Analisi Transazionale e Coaching per imparare a conoscersi, a riconoscere influenze, evitare la coazione a ripetere.
In che maniera l’Analisi Transazionale può migliorare la relazione di Coaching? Quali elementi influenzano le scelte e le capacità decisionali?
Analisi Transazionale, cos’è? Le origini e la storia
L’Analisi Transazionale è una teoria che riguarda gli ambiti psicologico e sociale, ed è caratterizzata da un contratto bilaterale di crescita e di cambiamento.
Elaborata negli anni Sessanta da Eric Berne, psicologo canadese vissuto a cavallo dello scorso secolo, nasce da osservazioni sulle variazioni di comportamento di una persona di fronte a stimoli nuovi.
Partendo dai cambiamenti immediatamente osservabili, vale a dire quelli che riguardano la postura, la gestualità, le espressioni del volto, l’impostazione della voce, Berne individuò delle variazioni più profonde, modi diversi che si avvicendano in una stessa persona posta in situazioni differenti.
Analisi Transazionale, studio delle transazioni e influenze
L’Analisi Transazionale si occupa di transazioni, ovvero di scambi comunicativi tra due persone. Ogni transazione si compone di una stimolo e di una risposta. Nel relazionarsi, ci si trova a ricorrere a comportamenti stereotipati, in parte acquisiti dai genitori e sviluppati fin da bambini.
Simili comportamenti, interpretati come fossero risposte naturali a stimoli esterni, talvolta si ripetono in maniera acritica, portando una persona a ricadere più volte nei medesimi errori.
Oltre alla possibilità di trovarsi a reiterare gli stessi comportamenti destinati al fallimento, Berne osservò che, talvolta, gli individui sembrano recitare una parte, come se seguissero un copione, e cercano di trascinare gli altri nel loro gioco.
L’analisi strutturale dell’Analisi Transazionale
L’analisi strutturale si occupa della personalità e del contenuto dallo stato dell’Io. Per stati dell’Io si intendono le parti che compongono la personalità, strutture formate da pensieri, sentimenti e comportamenti.
Per quanto ogni singola persona contenga molteplici Stati dell’Io, Berne individuò tre macrogruppi che riuniscono diversi stati:
Il Genitore (G) è l’insieme di comportamenti, sentimenti e pensieri recepiti dall’esterno, dall’infanzia all’adolescenza, da figure autorevoli incontrate durante la formazione, quali i genitori, i parenti, gli insegnanti….;
L’Adulto (A) è l’insieme di comportamenti, pensieri e sentimenti coerenti con la situazione nella quale ci si trova e si riferisce alla capacità che si ha elaborare di continuo nuovi dati;
Il Bambino (B) è l’insieme di pensieri, sentimenti e comportamenti che risalgono all’infanzia, e raggruppa esperienze e posizioni che il bambino ha assunto verso se stesso e gli altri e che si ripropongono in età adulta. I tre stati dell’Io si avvicendano, in modi e misure diverse, nelle transazioni quotidiane.
Analisi Transazionale e Coaching
Nell’ambito del Coaching, l’Analisi Transazionale riveste una sua importanza in merito alle relazioni e alle difficoltà nel renderle soddisfacenti. Cercando, attraverso l’ascolto attivo, di individuare comportamenti stereotipati, da copione, nel Cliente, il Coach cerca di evitare comportamenti assimilabili alla coazione a ripetere, che portano l’individuo a cadere nei medesimi errori e a sentirsi frustrato dal non vedere esiti diversi in situazioni nuove.
Poiché tra i bisogni che il Coach cerca di soddisfare nel lavoro con un Cliente ci sono la necessità di comunicare e di relazionarsi con gli altri in modo proficuo e, nell’aiutarlo a perseguire una meta, evitare di ricadere nei medesimi sbagli, l’Analisi Transazionale torna utile nel rendere il Cliente consapevole dei giochi che adotta, fare in modo che non ne diventi vittima e arrivare a riuscire a “fare nuove scelte”, anziché ricorrere acriticamente a stratagemmi che probabilmente si riveleranno infruttuosi.
Analisi Transazionale, Coaching e scelte positive
Abbandonare certe strutture mentali o ricorrere a esse in modo cosciente e sano, permette di relazionarsi con gli altri senza ricadere in errori passati, senza infilarsi in giochi deleteri per se stessi e l’interlocutore e fare scelte nuove di fronte a nuove situazioni
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