Aperte le iscrizioni alla Scuola di Coaching che partirà il prossimo giugno a Pescara.
In quella giornata avrò l’onore di Conoscere i nuovi allievi-Coach e di condurre la prima giornata del corso per diventare Coach Professionisti.
Il prossimo gruppo avrà a disposizione alcuni nuovi Trainer e nuovi programmi didattici dei quali ti parlerò in un prossimo post.
La prima giornata si svolgerà come sempre all’insegna della “creazione del gruppo” e sulla consapevolezza e la responsabilità di trovarsi, un giorno, a lavorare con delle persone cariche di aspettative.
Cercherò, a tal proposito, fin dal primo incontro di separare il Coaching da altri metodi e affermare la sua precisa collocazione culturale e metodologica.
Cercherò di spiegare le differenze che intercorrono tra “fare Coaching” e altre discipline; cercherò di sottolineare le differenze con la PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) con il Counseling e il Tutoring .
Mi soffermerò, inoltre, a spiegare le profonde differenze con la Psicologia ponendo l’accento sul fatto che il Coaching rientra nel campo delle discipline dello Sviluppo e della Formazione Personale.
Il Coaching, quindi, non è una metodologia d’intervento psicologico, né una metodologia d’aiuto e di sostegno; non è una terapia.
E’ una metodologia d’individuazione, allenamento e sviluppo delle potenzialità personali utili a strutturare piani d’azione per conseguire obiettivi e migliorare le performance.
Le basi culturali e storiche del Coaching risiedono nella filosofia socratica che già 2400 anni fa, attraverso la maieutica, cercava di “far partorire” gli aspetti inutilizzati del proprio potenziale, nella psicologia positiva di carattere sperimentale di Seligman e Csikszentmihhalyi e nella metodologia dell’allenamento degli sportivi.
Con questo post, inoltre, desidero puntualizzare definitivamente sul valore della certificazione per diventare Coach.
Occorre sapere che, come molte nuove professioni, quella del Coach non è riconosciuta a livello legislativo nazionale, di conseguenza non esistono Ordini o Istituzioni che possono definirsi rappresentative (neanche le università). Attualmente non esiste un albo professionale e non esistono esami, percorsi, master che possano certificare le competenze di Coaching.
Non vedo l’ora che arrivi il giugno…
…sarà, come sempre, un momento molto emozionante.
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