Quante volte nell’arco di una giornata vivi nel tempo presente?
Quante volte sei presente, concentrato su te stesso e vivi nella consapevolezza?
Viviamo in uno stato di perenne distrazione in cui più che scegliere ci sentiamo scelti dagli eventi: impegni, doveri e scadenze, tanto per fare qualche esempio.
Il più delle volte a questa perenne distrazione si accompagna l’incapacità di vivere l’attimo presente. Siamo spesso distratti, deconcentrati e assenti perché viviamo in una dimensione temporale diversa dal “qui e ora”.
Ritornare al presente senza rimuginare su ciò che è stato e senza proiettarsi in qualcosa che non è ancora avvenuto, significa riscoprire l’equilibrio.Occorre riconnettersi all’ordine naturale delle cose e ritrovare energia in uno spazio in cui la fretta non esiste e l’osservazione si sostituisce alla distrazione.
Tutti i saggi della storia ce lo ricordano: il presente è l’unico momento sul quale si possa agire, il solo e unico momento creativo.
Eraclito diceva: “Gli sciocchi anche se sentono sono come sordi; a loro si addice la massima: anche se sono presenti sono assenti”.
Quando parlo di “momento presente”, non mi riferisco solo all’azione, ma anche alla contemplazione, all’attenzione e alla meditazione. Molti vivono male il tempo presente perché sono tormentati da ciò che hanno vissuto nel passato oppure si sentono paralizzati da tutto quello che può riservare loro l’avvenire.
Il mio consiglio è invece la “continua integrazione del passato”. Integrare il passato, infatti, non significa dimenticarlo, giudicarlo o rinnegarlo.
Qualsiasi cosa voi facciate, ogni avvenimento resterà inciso nella memoria e se riuscirete a governarlo in uno stato di calma, senza farvi prendere da inutili rimorsi riuscirete a migliorare notevolmente la qualità della vostra vita. Integrare il passato, quindi, significa innanzitutto accettarlo, vivere con esso senza lasciarsi influenzare negativamente da esso.
Nel concludere questo breve post consiglio vivamente di evitare gli “avrei dovuto” perché tutti abbiamo commesso errori e tutti continueremo a commetterne. La formula è semplice: riconoscere gli errori per evitare di ricommetterli; ovverosia essere continuamente “presenti a se stessi” e consapevoli.
Qualsiasi cosa tu stia facendo, sii consapevole di te stesso perché ricordarsi di se stessi crea un’energia sottile e una grande padronanza interiore.
Diceva il grande poeta latino Orazio nelle sue famose poesie: “Carpe diem quam minimum credula postero” (vivi il presente confidando il meno possibile nel domani”).
Io dico più semplicemente migliora la tua vita : vivi nel tempo presente!
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