Come iniziare una relazione di Coaching? Come riuscire, fin dal principio, a indirizzare il lavoro verso l’efficacia?
Un inizio è pur sempre un inizio; anche un viaggio di mille chilometri inizia mettendosi in movimento e passo dopo passo tutto il percorso viene compiuto. Una relazione di Coaching, che com’è noto è basata su un percorso fatto di “movimento”, “spostamento”, “azioni concrete” verso il futuro desiderato, parte dallo stesso presupposto. Quindi… chi ben comincia si trova a metà dell’opera.
Forse non ci ha mai pensato, ma per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati con il nostro Cliente, bisogna programmare un piano d’azione che preveda tutto il necessario per essere il più efficace ed efficiente possibile, in un tempo relativamente breve. Uno dei più grandi problemi è, quindi, iniziare bene…
Anche il più lungo dei viaggi comincia con un piccolo passo.
Nel Coaching il problema è saper scegliere bene il primo passo, in altre parole superare un certo grado di approssimazione e difficoltà iniziale. La fase esplorativa, che permette di “definire il problema”, è molto importante poiché rappresenta il capo-corda di tutto il processo. Del resto un Cliente si rivolge a un Coach solo se sussistono delle difficoltà in ordine al governo autonomo di sé, nonché un obiettivo sufficientemente sfidante e previsto nel futuro.
Tutto parte dalla Domanda di Coaching
Nella stragrande maggioranza dei casi, le persone vivono una dimensione problematica: sanno quello che vogliono, ma non sanno come ottenerlo. Altri sanno come ottenerlo, ma sbagliano la costruzione del piano d’azione. L’errore più frequente è agire da subito verso l’obiettivo spinti da un facile entusiasmo o, addirittura, dalla voglia di misurarsi con il problema e con le emozioni che ne ostacolano il processo stesso. C’è, in questa logica, chi tenta di governare le proprie emozioni, chi tenta di procedere verso il futuro in modo impreciso, chi ha paura di sbagliare e chi si sente indeciso, bloccato ad un bivio.
Insomma, dare il via a una relazione di Coaching può sembrare una cosa semplice, ma il più delle volte, per un Coach, è la parte più difficile.
Per un buon inizio impara l’arte della calma
Trovarsi in difficoltà nel dare avvio a una relazione di Coaching all’inizio è, comunque, abbastanza normale; occorre solamente un po’ di esperienza per imparare a farlo bene.
Aumenta subito le tue performance: concentrati su questi 8 super-consigli:
- Aumenta il grado di ascolto;
- Rintraccia la “radice del problema”: fai una semplice ricostruzione storica del problema senza cercare di interpretare;
- Cura da subito i dettagli: scegli la parte più importante del problema senza perdere l’orientamento generale verso il futuro desiderato;
- Diffida delle certezze: non proiettare, non giudicare, non moralizzare e ricordati che “sei con lui”, ma “non sei lui”;
- Fai domande semplici, aperte, esplorative: cerca di avere un pensiero lineare contrastando la trasversalità dei fatti o degli episodi;
- Visualizza mentalmente la mappa del problema e se proprio non ci riesci, fai uno schema o disegna un albero del problema;
- Ascolta le emozioni che si accompagnano con il problema e non aver paura della loro manifestazione;
- Sii paziente e non aver fretta…
Come iniziare una relazione di Coaching se sei alle prime armi
Esiste uno strumento molto utile a riguardo: si chiama “patto di Coaching”. E’ un accordo di lavoro con il Cliente basato su questionario, una sorta di intervista che ti guiderà passo dopo posso nella conversazione e, ne sono certo, non potrai sbagliare.
Se il problema persiste
Iniziare in maniera corretta una relazione di Coaching è senza dubbio un piccolo problema. Se incontri tante difficoltà, c’è ancora una soluzione: torna a studiare e a metterti in gioco. Forse è troppo presto per te.
Come iniziare una relazione di Coaching veramente efficace
Se vuoi iniziare veramente bene ricorda che:
L’unico modo per iniziare una relazione di Coaching
è smettere di parlare e iniziare a fare.