Conosci te stesso per sviluppare il potere personale e vivere la vita che più desideri.
Se segui il blog, sai che uno degli obiettivi è quello di avvicinare le persone al mondo del Coaching.
Ultimamente non mi sono soffermato più di tanto a parlare di una cosa che ritengo fondamentale: il significato della formazione ed il valore che questa parola incomincia ad avere nell’immaginario delle persone.
Con il termine formazione oggi s’intende ancora qualcosa di generico.
Questo accade, a mio parere, perché viene usato da molte discipline. Il suo significato deriva da formare da cui dare una forma.
Facendo una piccola ricerca, ho scoperto che la media europea delle imprese che hanno offerto formazione ai propri dipendenti è pari al 60%, mentre l’Italia supera di poco il 30%. Tutto questo emerge dal Rapporto annuale sulla Formazione Continua presentato dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali e realizzato in collaborazione con l’Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori)
Questi numeri purtroppo ci collocano al terzultimo posto in Europa, con una performance talmente negativa da affiancare la nostra nazione ai paesi neocomunitari.
Nel Rapporto si evince che per effetto della crisi economica calano gli investimenti in formazione delle imprese private, con conseguenze anche sulle partecipazioni dei lavoratori.
Questa diminuzione complessiva dell’investimento è un fenomeno che coinvolge l’organigramma aziendale in maniera trasversale con punte che arrivano a toccare un -29% tra i profili professionali medio – alti.
Lo stesso Rapporto, però, mette in luce che sempre più individui scelgono un tipo di formazione alternativa ai corsi aziendali, optando per attività legate a scelte e percorsi individuali.
Ragionando su queste cose viene in mente l’abitudine (molto italiana) di finire la scuola, (quella che spesso ci scelgono mamma e papà) e di interrompere immediatamente ogni processo di crescita e miglioramento. In altre parole finito il percorso di studi s’inizia a pretendere di raccogliere i frutti dell’impegno profuso sui libri di scuola o in qualche Università scelta con cinico opportunismo.
Quale futuro?
Sento di poter confermare che negli ultimi anni si assiste alla già menzionata inversione di tendenza.
Dietro al concetto “conosci te stesso” si sta affermando una nuova esigenza di migliorarsi.
Il piacere di migliorare il proprio modo di “stare al mondo” e di “relazionarsi con il mondo”, ma anche di comprendere meglio i processi umanistici che stanno alla base del nostro funzionamento e della nostra interazione con noi stessi, con gli altri e col contesto.
Sono assolutamente consapevole che esiste una schiera di “conservatori” che con una bella dose di critica afferma il proprio scetticismo.
Per deformazione professionale, sono votato a discutere di come risolvere il problema, trovo inutile discutere del problema in sé e per sé. Piuttosto rimango in attesa di andare oltre la critica e di ascoltare qualche argomento costruttivo.
Ritengo che il tema della formazione personale sia veramente un “tema caldo”, anche perché se ci sforziamo di guardarlo in profondità, esso diventa da un lato sinonimo di libertà, dall’altro di potere.
Se la vera libertà è costituita dalla possibilità di scegliere, allora scegliere di migliorarsi, scegliere di investire nella propria formazione, scegliere con chi farlo e quando farlo equivale a sentirsi liberi.
Il potere, invece, è costituito dal sapere stesso. Foucault, uno dei più grandi pensatori del XX secolo, dice che “sapere e potere sono indisgiungibili, in quanto l’esercizio del potere genera nuove forme di sapere e il sapere porta sempre con sé effetti di potere”.
La libera scelta di investire su di sé è forse l’unico investimento che riuscirà a produrre nel tempo un valore costante, senza svalutazioni, al riparo da qualsiasi tipo di recessione; (non so perché parlando di queste cose mi viene in mente Socrate e la sua esortazione: conosci te stesso).
Qualora investire nella propria formazione diventerà una dinamica sociale, sono sicuro che aumenteranno le possibilità di risanamento economico e le “chance” di aumentare lo scambio di beni e servizi.
Del resto è sotto gli occhi di tutti…
Se sai l’inglese, se sai usare il pc, sai gestire la tua comunicazione e la tua relazione con gli altri, se hai una mentalità aperta e uno spirito imprenditoriale, hai mille chance in più di trovare opportunità sia nella vita professionale che in quella personale..
Le migliori aziende del mondo, ad esempio, sono anche quelle che investono maggiormente nella formazione dei loro dipendenti convinte che la formazione possa migliorare i loro risultati.
L’economia del terzo millennio, quindi, ci offre un grande insegnamento:
conosci te stesso… investi sulla tua crescita e il tuo sviluppo personale!
Tag:conosci te stesso, Formazione, training