Secondo Rogers, la malattia mentale è una distorsione dello sforzo compiuto dall’individuo nel tentativo di attuare le proprie potenzialità. Di contro, quando gli attributi che il cliente pensa di possedere corrispondono a quelli che di fatto possiede, questi potrà realizzarsi in modo autonomo e unitario. La fiducia di Rogers nella capacità di autorealizzazione del Cliente è alla base del suo Approccio Centrato sulla Persona.
La Psicologia Umanistica deve i suoi natali anche ad Abraham Maslow, che, insieme a Carl Rogers, individuò nei bisogni di crescita e di affermazione gli impulsi più importanti di ogni comportamento umano e riconobbe il ruolo fondamentale dell’autostima nel raggiungimento dell’equilibrio personale.
Carl Rogers, la Terapia Centrata sul Cliente
Partendo da quanto teorizzato nella Psicologia Umanistica, il metodo proposto da Carl Rogers in ambito Psicologico è la Terapia Centrata sul Cliente, anche detta Terapia non Direttiva.
Questo nuovo tipo di terapia, tenendo puntualmente conto delle tendenze vitali del Cliente, cerca di creare nell’individuo le condizioni indispensabili a favorire la sua crescita.
Inoltre, stabilendo un rapporto di empatia, il terapeuta si impegna a mettere da parte il suo punto di vista, assumendo quello del Cliente, che, in un contesto basato su accoglienza e comprensione, si sente libero di esprimere pensieri e sensazioni profonde che era solito non lasciare emergere a livello cosciente ed esternare.
La terapia avviata da Carl Rogers è particolarmente adatta con persone che, avendo difficoltà a entrare in contatto con le loro esperienze e con i loro stati d’animo, vivono un conflitto interiore e una condizione di inautenticità, da cui scaturiscono incapacità di essere se stessi nelle relazioni, problemi di crescita positiva e difficoltà nel fare scelte in modo ottimale.
Dunque, un approccio quale quello indicato da Rogers si rivela molto efficace con persone con problemi di inserimento sociale, con difficoltà nell’accettare ed esternare i loro sentimenti, con scarsa o nessuna stima verso loro stesse.
Nel lessico scelto da Rogers, nell’intento di sottolinearne il potere personale di scelta, il paziente diventa cliente e il terapeuta riveste il ruolo di un agevolatore. L’approccio adottato si basa su tre elementi,
- Congruenza, vale a dire una sorta di autenticità, di onestà del terapeuta;
- Empatia, ovvero la sintonia che il terapeuta riesce a creare con il cliente;
- Accettazione positiva incondizionata, per cui il terapeuta accetta, anche se può non approvarlo, il punto di vista del cliente. A riguardo, si può parlare anche di Sospensione del giudizio.
Tornando un attimo con l’attenzione al Coaching, anche in relazione ai tre elementi indicati da Rogers in relazione al rapporto da stabilire con il Cliente, ti sarà facile riconoscere discorsi relativi al modo in cui un bravo Coach si pone verso il suo Cliente. Infatti, autenticità, empatia, accoglienza, accettazione, sospensione del giudizio sono tutti comportamenti che caratterizzano la relazione di Coaching e che, in tale relazione, svolgono un ruolo fondamentale.
Anche nel rapporto che Rogers descrive, questi elementi sono profondamente legati l’un l’altro, e se ne manca anche uno solo, la relazione risulta inefficace.
La Comunicazione Efficace di Carl Rogers
Quanto detto in merito alla terapia Centrata sul Cliente ci porta a parlare della Comunicazione Efficace, metodo di cui Carl Rogers è il padre. Alla base della Comunicazione Efficace c’è l’accettazione dell’altro, che, allontanando gli interlocutori da un atteggiamento valutativo, evita il crearsi di barriere difensive e, quindi, di un’attitudine improntata alla reciproca tendenza alla sopraffazione.
A tal proposito, Carl Rogers è critico anche verso la diagnosi del Cliente, vista come una rassicurazione per il terapeuta stesso.
Comunicare efficacemente significa realizzare una comunicazione che non sia né rigida né egocentrica, in cui la capacità di ascoltare l’altro e assumerne il punto di vista, senza resistenze dovute alla paura di un potenziale cambiamento, si collega a una propensione affettiva verso se stessi e verso l’altro.
Il contributo di Carl Rogers nel Coaching
In ogni organismo, uomo compreso, c’è un flusso costante teso alla realizzazione costruttiva delle sue possibilità intrinseche, una tendenza naturale alla crescita.
La Psicologia Umanistica di Maslow e Rogers fa riferimento a una serie di aspetti importanti di cui ho avuto modo di dire parlando di Coaching e di rapporto tra Coach e Cliente. Questo tipo di Psicoterapia, infatti,
- ha come elemento centrale la persona, nella sua interezza, e pone in un ruolo secondario sia le interpretazioni sia il comportamento manifesto;
- Tende a valorizzare l’autorealizzazione, la creatività e le scelte compiute in modo autonomo e cosciente dall’individuo;
- Pone in rilievo la dignità della persona e l’importanza del lavoro sul potenziale individuale.
Quello della Psicologia Umanistica è un ambito che rieccheggia delle intuizioni avute da diversi filosofi e psicologi in tanti luoghi e momenti della storia del pensiero umano. Ciò che mi preme sottolineare è il valore rivoluzionario, nell’ambito della Psicoterapia, del metodo indicato da Carl Rogers, che, sotto diversi aspetti, ha contribuito a dare alla relazione di Coaching certe caratteristiche e ha fornito validi argomenti a sostegno dell’efficacia del metodo.
Dalla Comunicazione Efficace all’Ascolto Attivo. Thomas Gordon
Thomas Gordon, collega di Carl Rogers, sviluppò un modello noto comeModello di Gordon o Metodo di Gordon, un sistema completo la cui funzione è la costruzione e il mantenimento di relazioni efficaci.
Convinto della dannosità e dell’inefficacia del potere coercitivo nelle relazioni, Gordon insegnò le abilità utili nella comunicazione e nella risoluzione dei conflitti, da usare per creare o migliorare i rapporti a casa, a scuola e nel lavoro. Dopo aver applicato il suo metodo nell’ambito della consulenza imprenditoriale, Thomas Gordon introdusse il PET, un corso di formazione orientato all’efficacia dei genitori, riconosciuto come il primo programma di formazione per genitori imperniato sull’abilità. Le abilità descritte da Gordon includono l’Ascolto Attivo, che, come saprai, è parte integrante di una buona relazione di Coaching.
Nel 1970 venne pubblicato il libro Parent Effectiveness Training, da cui la sigla PET, che permise a molti genitori di avvicinarsi a questa filosofia. L’opera è stata tradotta in 33 lingue, diffondendo il pensiero dell’autore e avvicinando ai suoi corsi oltre un milione di persone in tutto il Mondo.
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