Dormire è un bisogno fondamentale per recuperare le energie psico-fisiche spese durante la giornata.
Anche durante il sonno le cellule lavorano per autoripararsi e rigenerarsi; le sostanze di scarto accumulate nel cervello vengono smaltite e le informazioni vengono elaborate e memorizzate. Dormire e riposare bene, quindi, non è un lusso ma una necessità inderogabile, un mezzo fondamentale per rigenerare l’organismo.
Le ore necessarie per un buon recupero variano a seconda dell’età: ai neonati servono dalle 18 alle 20 ore, ai bimbi di due anni ne servono 14, nell’adolescenza occorrono dodici ore, mentre in età adulta possono bastare 7-8 ore di sonno.
Dormire è uno dei pilastri del nostro benessere, anche se la necessità di dormire è soggettiva.
Per tutti vale la regola della continuità: meglio dormire quattro o cinque ore senza interruzioni piuttosto che sette ore interrotte da continui risvegli.
Durante il sonno i battiti del cuore e il ritmo del respiro rallentano e apposite sezioni del cervello emettono una particolare sostanza, la serotonina.
Dormire in un luogo inospitale o sgradito diminuisce la qualità del sonno e di conseguenza la qualità del recupero.
Chi svolge lavori stressanti o di grande responsabilità dorme generalmente di meno anche a causa delle maggiori preoccupazioni ma se il numero di ore diminuisce oltre il necessario allora con il tempo si accumulerà un debito di sonno sempre più ingente, in grado di influenzare il rendimento, l’umore e la qualità della vita.
Dormire in modo giusto è quindi una cura di benessere fondamentale ed è sufficiente rispettare alcune semplici regole per lasciarsi andare in un sonno ristoratore.
- alimentarsi in modo corretto;
- bere una tisana rilassante dopo cena;
- evitare l’attività fisica pesante di sera;
- eliminare gli alcolici e bevande eccitanti;
- provare delle tecniche di rilassamento come respirare profondamente e visualizzare mentalmente delle scene che ci aiutano a distenderci possono costituire delle buone possibilità per favorire il riposo.
Ognuno di noi prima di addormentarsi assume una particolare posizione che, da studi condotti, sembra che ne riveli la personalità.
Secondo gli esperti la posizione ideale è quella di dormire sul fianco destro con le gambe leggermente piegate e la testa appoggiata su un cuscino regolare.
Di seguito desidero sintetizzare le risultanze di uno studio condotto sulle posizioni più comuni assunte nel sonno:
- la posizione fetale: preferita da molte persone, indica eccessiva emotività e sensibilità, nostalgia del grembo materno, induce anche a incubi notturni;
- la posizione semifetale: scelta da chi è dotato di una personalità equilibrata, capace di affrontare le avversità della vita;
- la posizione prona: è sconsigliata perché favorisce le apnee notturne e il russamento. Chi dorme a pancia in giù rivela precisione e meticolosità caratteriale anche se con tendenza alla irritabilità;
- la posizione supina: è assunta da persone narcisiste, sicure di sé che vantano autostima e non amano il disordine e la confusione;
- la posizione a stella; è il modo di dormire delle persone che hanno fiducia nella vita, estroverse, razionali e vedono il mondo in senso positivo.
Impara a dormire bene: sogni d’oro!
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